SAGGI/LOMBARDO RADICI • tà di rinunciarea modificare,curarecontestie situazioniinsalvabili da cui il minoreva semplicementetirato fuori.Il puntoprincipale è naturalmentelafamiglia:.se da uncantorifiutol'atteggia- - mentopiù o meno esplicitamentecolpevolizzanteche permea, spessosenza sufficientiverificheoggettive, la psichiatriainfantile,dall'altrol'esperienzadiceche soprattuttooltreunacertaetà, la rottura del nucleo familiare, l'uscita da esso del ragazzino è quasi sempreun presupposto indispensabilea ogniprocessoterapeutico. Ancorauna volta non riconoscereciò mi sembra,a sinistra, consapevolmentein malafede,e le ciarle su comegli interventi tecnicipotrebbero ridefinire e tri;isformaredinamiche familiari marcee incancrenite,dettate solo da una difesa ideologicadella famigliache largamenteallignanelle culturedi sinistrae cattolica, peggionelle due riunite. Inquestocontestosi ritorna,dopo unperiododi autisticaonnipotenza,a comprenderel'importanza delle variabiliistituzionali e socialie come il lavorodel singoloclinicorischi di essere un frenetico,quanto alla lunga fallimentare,tentativodi tappare falle troppogrosseper le sue forze. · Peresemplificare,perchétantiminoriarrivanoa dovermanifestareun disturbopsichiatricoquandoi presupposti-ambientali di questoesistono da anni, sonosottogli occhidi tutti, spessoaddiritturaalla direttaattenzionedel Tribunaledei minorenni?Perché nonesistono strutturein gradodi fornirerispostea un'altra quotadei nostripazienti (in un certo sensola più "facile"),quelli per cui un ambientedecente,umanoe affettuosocostituirebbe la solaterapianecessaria?(Conla conseguenzaparadossaleche i nostritempidi degenzatendonoad allungarsi: il ragazzinonon ·habisognodi unrepartopsichiatrico,maquestoè ìlpostomigliore a suadisposizionee, giustamente,non ha alcunaintenzionedi uscirneper andare a star peggio, spesso infinitamentepeggio). L'ultima più seria eresiaconcerne il tema dellalibertà. I minori sonoesclusidalla 180e dalle sue garanzie.Nellamiapratica clinicadunqueil ricoverocontrola volontàdelminoreè largamentepresente.Sono giuntoalla conclusioneche questasia una, dellezone-limitedove esisteunacontraddizioneinsanabiletra il campodel diritto"equellodell'etica. In concreto:sareitotalmente favorevoleaunaleggegarantistanei confrontideidirittidelminore,chead esempiorichiedesseoltre unacerta età il consensoa ogni formadi trattamento;al tempostessononhonessunproblemapersonaleapraticareuninterventoforzosoquandosia io a valutarnee deciderne tempi e modi. Ilminoreconungravedisturbopsichiatricotiinviaspessodue messaggia un tempo.Unoesplicito,verbale:"non voglioessere ricoverato,nonvoglioesserecurato";unaltro implicito,nonverbale,maassaipiù forte: "decidi tuper me, liberamidal peso della miaautonomia".Su un pianoetico non vi è nessunadifficoltà a risponderepositivamentea questomessaggio;e sempreo quasi a distanzadi mesi o di anni ti senti poi raccontare:"Ti ricordi il primogiorno,quandoscalciavoe piangevo... volevotantoche tumi costringessia restare,avevotantapaurachemi lasciassiandar via". Ma il piano del diritto non può che garantireil primo messaggio,anche e soprattuttoperché nessuna leggepuò far sì che in ogni singolasituazionevi siano persone in gradodi recepire il secondo,di comprenderedove la violenzaapparente è l'u42 nica vera non.violenzae il rispetto formaleuna vera violenza. La contraddizioneperòesiste;e si finiscecon il guardarecon simpatia,anche se noncon approvazione,alleposizionianti-180 dialcuni(pochi)vecchipsichiatri(pensoaTobino)e connotevole fastidioe rabbia alle semplificazioni "di sinistra"del problema,doveè l'esistenza stessadi questacontraddizionedrammatica e angosciosaa essere negata. Ti chiedi insommase condizionenecessariaper essere serenamente garantistiin uncampocomequestononsiail disinteresse, ildisamoreper chihaidi fronte.Siamoosaremomaitotalmentegarantistinei confrontidi un figlio,'di unapersonacheamiamo, rispetteremofinoin fondo il suo"diritto"a uccidersi,farsidelmale, essereinfelice?Ancora:ogni tanto, fantasticodi lasciareistruzionescritte,rivolte a chi mi vuolbene, su cosafarenel casodessi fuoridi testa: laprima sarebbe"per favoredecidetevoi perme, qualunquecosaiodica".Poivenesarebberoaltre,ancorpiù scandalose (ma siamo fra amici): ad esempio scriverei"se dovessi presentare questo specifico quadro intervenite:ma non fatemi somministrarefarmaci, fatemi l'elettroshock". Un ultimotemadi riflessioneè quellodei rapportiche esistono, se esistono, tra quindicianni fa e oggi, tra ideee prassi di allorae ora. Di fattonon facciopiù nulladi esplicitamentepolitico, salvoSfrittifaticosie occasionalicomequesto;e nonfaccioaltro che lavorare.Non credociò sia spiegabilesolo in t(èrminioggettivi,conl'assenza di formae possibilitàdi militanzapoliticanon a tempopieno; in veritàgià quindicianni fa trovavola "politica" terribilmentenoiosa mentre trovo il mio lavoroappassionante. Non sempre,non comunque,con frequenti (semprepiù frequenti)momentidi intensavogliadi .mollaretuttoe scappare. Mi fornisceperò costantementeunabuonarisposta.alladomanda"perchéalzarmistamattina",ti.ellasuaversioneconcretae quotidiana, non inquellaesistenzialee filosofica.Lapartecipazionea unprocessodi trasformazione-conservazionepiù generalee complessivononme la fornivaprimanécredo lo farebbeoggi.Questesono certovariabili personali,ma sarebbe forse interessantechiedersiquali e quantemotivazioniindividuali,anchefra loro assai diverse, conflui~ano nei grandi movimenticollettivi e da essi possanoesserearricchiteed esaltateo invecemortificatee annullate e come far sì che quellenon si perdano al finire di questi. È solounospuntodi riflessione;personalmente wsso solodiredi nonsentirmi"diventatogrande",di nonavvertirefratturafra l'essere e il fare di allorae di oggi, e che la vera,profondacontinuità siaperò garantitada una fantasiamoltoantica,personalee prepoliticadi ciò che avrei voluto fare nella vita. "Sai quella canzoneche fa 'Se scendi fra i campidi segale,e ti prendeal volo qualcuno'?... mi immaginosempretutti questi ragazziniche fannouna partitain quell'immensocampodi segale ecceteraeccetera.Migliaiadi ragazzini, intornononc'è nessun altro,nessungrande,vogliodire, soltantoio.E io stoin piedi sull'orlo di un dirupopazzesco.E non devo fare altroche prendere al volo tutti quelli che stannoper cadere dal dirupo,vogliodire, se corronosenza guardaredove vanno, io devo saltare fuori da qualchepostoe acchiapparli.Nondovreifarealtrotutto il giorno. Sarei soltantol' acchiappatorenella segale... ".
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