Linea d'ombra - anno VII - n. 41 - settembre 1989

MEMORIA NERA , e altre poesie Breyten Breytenbach traduzione di Maria Teresa Carbone e Jobst Grapow raffigurarsi figure d'alberi galleggiano sull'acqua lo specchio scorre un passato è lavato dai riflessi sullo schermo argenteo del cielo senza orizzonte vola un uccello e fa il nido nell'albero svuotato dall'inverno come una nera sorsata nella gola di un morto ritaglia il sogno con un coltello e la copia delimita co11precisione l'infinito. lo sguardo è una lente focale così la fiamma s'incendia nell'acqua il cuore della terra ogni giorno noi preghiamo e rendiamo grazie per la sabb~a dove camminiamo e dormiamo e ci avvolgiamo · quando laviamo i nostri corpi per la preghiera. se un principe della capitale viene in questo deserto noi arrostiamo sulla brace un cammello ripieno di una capra farcita con un fagiano farcito con un piccione del deserto ripieno di due uova e presentiamo tutta la fumigante e odorosa carcassa sulla tavola della festa in posizione di preghiera - alte contro le punte delle torri del richiamo due uova di struzzo sono incastonate nel cielo per catturare la luce della luna piena, mai nulla si perde in questo rogo del tempo - poi mostriamo al nostro ospite nelle sacre scritture come questi arabeschi della rivelazione delle colpe simili a tante consonanti bestioline di Dio sono venuti su silenziosamente per le mutevoli dune di un sogno sospeso nell'oblio, e le nostre parole diventano sabbia per l'esule cosa posso augurare ai tuoi resti mortali? che tu riesca di nuovo a trascinarli dove è sepolto il cordone ombelicale per raddrizzare e presen:are gli avanzi di una vita storta sotto l'argilla rossa e la ginestra . lontano dal raggio del boia e dai rapaci? non conosci più la terra della tua nascita? ti trovi lontano in una tomba inquieta? d'estate tu ascolti il fermento delle zolle, d'inverno si frantumano i sogni, gelano lè ossa so (Timbuctu) ah, ma qualcosa canterà di nuovo come l'eco di una vecchia melodia pace, fratello, e possa quella terra scura con infinita leggerezza fasciarti e sostenerti il cuore Blues per Mister Jimmy L'harmattan sbandiera una grigia figura velata sull'isola di Gorée, le palme si drizzano e gemono al vento, una barca bianca sbanda contro1'azzurra tavola ininterrotta di una separazione delle acque dove il cielo e le onde si incontrano come il flusso e il sogno E il cuore si trattiene con un dolore acuminato nella bocca un lamento,funebre "Ottimo attracco, clima ospitale, le corde cantano, le case sono spaziose sopra un borbottio di cripte, l'oceano si schiude su un mondo nuovo, , gli alberi fiammeggianti ardono, squali e avvoltoi ruminano ancora sui loro banchetti decomposti" Appena sotto la superficie del ricordo la calca dei cadaveri tumefatti sanguina e sobbalza come l'argine consumato della costa dell'Africa memoria nera di ritorno dall'Africa un fiore bianco impolverato una cimice morta sabbia color albicocca lo scricchiolio delle conchiglie con il sussurro spezzato delle ondate nella tua valigia e le reminiscenze della nostalgia dietro il velo delle palpebre immerse nel sogno di svaligiare grigi alberi del pane delle scimmie come foreste di paura pietrificata - così si leva contorto il tremito all'irato · pensiero di Dio, barche morte finite in secca sulla lingua bianca del continente dove la gente si acquattava con i colli aggiogati per scrivere con gli occhi sullo specchio dell'acqua divoratrice di uomini - così sconcertante allora meditare qualcosa e cercare di trovare un rimedio per un amore infettato A destra: foto di Alon Reininger (Contact/G. Neri).

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