Nuova Guinea, anni Venti (foto del surrealista Jacques Viot). quantità di cose. Andavo nel suo atelier il pomeriggio quando lavorava; parlavamo, parlavamo soprattutto delle nostre letture; qualche volta lavoravo anch'io. Era un atelier nel senso più completo della parola. Mirò era già là; era il vicino immediato dì Masson. J.J. : È dunquetramiteMasson che è avvenuto,sépossiamo chiamarlocosì, il ·tuopassaggio al surrealismo. È stato tramite Masson, in effetti. C'era stata una sua esposizione alla galleria Simon, che era la galleria Kahnweiler dell' epoca (7). Breton c•era andato ed era rimasto entusiasta di un suo quadro che si chiamavaLes Quatreéléments, così volle fare la sua conoscenza. In seguito, è stato Masson che mi ha fatto incontrare Breton. Conobbi pure Limbour, che era già surrealista- ma non fu mai molto ortodosso e si dimostrò assai poco disciplinato-, e tramite lui incontrai ·oesnos. Forse te l'ho già detto, dato che è interessante dal punto di vista della piccola storia letteraria: un pomeriggio stavo facendo una passeggiata con Limbour, dovevamo aver pranzato insieme, quando per caso incontrammo Desnos, che Limbour conosceva molto bene (credo che abbiano fatto una parte degli studi insieme). Desnosci ,;liedenotiziedell 'ex-gruppo Dada francese é poi ci disse: "Stiamo per pubblicare una rivista che si chiamerà 'La révolution surréaliste', un titolo - aggiunse-, del genere 'La battaglia sindacale'". In seguito, ho visto Breton molto regolarmente al famoso Café Cyrano. Ma mi ero legato essenzialmente ad Aragon; che era molto più vivace di Breton (Breton era un po' un guru, mentre con Aragon la notte andavamo a zonzo per Montmartre). J.J.: Ma, in un certosenso, tuqo ciò non significavarompere con il tuoambientefamiliare cheappartenevaallaborghesia, più esattamenteallamedia borghesia? Non l'ho mai sentito come una rottura. Molto semplicemenINCONTRI/LEIRIS te, non avevo nessuna voglia di esercitare una qualsiasi professione, avevo voglia di scrivere. S.P.: Se leioggi avesseventio trent'anni,nel contestoin cui siamo-nel momentoin cui il surrealismosi èpiù o menoaffermato cbmeunparte della nostrastoria,della nostràereditàculturale - versochi-volgerebbela sua attenzione?Qualisono le personalitàletterarie,politiche o artisticheche l'attraggono? Attualmente non vydo gente come Breton, o come più tardi Sartre - che sono stati un po' dei maìtresàpenser... Non voglio certo dire che non ci siano personalità di qualità, e persino di altissima qualità. Ma non vedo persone che si possano chiamare veramente maìtres iì penser, capaci di trascinare con loro molti al- · ·tri, di imporre il loro punto di vista-o, più esattamente, i cui punti di vista si impongono. Non vedo di chi oggi si possa dir questo. S.P.: Sarebbecomedi.rechehaavuto~lafortunadi esserenato in un momentoche la ha accoltacon... Sì, credo che negli anni venti la situazione per i giovani intellettuali fosse migliore di oggi, perché dopo tutto c'erano meno problemi politici e economici. Era dunque più normale pensare ad un'attività quasi esclusivamente intellettuale. Attualmente, ci sono sicuramente:___l'ho già detto--;- delle persone di valore, ma sono molto più disperse; non ci sono movimenti degni di questo nome. J.J.: C'è stata-e l'hai scrittotustessoin uncelebrepassag- . gio dè L'età d'uomo-anche l'influenzade/jazz. Certamente, per me il jazz è stato molto importante. J.J.: Appunto,eper tornarea quellochestavidicendoprima, il jazz era concepitocome unamusicaesotica? · Per me si trattava esotismo ali' interno della civiltà industriale americana. Il jazz partecipava allo stesso tempo di questa civiltà industriale e dell'Africa. S.P.: Mi sembradi aver capitodaciòchehascrittochelei ha consideratoiljazz come una sortadi possessione. Un po' sì, in effetti. Pensavo volentieri che il jazz fosse un po' come la trance, il che d'altronde non è del tutto falso. S.P.: E dopoaver visto la tranceinAfrica, lesue ideesu/jazz sono cambiate? Avevo scritto una recensione del film di King Vidor Alleluja! (8), dove indicavo'i Neri come particolarmente capaci di scatenarsi e di entrare in una specie di trance. J.J.: È evidentechei surrealistiavrebberodovutointeressarsi aljazz. Eppurequestonon è accaduto. Breton aveva orrore della musica. Ma ad altri piaceva. J.J.: Il/atto cheBreton nonamassela musicaè sufficientea spiegarei pochiscritti surrealistisullamusica?Questo mi spingeadun'altradomanda:cisonostateunapoesia surrealista,una pitturasurrealista,unasculturasurrealista,manonc'è statauna musicasurrealista... 79
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