Linea d'ombra - anno VII - n. 42 - ottobre 1989

SAGGI/BERTONI SU ALCUNE POESIE DI SEAMUS HEANEY Roberto Bertoni Nella poesia di Seamus Heaney la memoria individuale e privata tì dilata in memoria ancestrale e coll~ttiva, la cronaca si fonde e si contrappqneallastoria, lastoriade1rnito, lasoggettivitàdell 'io all 'oggettività della natura. Già inDigging (il componimento che apre la prima raccolta pubblicata, Death of aNaturalist, 1966), il poeta, osservando il padre scavare in un campo di patate, instaura un rapporto con le pi:oprie origini etniche; paragonando gli strumenti di lavoro dei contadini alla penna di cui si serve, sottolinea il carattere artigianale di una poesia fatta di scavo psicologico e di autocoscienza formale, che ribadirà nel resto di questa raccolta e nelle successive Door into the Dark (1969), Wintering Out (1972), North (1975), Field Work (1979), Station Island (1984) e The Haw Lantern (1987); una poesia che si presenta come divinazione: scavo per entrare in contatto, leggiamo inPreoccupations, S elected Prose 1968-1978, con "ciò che rimane nascosto" e "abilita di rendere palpabile ciò che si è presentito o portato in luce". È questo il senso delDiviner (il rabdomante) di Death of aNaturalist e di altre simili figure di Door into the Dark, in cui Heaney paragona l'officina del poeta alla forgia di un fabbro che mette a frutto la propria abilità tecnica . .A dispetto del titolo, Death of a Naturalist possiede toni naturalistici, in seguito destinati a conglobarsi nei motivi archetipi della ciclicità del tempo, della circolarità dello spazio, dell'avvicendarsi dei ritmi stagionali, del buio, della luce, della morte e della vita. Tali motivi sono ben evidenti in The Return, contenuta in Door into the Dark e appartenente a una serie di sette componimenti intitolata A Lough Neagh Sequence, nella quale Heaney descrive il rapporto dei pescatori con la pesca, il viaggio di risalita alle foci e il percorso verso il mare dell'anguilla, con inunagini e accenti che deformano il paesaggio. Le inunagini, secondo Heaney, si formano inizialmente in maniera preconscia, per risonanze che il roeta deve essere in grado di ascoltare e poi restituire alla pagina; la poesia è "punto d'ingresso nella vita sepolta delle sensazioni e punto d'uscita" da quella stessa vita sepolta; sulla scorta di Patrick Kavanagh (modello poetico contrapposto a Yeats per l'asprezza del linguaggio e per il realismo det contenuti), Heaney, cogliendo nella natura un "ciclo teso di fatica e letargo", la sottrae ai richiami della poesia idillica e caratterizza l' ambiente entro una serie di quadri narrativi che accompagnano i momenti lirici. Lega questo coacervo di aspetti il nodo di contraddizioni comune ai poeti di lingua inglese del Nord Irlanda: una condizione di dissociazione e di crisi dell'identità; il sentirsi, leggiamo ancora in Preoccupations, lui, Heaney, nato nella contea settentrionale del Derry il 13 aprile 1939, "irlandese in una regione(! 'Ulster) che con.I> tinua a sostenere di essere inglese" ed è "terreno di divisioni" e di "antagonismo settario"; ma da tale.situazione, a causa della frammentazione culturale e linguistica anglogaelica, della scissione sociologica tra mondo rurale e urbano, della divisione politica e della presenza di tradizioni storiche e religiose composite (il protestantesimo, il cattolicesimo e il preesistente sostrato celtico), nessuno scrittore dell'isol'a, né del Nord, né del Sud, può prescindere. Ecco perché in Traditions di Wintering Out, constatando che la "musa gutturale" irlandese è stata sopita dall'invasione di quella "allitterativa" inglese, rivendica l'identità irlandese citando questa battuta di Bloom dall' Ulysses di Joyce: "Qui sono nato, in Irlanda". È un momento decisivo, che lo conduce a rivitalizzare la tradizione gaelica di poesie dedicate ai nomi di località (o" disseanchas"), in cui scopre le proprie origini culturali e linguistiche, intrecciando (cfr. Anahorish) "l'elemento femminile" che riscontra nella lingua irlandese con quello "maschile" di origine inglese e costruendo un prisma di inunagini articolate su quella centrale della torbiera ("bog"), tratto distintivo del paesaggio irlandese e del paesaggio interiore di Heaney. 76 Il bog ritorna con insistenza (soprattutto in North) perché, spiega Heaney, ha "uno strano effetto calmante, con associazioni che affondano nella prima infanzia", è "memoria del paesaggio", "fossa e çrogiuolo" che conserva ciò che altrimenti verrebbe. decomposto: materia organica e inorganica, persone, cose e inunagini da riscoprire e analizzare svelando "segreti di processi di trasformazione e di rituali" con collegamenti alla mitologia irlandese, greca e del Nord Europa. Particolarmenteindicativaè la poesia Ereo/e eAnteo, ove il poeta simpatizza con gli oppressi (raffigurati nel personaggio di Anteo), che si oppongono all'imperialismo degli invasori (simbolizzato da Ercole): appare inevitabile la sconfitta dei primi da parte dei secondi (a questo livello del testo: delFirlanda celtica da parte degli inglesi), ma il messaggio di Anteo, pur spodestato da Ercole, rimane, testimonianza nei secoli. Ad altri livelli del testo Ercole e Anteo rappresentano il conflitto tra forze contrapposte (razionale e irrazionale, storia e tradizione e più in generale gli opposti che in ciascuno di noi si affrontano); un conflitto interiore ben evidenziato dai seguenti versi di Exposure, ambientata nel Wicklow, nella Repubblica d'Irlanda, a sud dell'isola, dove Heaney si trasferì nel 1973, lasciato l'insegnamento presso la Queen's University di Belfast per dedicarsi a tempo pieno àlla poesia: "Non sono né un internato né un informatore;/ sono un emigrante interno, fattosi( ...)/( ...) pensieroso;( ...) sfuggito al massacro". Heaney rivendica qui di non aver tradito il gruppo cattolico di appartenenza, ma di essersi estraniato dalla violenza: ha vissuto la decisione di assentarsi dall'Ulster con disagio connotato da un dubbio se la poesia debba e possa esprimere dei contenuti politici e pubblici. Un accostamento elegiaco al privato è riscontrabile soprattutto in Field Work, ma a riconferma di un conflitto non solo psicologico c tematico, bensì anche stilistico, in questa raccolta troviamo pure un primo approccio organico al testo dantesco (con Ugolino, traduzione poetica di parti dei canti XXXII e XXXIII dell'Inferno) e una visione di forte intensità espressiva del presente (sintomatico un verso di Triptych: "la nostra isola è piena di rumori non consolanti''), mentre nella traduzione dall'irlandese di Buile Suibhne (Sweeney Astray, 1983), ove si narrano in prosa e in versi le vicende di Sweeney, re irlandese del VII secolo d.C., Heaney si identifica col protagonista, '.'trasformato in uomo-uccello ed esiliato sugli alberi da una maledizione di San Ronan". In esilio come Dante e Joyce. La lezione dantesca si esprime pienamente, con riferimenti metrici, tematici e stilistici, in Station Jsland, in cui Heaney, nel corso di un pellegrinaggio inunaginario basato sul pellegrinaggio reale che si svolge su un 'isola del lago di Derg, nella contea del Donegal, immagina di incontrare i "fantasmi" di poeti e figure storiche irlandesi; è il fantasma di Joyce a riconfermargli la legittimità di una poetica così formulata: "la cosa principale è scrivere per la gioia che ne deriva", "la lingua inglese ci appartiene", "mantieniti su una tangente". Inevitabile "mantenersi su una tangente" per un poeta che riscontra (in The Government of the Tongue, 1988) una doppia tensione 'trauna lingua cui "è stato garantito il diritto di governare" il poeta, una lingua cioè fornita·da una "autorità propria", e, a essa, coesistente, una lingua governata dal poeta: dalla doppia ~ensione scaturisce una poesia che possiede una "intima forza di rivendicazione." Sebbene interno e vicino alla tradizione poetica del secolo scorso (vittoriana e romantica), Heaney presenta un tessuto linguistico di forte risonanza fonica, lessicale e metrica, che attualizza e trasforma in direzione modernista quella tradizione. Tra i suoi modelli si incontrano, oltre a poeti irlandesi e angloamericani, autori russi e dell'est europeo;che, leggiamo in The Government ofthe Tongue, "hanno incoraggiato i poeti di lingua inglese ad ammettere che il locus della grandezza letteraria si sta allontanando dalla loro lingua". La poesia di Heaney esplora la complessa stratificazione storica dell'Irlanda, riflettendo sul difficile ruolo del poeta nel mondo contemporaneo mentre riflette su se stessa nel momento del suo farsi, con la varietà, l'ambiguità e l'apertura di significati e di significanti che giustamente hanno portato a considerare Heaney uno dei maggiori poeti di lingua inglese.

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