Linea d'ombra - anno VII - n. 41 - settembre 1989

"Perché è la verità." "Non venga a dirmi che il Console tratta cosl i suoi ospiti." "Non sono ospite suo. Quella casa appartiene al Governo Italiano e fu comprata un anno fa per fame un liceo. Poi mancarono i soldi e la casa rimase inabitata. Vecchiotti me ne dette le chiavi quando arrivai otto giorni fa." "In tena classe?" "No. In prima classe." "E chi le ha pagato il biglietto?" "Il Ministro della Propaganda Alfieri." "E lei fugge dal governo col viaggio pagato in prima classe dal governo?" "Son cose che succedono nei paesi fascisti, grazie a Dio. Vuol dire che il fascismo non ha vinto dopotutto." "E cos'è questa storia di dover essere deportato in Germania?" "Non deportato, inviato." "Da chi?" . "Dal governo, su richiesta del governo nazista." "Ah, lei è protetto persino da quelli? E allora perché li chiama barbari?" "Perché lo sono." "Ma non .con lei." "Lo sarebbero, se accettassi di lavorare per loro." "Strano modo di concepire la sua solidarietà con gli ebrei che sono vittime sul serio, non finte vittime come lei." "Ma lei crede che chi si lascia corrompere non è vittima? Le battaglie morali si vincono fuggendo, come insegna il Vangelo. Ecco perché sono fuggito." "E da quando è diventato antifascista?" . 3189 Bohumil Hrahal Pabitelé Un racconto per chi ama la grande letteratura mitteleuropea. La rivista della sinistra diretta da Giorgio Ruffolo e Paolo Flores d 'Arcais è in vendita nelle librerie e nelle principali edicole. Scritti di Beebe Tarantelli, Hrabal, Antonetti, Cava/lari, Arendt, Dal Lago, Weil, Esposito, Bérard-Zarzycka, Brioschi, Balconi, Baget Bozzo, Miccichè, Ferrara, Fistetti, Dahrendorf, Michnik, Bolaffi, Goldkorn, Missiroli, Terzi, Colombo. STORIE/TUCCI "Da due anni, quando lasciai il Ministero Stampa e Propaganda." In quel momento entrò Sidney Howard, che i Darling Bolaffios conoscevano benissimo perché la sua famosa commedia antifascista Jdiot' s Delight aveva entusiasmato tutta l'America. Non mi riconobbe, e ne fui veramente felice, ma ad un tratto disse: "Ah, lei è qui, di nuovo. È ancora fascista?" "No anzi..." Non mi lasciò finire e disse loro: "Lo sapete che quest'uomo un anno fa, mentre dirigeva la propaganda fascista a New York, rifiutò diecimila dollari di anticipo su una bella commedia scritta da lui contro il fascismo? Me 1'aveva data per avere il mio giudizio sul suo stile in inglese, ma quando Friedman, il grande agente teatrale, gli offri l'anticipo, disse: 'Non posso tradire la patria. Questo è un manoscritto privato, rendetemelo subito."' · Trionfanti, i due Darlings gli chiesero in coro: "Un anno fa?" Harold ci pensò un poco poi chiese a me: "Undici mesi fa?" "No, un anno e cinque mesi fa" dissi arrossendo fino alla cima delle orecchie. E il Darling, quello che non parlava con le spie fasciste: "Non due anni fa in tutti i casi, quindi lei è un bugiardo." "No, semplicemente stanco. Questi lapsus di memoria succedono in tutti gli interrogatori fascisti, e lei è un fascista." "A noi fascisti?" gridarono, attirando l'attenzione di tutti ed io, alzandomi: "Io non sono mai stato fascista come loro. Non avrei mai interrogato nessuno a quel modo ignorante e volgare." E detto questo me ne andai, per non farmi veder piangere, sia di rabbia che di famé. NOIDONNE Settembr1e989 Abortoc, helaparolatornialledonne. Lapoliticachenonfanotizia: trafemminismeopartiti. Reggisencoentenario. ScuolaC. lassemista, perché? ABBONATEVI! Versamento• dilire50.000 sule/en.60673001 intestatao Cooperativa LiberaStampa, viaTrinità dei PeNegri1n2i , 00186Roma. TelefonOoOJ68645626864387 • 73

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