Linea d'ombra - anno VII - n. 40 - lug.-ago. 1989

comepure Durkheim. Sì. Lévy-Bruhl è stato rivelatore per me, ma non per i surrealisti. Credo che per loro, e per Breton in particolare, Durkheim e Lévy-Bruhl fossero degli accademici. S.P.: Passiamoa unaltro ramodel surrealismo.Cosapuò dire della sua amiciziaconAimé Cesaire?Quandoe come l'ha conosciuto? · È stato relativamente tardi. La mia amicizia con Cesaire, subito molto stretta, è del 1945 o 1946, forse addirittura del 1947. L'ho conosciuto attraverso Pierre Loeb, il mercante di quadri. Lo conoscevo all'incirca da un anno, quando ho fatto il mio primo viaggio alle Antille, per il centenario della Rivoluzione del 1848. S.P.: Cesairehairifluitosullasuadecisionedi recarsialleAntille? Sicuro. È grazie a lui che ho fatto il mio primo viaggio alle Antille. C'è una cosa, per quanto mi riguarda, che è degna di rilievo: così come ho amato nel jazz il mélange, l'aspetto "meticcio" del jazz - che si è formato a partire dalle radici africane e grazie agli apporti della civiltà occidentale - così ho amato le Antille per il "clash" culturale che lì si è prodotto. I INCONTRI/LEIRIS S.P. : Ciò chemi colpisce in Cesaire è che. a discapitodel cara//erefortemente antillese del suo modDdi esprimersi, egli non abbia mai seri/lo, che io sappia, in creolo. Considerava inopportuno scrivere in creolo. Dato che aveva un messaggio da trasmettere, un messaggio di negritudine e proantillese, gli era necessario farlo in una lingua molto diffusa. Non era possibile farlo in una lingua quasi folclorica come il creolo. S.P.: Eppure, nel 1950, lei ha dello che era molto importante che il creolo venisse insegnato nelle scùole dellaMartinica. Certamente. Non bisogna separare la gente dalla propria lingua materna. Ma se uno scrittore ha un messaggio da trasmettere è legittimo che lo trasmetta in una lingua più diffusa della lingua materna. S.P. : Come vedevate il rapporto tra surrealismo e negritudine? La negritudine, per Ce~ire, era essenzialmente la situazione Riur\j,_onseurrealista (da sinistra a destra in alto: Max Morise, Roger Vitro~ Jacques Boiffard, André Breton, Paul Eluard, Pierre Naville, Giorgio De Chirico, Philippe Soupault; in basso: Simone Collinet-Breton, Robert Desnos,Jacques Baron; foto di Man Ray, 1924). 81

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