POESIA/FIU Strappati i capelli, quelli bianchi, dimentica ancora una volta i baci acidi dell'amicizia. In tempodi pace infatti si prepara la guerra si aguzui il morso dei cani si leviga il manganello il lavorodella guerra infatti si svolge in tempo di pace. Il sole sorge. Si fa notte. Come già tante volte. Come già troppe volte. Gli uccelli si schiantano nei miei occhi. Giro del mondo Le distanre sono grandi - tradotte in soldi. Tutto si dissolve in un gran caos. Lo sai: le sponde crescono lentamente. Di mia volontà non scrivo più poesie. LudwigFels(foto di IsoldeOhlbaum). 64 DUE INTERVENTI SULLA POESIA Ludwig Fels Sulla poesia e il destino dei poeti Ma avanti! Si può! Il mondo non si china verso di noi! Così deveprocedere il ritornoali' origine. La nostra testamartellacontro il terreno, la terra! Se fosse solo questo, sarebbe troppo bello. Ci sonosempremenopoesienellequali, inframmenti,vengono intonaticanti dell'epoca in cui bruciavano i primi fuochi sulla terrae la lunaeraveneratacome il senodi unadonna.Canti contro gli spostamentidei ghiacci e contro i millenni di notti eterne. Sicantavanola lucee il latte, il sangue, le lacrime,liberidal ricordo.Oggisiamo politicizzati.Oggi soffriamoinun altromodo,più astratto.Oggi dei computerintelligenticompongonotesti graziosamente in rima, come quelli che un tempo escogitavanoa gran faticaoratori funebri e epitalamistinuziali, che non volevanovedere tuttoa questomondo compressoe inscatolatonella medesima lingua. Oggi è diverso. L'uomo moderno legge, d'accordo, marginalmentela letteratura.L'uomo moderno, e questo non se lo fa portar via, ha interessidiversi, il lavoro e le vacanze.Guida attraverso film panoramici, studia in aereo i prezzi del terreno. Nonsinascondedietrolacultura.Ciò che per gli altri è dolore,per lui non è che uno scherzo.·Poesib?Preferiscedivertirsia tavola e a letto. Poesiesui posteggi d'auto. Achi riescono?Noi, lagenerazione coetaneaalle guerre di altri popoli, noi balbettiamocon fretta · e con paura delle immagini sulla carta; potrebberoessere impre-, cazioni, scongiuri di un bisogno senza nome, che è in noi quando taciamo.Sogni sulla finedellemacchine, sulla scomparsadei robot, sulla libertà degli animali. Il macello, il massacro.Napalme poesia. Diventasemprepiù difficilecredere alla lingua. La poesia consiste nel caldo, chiaro dolore. Moltecose sono perduteper la letteratura.Moltè non possono ancoravenir descritteabbastanzabene. Alla finedi questo secolo sapremo se abbiamo scritto le cose giuste e se abbiamo fatto il possibileper la fantasia, nel sogno più segreto. Il lavorodel poeta gode la fama di gioco infantile di cui sono capaci solo gli adulti. Il poeta vive da solo in se stesso, ha amici e donne, e sulla loropelleavviene la sua sconfitta;porta la sua testaverso le loro parole, pensa coriil cuore, è debole e ubriacoperché non perdonaniente a se stesso.E la sua patria è sempre altrove,nel futuro, nel tempo passato. Di certo tra loro c'è stato questo o quello chehagodutoi favoridi banchieriepresidenti,mentreunaltroveniva scacciato affamato dalla sua p~tria o finiva in prigione. Il poeta oggi viene seppellito sotto i rifiuti di una civiltà inospitale. La sua voce contro i nuovi barbari, contro i loromacchinari, i lorocannoni,contro la loromusica incassetta, la suavoce,più attutitadi quella degli animalidurante la vivisezione.Che si torturinodegliuomini,che il paesenatalemuoia,chegli animaliscompaiano dalla terra: come fa a entrare tutto questo nella poesia? Nonvorrei sopravvalutarelapoesia.La poesiapuòessere,nel
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