ED ervizio Audiovisivi ella Provincia di Milano • Un luogo di raccolta, di archiviazione e di consultazione di materiali audiovisivi. Un catalogo con oltre cinquecento titoli · disponibili al prestito gratuito per tutte le scuole e biblioteche del territorio provinciale. Un centro per la promozione di operazioni produttive, in proprio o in collaborazione con altre istituzioni, allo scopo di facilitare la produzione di informazione e cultura, l'espressione e lo scambio di esperienze nelterritorio. Un centro di servizi per la didattica .• Gli insegnanti possono accedere alle attrezzature del Centro per la realizzazione, ai soli fini didattici, di sperimentazioni audiovisiva. Medialogo. Servizio audiovisivi della Provincia di Milano, via Giucciardini 6 - 20129 Milano Tel. 77402927 INCONTRI/BREYTENBACH porto con quello che lei ha definito l' "apartaans", la linguadei "macellai"? · Quando ero in carcere, ho cominciato a scrivere sempre più spe.ssoin ingleseperchévolevoessere ingradodicomunicarepiù direttamentecon le persone che mi ·stavanointorno. Di recente, però; ho riletto alcune poesie in afrikaans scritteproprio quando mi trovavo in prigione e mi sono sorpreso di fronte alla ricchezza di quella lingua.Per scrivereefficacementeinpoesia, io ho bisognodi tuttaquestalinguasommersaanchesepoinonmene servo. È come se dovessi liberarmi fin dall'inizio dalla necessità di cercare,e quindi mi sintonizzassisu una determinatalunghezza d'onde, diventassi una .sortadi apparecchio ricevente. E questo naturalmentenon si può costruire, tutto è avvenutoquando si è piccoli.Così, sonocoscientedi aver perdutosottocerti aspettil 'afrikaans, ma ho acquisitoper contrastounamaggioreacutezzadi sguardosulla lingua. Al tempo stesso, è una lingua che non pos-· sodavveroabbandonare:la fratturazioneè sostituitadalladecomposizione,daJlacòscjenzadi ciò_cherimane, dallanecessitàdi ricostruirela totalità frantumata.E una sorta di lavoroarch.eologico, e l'afrikaans, lingua franca in cui si mescolano vocaboli e strutturedi lingue europee, africane e quelle asiatiche, si presta bene a questo sforzo. Fra gli scrittori attuali, a quali si sentepiù vicino? Per diverso tempo, dopo essere uscito dal carcere, la mia attenzioneè stata assorbitaquasi per intero dai libri che avevano a che farecon laprigione.Ci sono scrittoriche hannovissutolamia stessa esperienza e che sento come fratelli: un esempioè il poeta marocchinoAbdellatifLaabi. Fra l'altro, chi è stato in carcere riesce a riconoscere immediatamente un ex detenuto. Succede forsecome ai massoni, oppure è anche come quando due donne si guardano, e si vede nei loro occhi una rapidità di valutazione istintiva.Provo la stessacosa anche per tuttoquelloche riguarda il Sudafrica:se leggo un giornale,anche la notiziapiù piccola sul Sudafricami balza letteralmenteagli occhi.Fra gli scrittori sudafricani,uno in particolareche mi pare molto interessanteèWally Serote. Adesso, çomunque, riesco ad avere interessi molto più diffusirispetto a qualche anno fa: in questomomento,per esempio, sto rileggendo Cervantes e Wang Wei. · Nelle Veritiereconfessioni il carcere è unenormelabirintoal centrodel quale trova nascondiglio,e rifugio, il minotauro.Cosa è per lei il mito? I riferimenti mitologiciper me non sono simboli.Quello che mi interessa di più è la metafora, il modo di scambiareuna percezione,di far subire all'immagine una metamorfosi,di giustapporre elementi diversi come in un collage. In questo secolo c'è sempreuna sensazionedi "troppo pieno", che nonè baroccoma, appunto, troppo pieno. Più vado avanti e più penso che l'essere umanoabbia una coscienzafratturata, che cerchi una linea di incontro fra contemporaneoe infinito. In questo sento la mia affinità con l'esistenzialismo: mettersi in situazioneànnullandosi.Il mito, con la sua violenza, è uno degli strumenti che adopera lo scrittore,criminale assoluto, pronto a tutto pur di rompere le parole La mia filiazioneda Villon e da Genet sta anchequi, in questa criminalità.
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