Linea d'ombra - anno VII - n. 42 - ottobre 1989

ners" geologici e archeologici, un deposito bancario della memoria collettiva, quello che Emerson ha chiamato "poesia fossile". A questo punto occorre interrompere la serie delle domande e delle risposte per ricordare che questa idea "archeologica" della lingua fu rafforzata iAHeaney anche dalla lettura di testi come The Bog People, sulla popolazione nord-europea che nel/' età de/ferro abitava le paludi della Danimarca e che era solita compiere le esecuzioni capitali per impiccagione ai limiti del bog, gettandovi poi con una pietra al collo i cadaveri che oggi popolano come mummie inquietanti i musei danesi. Dal "bog people" discendono i Vichinghi che secondo la leggènda confermata da recenti scoperte archeologiche hanno fondato Dublino mille anni fa. Nella già ricordata raccolta Wintering Out del 1972 e nella successiva North del 1975 Heaney ha affrontato il tema del conflitto politico nel/' Irlanda del Nord attraverso lametafora del "bog people" con poesie come Tollund Man, Grauballe Man, Bog Queen e Punishment. Gli orrori di oggi, l'assassinio di quattro fratelli legati alle traversine del treno, le imboscate, rimandano ossessivamente a quelli di ieri e il poeta è preso tra i due momenti della storia della sua gente, vittima al tempo stesso del dubbio Seamus Heaney (foto di Giuseppe Cosimelli). INCONTRI/HEANEY e della lealtà verso i valori della tribù. Vediamo attraverso quale percorso intellettuale Heaney prende le distanze e si confronta con la cultura inglese dominante e colonizzatrice. In anni più recenti lei sembra prediligere poeti non di lingua inglese, il russo Mandel' stam, il polacco Herbert, e Dante, a cui torneremo in seguito. Perché? C'è il grande problema di dover leggere questi poeti in traduzione, ma di questo possiamo parlare più tardi. Innanzituttoc 'è un autentico interesse per la loro opera, ma c'è anche un interesse tattico, pèr così dire. Gli scrittori irlandesi sono ossessionati dall 'Inghilterra e dalla letteratura inglese e volgersi ad altre letterature è un modo di spiazzare, di scavalcare la tradizione inglese. È proprio quello che ha fatto Joyce, ha cercato uno spazio libero, ha scansato la tradizione inglese per non farsi mettere al margine di essa - imperialista politicamente e culturalmente dominante. Joyce ha messo la tradizione anglosassone e protestante ai margini della cultura europea, spostandosi verso il centro naturale, il Mediterraneo, la Grecia. È la medesima idea che il mio amico Brian Friel mette in bocca al maestro Hugh protagonista del dramma Translations che si rivolge a un ufficiale inglese con un disarmante: "Noi irlandesi abbiamo la tendenza a guardare dall'alto la vostra isola ... Ci volgiamo al Mediterraneo, piuttosto."Ma natu71 '.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==