LA PSICOANALISI NEL POST-POLITICO Giovanni Jervis Esiste una inflazione nelle discipline della psiche? Il giustobisogno (e in taluni casi la necessità)di risistemare unainterioritàsofferentee dolorosa,o di ricomporreicoccidi una vitapienadi rotture,può essereunamollaper il richiamoa tecniche laiche:si va dall'analista. Però, a ben guardare,un itinerario del generenon è mai così lineate né semprecosì necessario: prima, dachi siandava?e, se il fenomenooggidiffusoèdovutoa necessità, è proprioveroche ora si stacosì male, e<trent'annifa no? e poi, ora, perchéproprio dall'analistae non da qualcunaltro? E soprattutto,chiediamoci, con quali aspettative,con quali fantasie?Così,allargandoil discorsoa unpianoculturale(lettura di libri e articoli, conversazionesemitecnicasu "rimozione"e altre cose freudiane)non è semprechiaroquanto le formeindirettedi consumo di psicoanalisi - e discipline affini - nascondano aspettativeun po' confuse,cioè in pratica le speranzedi risposte risolutive,oppure soltanto- ma neppure è poco- l'idea della promessaincorporazionedi universipsicoculturaliprestigiosi,riparatori,e talora- inscindibilmente- anchevagamenteesoterici. Dasempredel resto, e ancheoggi,cura e stregoneriasonoassai menoseparate,nell'animo di chi soffreo semplicementecerca, di quantonon sospettinotuttiqueiprofessionistii quali,più o menodistrattamente(anchesesempre,si suppone,conpienaconvinzione)applicanociascunola sua ricetta.Anticamente,si dice, c'erano gli stregoni;poi, in anni non tanto remoti, la scienzacomeprogressoèparsa trionfarea livellodelvastopubblico:mapoi ancora,conl'arrivo dellabombae dell'inquinamento,qualcosaè andatostortoe infineoggi, giustissimamente,siamotuttidivenuti moltopiùdiffidenti.Perfetto.Perònonè dettocheciòcheadesso prende il posto della scienzain crisi sia sempreoro, e anzi pare persinoevidente una qualchedecisa tendenzaa voler tornare agli stregoni.(C'è subito chi sostiene,calmissimo,che questoè unbene,maiochiedoalmenochesenepossadiscutere.)Daquan- · do la crescentesfiducia- non immotivata,neppurequi - nella pratièa quotidianadei rappresentantidella medicinaufficiale ha contribuitoad aprirevasti spaziallemedicineeretiche- dal1 'agopuntura,all'omeopatia, al salutismomacrobiotico,ad altre formemoltomenoconcrete(e spessopiù pasticciate)di cieca fiducia in qualchepotere spirituale- tutto quantoè divenutoun pocopiù confuso. Aciò si può aggiungereche neppuresempresi operano,nella testadegliutentipotenziali,lepiùsemplicidistinzioni:noncerto per colpaloro, e anzi per colpaprecisadeglipsicologie affini, pochi sannodistinguere,e neppureper sommi capi, fra psicologia,psicoterapia,psicoanalisi,psichiatria.E, inpiù, e ancora,siamo poi proprio sicuri che anche l'eventuale fiduciain questedisciplinesiaqualcosadi-diciamo- laico,materialistico,unpo' cautoe scetticomagari,comepuresarebbegiustificatodall'esperienza, e non finisca inveceper essere quasi sempreun investimentocieco, irrazionale,se non semimagicoo semireligioso? Perfinola buona vecchiapsicoanalisiviene oggi ribaltatarispettoal suo significatostorico,in barba al poveroFreud (che si riteneva uno scienziato), e così è sempre più spessopresentata non già comeuna disciplinaempirica,clinica, legata- malgrado le sue indubbieingenuità- alle concretezzee alleprudenze della tradizionescientifica,bensì al contrariocomeunadisciplina umanistica,creativo-narrativa,ermeneutico-letteraria, poetico-estetica,e via confabulando.Una psicoanalisi"nobilitata" rispettoalle sueantichematricimaterialistiche,oggi di m~, finisceconl'avere a che farenongiàcon ledifficoltàdellavitaumana realema con un'anima perennee trascendente.Daquinascono fraintendimentinon piccoli:anche se forsenonsempresi arriva a ciò che accadde (ed è storiavera) a unmioamico, da poco laureatoinmedicina, quandoincontrando il suovecchioprofessoredi anatomia,e avendoglidetto, un po' imbarazzato,chevolevafarelopsichiatra,subitovideunsorrisobenevolentema,purtroppo,fortementeonnicomprensivo:"Ah bene,bravo,checosa interessante,eh, psichiatria,psicoanalisi,spiritismo,eh,bene bene..." Ma dovunqu è così?Non proprio.Ci si può chiederecome mai,mentrela psicoanalisiè da anni in crisi palesein tuttii paesi dell'Occidente,dagli StatiUniti,allaFrancia,allaGermania,e gli psicoanalististentanoormaida tempoaNewYorkcomeaParigia trovarei loroclienti,e le teoriepsicoanaliticheappaionodi, sunite, in difficoltàe sulladifensiva,e l'efficaciadel trattamento è semprepiù seriamentecontestata,in Italia- al contrariosi sia avuto invece in questi ultimi dieci anni un veroe proprio boomdell'analisi. Di qùi è lecitoavanzareil sospettochequesto fenomenoitalianoabbiaunqualcherapportoconil fattocheproprio da noi, nel nostroPaese, gli anni Settantasianostati teatro, a differenzache nel restodel mondooccidentale,di unconvulso "post-68"di massa, e che dunqueda queglianniSettantasianata,ein seguitosia rotolatafinoall'oggi, unacomplessaculturaurbanadi delusioni,difficoltà,atteseed illusionichesisonopoidolorosamentefrustrate,rovesciandoi propri residui in1questafine deglianniOttanta,cioè nelperiodo"post-politico"incuioggici toccavivere. Si potrebbe supporrecioè - più precisamenteche,unavoltasvuotatosil'aspetto politicodallaformula"soggettivitàpolitica" (o dal "personaleè politico")deglianniSettanta, la soggettivitàpersonalesia rimastapriva di sostanzae di sostegno, inpiù delusanell'intimonei propriottimismipalingenetici, e dunquebisognosadi nuoveemenopoliticheristrutturazio!}i.Di qui,dunqueforse,unaspettodellafortunapersistentenelledi~ipline"psi", e quindi fra l'altro dellapsicoanalisi,chespessoviene presentatacome la più seriae meticolosafra esse. Aquesto,del resto, puòavercontribuito,sempre in Italia,I'ereditàdell'interesseattivoper lapsichiatriae l' antipsich~triadeglianniSettanta:moltepersonesi sonodedicateaqu~te discipli: ne, ne hannopoi fatto la loro sceltaprofessionale,e 1 lorosforzi hannotrovatoaccoglienzanello sviluppodel terziarioe in particolaredei "servizi".Questosviluppodel settoreassistenziale(in taluniangoliun po' gonfiato,oggi ce ne stiamoaccorge_nd?),_ha aperto quindi nuovi ampi spazi all'esercizio delle d1sc1pline "psi", soprattuttonelle istituzioni:dagli ospedali,al carcere,~Ila scuola,alle comunità. Manonsipossononeppuretrascurarealtrifattoriculturali più tradizionali,generalie remoti.Esisteun aspettodellaculturaita45
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