OSSERVAZIONI SULLA STORIA (DELLA PSICOANALISI) MicheleRanchetti · La storiadellapsicoanalisiponeuna seriedi problemiche non hanno ricevutosinora un'illustrazione sufficiente.Questiproblemi non sonoesclusivi, forse, ma certo sono propri e peculiari alla storia della psicoanalisi. 1) Il primo problema è quello' della' psicoanalisi. Infatti, il progetto di fame la storia (e le storieche si sono fatte sinora)presuppone un'idea della psicoanalisi come di un tutto limitato, in qualchemodoriconoscibile.Fare la storiadi questotutto,dunque, implica almeno l'esistenza di un'idea coerente (e limitata) - e· coerenteproprioperché lilllitata.Questa idea non puòche riguardare la dottrina; prjmariamente, in secondo luogo i fatti. Per solito, questa idea è percepita come un oggetto vivente,oppureuna costruzione successiva ad una invenzione. Naturalmente, l'invenzionepresuppone semprequalcosadi già esistente,così come la costruzionesi avvale di elementi in qualche mododisponibili. Tuttavia, è proprio di un'idea della psicoanalisi come di un tutto limitato e coerente, il progettodi poterne tracciare (fame) la storia.Una voltaassunto questopresupposto(di solitonon indicato), la storia risulmpossibile, ma nella prospettiva e nel caratteredel corpus dottrinale che ha un'origine, uno sviluppo e (nonancora) una fine.Dall'idea di questa unitàdottrinalederivanoalcuneconseguenze,nell'ordine della sua storia: una conseguenzanon evitabile, ad esempio, è l'iscrizione della storia nelle categoriedel1' ortodossia(e delle deviazionida essa).Ma, inquantol'idea è assunta come corpus dottrinale, deviazioni e ortodossia rappresentano solo imputazioni di verità, perché non esiste, per principio, alcunaprova possibile, non esistendoalcunapossibilitàdi verifica. 2) Una seconda conseguenzadell'idea del corpus dottrinale, unitario ~ la necessità di una o più definizioni, per poter derivare da essela storia stessa.Adesempio, la definizionedellapsicoanalisi comedi un metodo, oppurecome di unapsicologiadelprofondo, coinport,al'indagine di altre discipline in cui possa figurare la definizioneassunta, per individuarele differenzespecifiche fra i diversi metodi, fra le psicologiedel profondo.Ne deriva un confronto che, ponendo necessariamente (e provvisoriamente) sullo stesso piano psicoanalisi e altre discipline, rischia di determinare un duplice movimento: verso la costruzione di un' essenza specificadella psicoanafisi, tantopiù pura quantomeno storica, e verso la dissoluzione della psicoanalisi in qualcosad'altro, appuntoad esempio le discipline del metodo o semplicementela psicologia del profondo. 3) Questo duplice rischio (della indicibilità- o della tautologia- e della dissoluzione) potrebbe forse essere evitato qualora potesse riconoscersi, nella psicoanalisi, qualcosa di sicuramente'proprio',un'invenzione assoluta-e nonrelativa.Maquesto non è possibile, perché nessunadelle invenzionidellapsicoanalisi è del tutto nuova, perché gli elementi costitutivi sonopresenti in altre discipline, mentre proprio di essa è se mai l'uso degli elementi (alcuni) in un progetto diverso. Inoltre, i termini del vocabolariopsicoanalitico sono tratti dall'uso comunee dalla fisica, dalla biologia: il loro significato 'nella' psicoanalisi è certo diverso da quello che essi hanno nel loro luogo d'origine, ma il prestitodalle altre discipline è provvisorio, nel senso che non ricevono un nuovo significato,piuttosto mutano di luogonelle diverse topiche della nuova 'scienza'. · 4) Paradossalmente queste difficoltà (queste aporie) non distruggono l'ipotesi unitaria della psicoanalisi e quindi della sua storia.Ma esse si ripresentano nella forma_dellastoria ~lelledissidenze(underivato della ipotesi unitaria). E quindiquasi sempre la storia delle diverse scuole a far individuare come esistente e possibile una storia della psicoanalisi che non.si dà. 5)Vi è tuttaviaqualcosadiproprioper quantoattienealla' storia' della psicoanalisi: la sua storia è un risultato della psicoanalisi stessanel senso che essa si pone a confronto con altre scienze nel proposito di riconoscernee illustrarne le ragioni 'interne' e le motivazioniinconsapevoli e proprio nella forma della reazio- ·nedellesingoledisciplineal lorodisvelamento. Il movimentopsicoanaiitico si proponeva di invadere il campo delle scienze (sia dellanaturache dell'uomo), perproporsi come 'legislatore'dei loro 'veri' statuti. È dal confronto (ìmpari) c0n le altre scienze che la psicoanalisiriceve la propriadignità disciplinarecome 'scienza' interna alle altre, come 'storia' interna a tutte le possibili sto- .rie delle scienze. Per questo non mi sembra siano 'sensati' i progetti di porre in relazione la psicoanalisi con le altre scienze (della natura e dell'uomo) e neppure le alleanze fra la psicoanalisi e movimentidottrinali (psicoanalisi e marxismo, ad esempio). 6) Ma fra le discipline vi è anché la storia, l'unica disciplina che non 'vieneaffrontata direttamente (nel confronto), ma 'pregiudi~ta', nel senso che la vicenda del singolo riproduceuna vicenda collettiva (archetipale)ma non la compie. Per questo, nelle famose tesi interpretative dell'applicazione della psicoanalisi alla storiadella umanità (cfr. in merito lo Sguardod'assiemesullenevrosidi traslazione, il dodicesimotesto, del 1915- rimasto ignotoe inedito sino aqualchetempo fa), quellochemanca è proprio la ragione storica del fatto.L'avvenimento, il fatto storico, è unicamentepercepito nella reazione ad esso, una reazione (edun aggiustamento)di tipo, appunto, nevrotico sostitutivo,mentre le grandi 'ragioni'della storiadell'umanità, di significatocollettivo, le grandi aggregazioni (i sistemi di produzione, ad esempio; le grandi scoperte) risultano 'date' o presupposte. Il fatto è, anche, che la psicoanalisi si è sempre voluta scienza della natura, rifiutando,ancheal proprio interno,anche nelle propriedissidenze,la riduzione a scienza dell'uomo (naturalmente, anche in quanto precede, sempre nella sua 'idea' generale). Ed è quindi una curiosa reazione della umanità alla natura ciò in cui consiste la ragio- • ne della storia- dove la storia è ridotta ad una geologiaelementarissima (epoca glaciale, invenzione del fuoco ecc.). E storia in questaaccezione naturalisticasono anche le formazioni sociali, i ceti, le usanze, i costumi. Ciò che li fa accessibili alla psicoanalisi è benpiù che la loro specificitàil loromodoparticolaredi 'reagire' ad essa. Si vede quindi come l'unico momentodella storia, per la psicoanalisi, è la reazione alla storia, ma una reazione particolareperché anomala, e cioè la malattia, nelle sue varie forme, 43
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