Linea d'ombra - anno VII - n. 40 - lug.-ago. 1989

I; t·S ;;t•>l31:i it11,•1 In questo rapportocome si inserisce la televisione? Te lo dirò l'anno prossimo, dopo avere lavoratounanno sulla televisione.Ad Harvard lavorerò per un anno sulla simulazione, fattadameedagliallievi,diungiornoallatelevisione.Dunquedovremo esaminare le strutture interne della televisione. Senzavolontà di analisi, semplicementecapire come funziona nellapratica. Ioho fattomoltateleviSionenellamiavita, anche ilmontaggio quotidianodel telegiornale. Quali sono leprincipalirdifferenze.fratelevisione,teatroe cinema? In televisionenon c'è pubblico, è un vuoto, questo credoche siachiaro.Per me televisione, telefonoe e:omputerdi casa sonola stessacosa,e lo stessola luce, l'illuminazioneelettricadellacittà. Sono presenti, ma sono assenti, come la città stessa. È un nuovo spaziodaanalizzare, dà discutere,dariprendere,manonèun'ope·- ra. Mentre teatroe cine_mafunzionanoancora come opera.Forse tutto un giorno funzioneràcome opera, anche la televisione,ma per il momentonon credo che si possa direquesto.Nel mio esperimento di simulazionequello chemi interessa~ cercareper l' appunto quello che può esistere come opera nel continuum televisivo. Hai già delle idee? Idee abbastanzanormali,quellechehannotutti quellichefanno il palinsesto.Loro sanno che in un datomomentoc'è la possibilità di fareproprio il montaggiodi una sequenza che attraversa tutti i canali. Questa è una cosa, l'altra è l'impressione che tutti i programmidi una giornata sono unostesso film di fictionnascosta.Chec'è unenigmadietro tuttequestecose,un demiurgochele, lega.Dietro l'enormità di un'opinione, di ungesto, di un'azione, ci sonogli accidenti,le coincidenze, e unterzoelementoinvolontario che vienedalla televisione. " TorniamÒ'sulrapporto politica e arte.Mi sembra che tufaccia un discorsopiù internoallaproduzioneartistica cheesterno. Facciounduplicediscorso.Non è chenonmi siamaipreoccupato della funzionedell'arte in senso gener.ale.Ho delle risposte molto limitate,dunque rapide a dirsi. Semplicementeuna delle funzioni, l'unica che sono riuscito a capire, è quella di utilizzare l'arte come delinquenza sperimentale, come atti, crimini sperimentali.Sitendesempreadimeriticarequesto.Nonassumere,non. concedere questa delinquenza, credo che sia stato negativoper l'arte in genere.SoltantoPasolini è statosempremoltocosciente,· credo, del suo rapporto con la delinquenza come materiad'arte, materia costitutivadell'attività artistica. Nella tuaattivitàattuale, quali sono le ossessioni dDminanti?, Il rapportoastronomia-teatroe poi il razionalismo, la sconfittadel razionalismo.Leggendosemplicementeigiornalivedoilrazionalismocome formaanti-logica.Come se in questomomento la logica la vincesse sul razionalismo. Come concili le tue diverse ossessioni? Non ho un sistema compatto, per me si tratta di isolediverse: funzionopiuttostocome un arcipelago.Non ho la pulsiònedi legare in sistemacoerente tutto quelloche mi passa per la testa. Il tuo essere latino-americano,quanto influenza le tuescelte, per esempio, lapredilezione per il barocco? Molto.Noi latino-americaniviviamoquesta stranaesperienza di essereconquistatinell'epoca del barocco.E questodàallaconquista un aspettosuperfluoche è moltoinquietante.La conquista dell'America non sarebbe qualcosa di necessario, ma un gesto estetico,quasi.Inoltre io sonoun 'amateur' di cultura popolare,e non si capisce niente di culturapopolare latino-americana,senza il barocco.La cultura popolare latinoamericana è barocca, letteralmente.Utilizzanoimodibarocchi,ilversoèbarocco,il sistema, il gioco di immagini è barocco e così via. Barocco spagnolo,dunque baroccopopolare. Tu ti senti conquistato, culturalmente,e da che cosa? Sec'è unvantaggioinAmericalatinaèquelloche chiamo,con vecchia ossessione,la disponibilità. Io la penso un po' come un' continente 'senza qualità', dunquedisponibile,alla stessamaniera in cui Gide, quando voleva tradurre L'uomo senza qualità di Musi!,avevapròposto il titolo l'uomo disponibile.L'America latina può essere considerata così, dunque conquistata da tutti. La miagenerazionesiè separata,maperpocotempo,daquestadisponibilità.Ma credo che adesso ricominciamoa essere disponibili. C'è unapossibilità di sottrarsi alla conquista? Non credoche siaquestionedi sottrarsia una cosa. Seseizoppo, resti zoppo,puoi abituarti a esserezoppo, ma resterai sempre tale. Credo che sia contemporaneamenteuna mancanzae un eccesso, unamancanzae un tumore. C'è unaspettodella tua attività che colpiscemolto, e in alcuni casi affascina,ed è la tua rapiditànel produrre, la quantitàdi cose che riesci afare, quasi contemporaneamente. Non tµtti apprezzanoquesto, l'unico paese dove vieneconsiderato come una virtù è l'Italia. In tutti gli altri paesi si dice:peccato!Lui'chepotrebbe fare unacosa tranquillamentee bene,peccato che lavori troppo rapidamente. · Ma tu la vivi come una virtù? Io, sì. Io sonocontroil capolavoro,contro l'idea socialedelcapolavoro.L'opera è capolavorosolamenteper la riconoscenzadel gruppo. Capolavorosi fa solamenteper rapporto ai mieicolleghi di teatro, se faccio un lavoro teatrale,e questo sarebbe terribile. 61

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