lenti algerini di serie del genere è sempre andata incontro ad una dura resistenza). L'ascolto giovanile del rai avviene in separata sede: in famiglia, con i genitori, il linguaggio e le situazioni descritte creerebbero sericrimbarazzo. L'alcool non è praticamente mai un piacere fine a se stesso: è quasi sempre legato al tema della sofferenza sentimentale, così come anche il tirare tardi è spesso connesso al pensiero dell'amata che non lascia dormire. "È arrivato a casa e l'ha trovata vuota: lasciate che si ubriachi, lasciate che spacchi tutto", dice una canzone, mentre in uno dei cavalli di battaglia del rai, Moul El Bar, il protagonista, vittima di un matrimonio combinato che gli ha portato via la donna, si rivolge al barista: "Houn problema, basta birra, dammi del whisky". Moul El Bar tocca poi l'apice della drammaticità in un altro passaggio: "Sono caduto per terra ubriaco vicino a casa sua. I suoi genitori sono usciti e vedendomi non hanno capito il perché". Il dolore per le difficoltà o l'impossibilità di coronare i propri sogni d'amore è costantemente presente, ma la sofferenza non dipende solo, astrattamente, dall'assenza dell'oggetto dei propri desideri o dal fatto di non essere corrisposti: il rai offre soprattutto una casistica estremamente determinata di circostanze di disagio. L'amore va a cozzare contro ostacoli materiali e sociali, contro invidie, pregiudizi e rapporti parentali. Una notte passata al chiaro di luna è del tutto improbabile nel rai: vi si troverà piuttosto una notte "sotto la luce di una lampada a petrolio". "A~biamo fatto l'amore in una baracca", . racconta una delle canzoni più popolari del rai, intitolata proprio al misero nido di due innamorati, El Baraka. "Nascondimi, è un brutto momento", perché "c'è un posto di blocco della polizia": è, in un'altra canzone, la descrizione esplicita dei rischi che in una notte può correre una coppia non sposata. I problemi nel darsi un appuntamento sono un luogo classico del rai, spesso in chiave angosciosa ( "c'è vento, il tempo è cattivo, e i fili del telefono sono tagliati"), assieme all'auto come mezzo per fuggire e ali' aspirazione ad un luogo appartato, lontano da occhi ostili: "ci siamo dati appuntamento nelle profonde montagne". Una formula poetica, quella delle "profonde montagne", che ritorna regolarmente, anche ad indicare la distanza che separa due amanti. Il rischio di essere divisi è incombente: "la madre della ragazza a cui voglio bene mi odia". L'amore è in balia dei matrimoni combinati e dei sortilegi: "Hanno fatto la fattura, e poi di noi due hanno fatto quello che hanno voluto". Il matrimonio combinato e il sortilegio non sono solo costanti minacce, ma anche l'extrema ra-. tio dell'innamorato respinto: "Ho intenzione di andare dai tuoi e chiedere la tua mano", "Chie- ·derò ad uno che fa le fatture che ti faccia venire da me". I sentimenti però si prendono le loro rivincite: "Ha divorziato da suo marito ed è andata dal suo amante", canta brutalmente Khaled. Sullo sfondo c'è il massiccio fenomeno dei fallimenti dei matrimoni combinati: il rai è pieno di "divorziate". La divorziata, nella percezione comune, è una donna facile, e rappresenta anche un peso per la famiglia perché difficil42 MUSICA mente riesce a sposarsi di ·nuovo. li rai mostra per lei della simpatia e prende le sue difese:" A:~ mo la divorziata, non mi piace quella che cambia uomini", dice una canzone, introducendo una distinzione tra le due figure. Non per caso il rai è molto ascoltato dalle donne: Chaba Fadela, che alla fine degli anni Settanta è stata il primo interprete di pop-rai ad imporsi prepotentemente ali' attenzione, con una canzone considerata molto spregiudicap, il cui contenuto emancipativo si esprime in un "non ho più voglia di dormire", ha dedicato un suo brano alla divorziata senza diritti: "datemi mio figlio e lasciatemi andare". Sul problema della possibilità per lei di tenere i figli, nei suoi confronti c'è nel rai molta compassione: "cosa ha passato per avere i suoi figli". • Di fronte agli altri e alla loro ostilità emerge però l'orgogliosa rivendicazione delle proprie scelte: "abbiamo fatto tardi, ma chi se ne frega, stiàmo bene", "io l'amo, a voi che cosa ve ne importa?". Un "cosa ve ne importa" che percorre il rai come un'affermazione di sé, del diritto alla libera manifestazione dei propri sentimenti, quasi ossessiva. E il rai si trova anche a difendere direttamente se stesso: quando il rai viene accusato di volgarità, Cheb Khaled ,risponde con una dura requisitoria contro l' ipocrisia in Hada Raylwum (un titolo che significa sia "il vostro rai", che "la vostra coscienza" o "i fatti vostri" o "i vostri misfatti"). Dominante ~e! repertorio, l'universo dei rapporti sentimentali e familiari rappresenta la prospettiva attraverso la quale il rai arriva a toccare in termini critici molti temi scottanti della società algerina. Non manca però di abbordarne altri anche con spunti di diverso ordine. Un inventario sarebbe lungo: basti ricordare, facendo riferimento a due dei brani più celebri del rai, l'allusione alla corruzione contenuta in Shab El Baroud (in cui una donna "va a Parigi Cheb Khaled e, sotto, Cheb Khoder (foto di Daniel Laine/ Actuel). senza valutae senza passaporto" e "torna da Parigi con cinque o sei valige") e l'invettiva contro la pochezza della gente e la decadenza del carattere popolare, contro i bulli e gli arrivisti in una canzone di Khaled che si intitola Addio ad Orano. Vale invece la pena di segnalare come dall'insofferenza per l'opprimente cappa dei valori morali correnti che soffocano I 'individuo il rai, tradizionalmente renitente, anche al di fuori delle canzoni, a prese di posizione esplicitamente politiche, probabilmente stimolato dai fatti di un anno fa cominci ora a trovare il coraggio per passare a prendere di petto, sempre in modo molto concreto, altre questioni, direttamente legate ali 'esercizio del potere. L'ultimo successo di Cheb Abdelhak, un Cheb emergente, si cniama s idi e ommissir, V aie a dire Signor Questore: bersaglio della canzone l'arroganza e i soprusi che si può permettere la polizia. La canzone è finita in hit parade e Radio Alger, il canale in lingua francese della radio nazionale, confessato apertamente che la decisione di mandarlo in onda era stata presa dopo molte discussioni, la trasmette.
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