Linea d'ombra - anno VII - n. 40 - lug.-ago. 1989

("solidali tra loro") con la parte debole della società sarà allora più possibile. Fuori da questa domanda c'è solo, appunto, l'avanguardia politica (del proletariato, dei tossicodipendenti, dei nuovi immigrati, forse anche delle balene). (Però i verdi: da una parte si sono scelti un destinatario fra i più inermi: difficile che le balene possano contestare la linea politica delle loro avanguardie.Dall'altro la cosa invece fpnziona perché le motivazioni del soggetto solidale sono esplicite: respirare un po' d'aria buona, nuotare in un mare pulito, bere acqua non inquinata. In questo senso i verdi hanno insegnato molto alla sinistra. Peccato che ri- . spetto alla complessità dell'esistenza i bisogni a cui si legano i verdi non siano molto più che una piccola nicchia. E qui ricasca nuovamente l'asino: quali più impellenti bisogni spingono i verdi ex rossi ad occuparsi di questi bisognini? E non ditemi che la qualità dell'aria che respiro o il mio rapporto con le balene possono diventare il centro del mio panorama esistenziale.) Resta la domanda: le motivazioni della sinistra per essere solidale con qualcun altro. Per esempio: io sono sconcerDisegno di Mcirino Larizzo. tato dalle reazioni sul problema dell'immigrazione dal terzo mondo: anche qui la sinistra si è differenziata in quanto solidale con gli immigrati. Solidale comunque: •perché sono i poveri del mondo, perché la discriminazione razziale è sbagliata. Ma anche qui: quali sono lemotivazioni (ibisogni) della sinistra, di chi solidarizza? Ne sono emerse sostanzialmente due, tutte e due giuste e ben individuate. La prima è quella che dice che non si può affrontare un futuro in cui lastragrandemaggioranza della popolazione del mondo siaconfmata nel sottosviluppo ( e quindi: non si possono chiudere le porte dellametropoli allaperiferia). Perché il mondo esploderebbe (e non sarà più la bomba atomica ma la spada di Allah e similari, di contro alla rinascita di qualche ideale di purezza ariana). Bisogna far cadere le barriere che separano sviluppo e sottosviluppo. La seconda motivazione è di carattere culturale: non possiamo chiuderci nella cittadella, abbiamo bisogno di stimoli, idee, novità dalle altre regioni del mondo. Come dire: non solo dobbiamo permettere agli immigrati di integrarsi nel nostro mondo, ma pure noi abbiamo bisogno di mischiarci almondo intero, conoscere, aprire gli occhi. Ottimo. Queste due osservazioni la sinistra le ha esposte come proprie motivazioni alla solidarietà con gli immigrati. Le ha dette. Ma le ha praticate? No. Di sicuro la nuova immigrazione non è stata spunto per un dibattito sulla divisione del mondo: l'argomento è stato assolutamente sorvolato perché, probabilmente, troppo impegnativo. Invece: visto che la divisione c'è, solidarizziamo. Il risultato è che quando il flusso di immigrazione sarà troppo forte, probabilmente anche la sinistra avrà un ritorno di pragmatismo: e chiuderemo le frontiere, e anche il discorso (vedi in Francia). Ma per tanto così preferirei chiudere un poco le frontiere fm da subito e tenere però aperto il discorso. Vediamo la seconda motivazione: in un anno di dibattito sulla nuova immigrazione io non ho visto, non ho letto, rion ho sentito IN MARGINE Tormentid'oggi Grazia Cherchi La doppia sparizione Si sa che noi italiani abbiamo· l'abitudine, nellanarritiva, di leggere soprattutto romanzi stranieri. A parte l'ovvia considerazione che la scelta è ben più ampia, e che da noi, premiando la pubblicità (e la critica) quasi sempre i romanzi meno memorabili, chi abbia abboccato pna volta acquistandone uno, da allora in poi se ne terrà alla larga, c'è anche un tantinello di snobismo nel non privilegiare il prodotto fatto in casa. Ameno che non si tratti di Eco, peraltro bestseller mondiale, o di alcune "grandi firme", inamovibili dalle classifiche dei bestseller, e imbarazzanti per la loro sempre più evidente senilità. Ma di queste ultime ce n'è dappertutto. Bando agli indugi: si legga l'ultimo racconto(?) di Saul Bellow, edito da Mondadori, La sparizione (ìna attenzione al crescendo di sbadigli man mano che la lettura procede: conviene avere un comodo giaciglio a portata di mano). Qui Bellow non sa proprio cosa fare dei suoi ectoplasmi, alias personaggi, e del suo IL CONTESTO nessuno (o quasi) raccontarmi chi sono costoro;raccontarmi da dove vengono, perché, come si vive nei loro paesi d'origine, cosa si pensa, cosa si dice. Non sono sporchi negri, sono persone di colore, ma restano entità astratte emisteriose. Il·loro arrivo non ha portato novità, non ha provocato curiosità. Il terzo mondo è lontanissimo. E invece sappiamo tutto sui loro problemi di integrazione quaggiù: leggi, irregolarità, razzismo, problemi di alloggio, di lavoro, necessità di assistenza. Alla sinistra piace assistere: essere solidali, appunto. Che va bene, ma non mi basta. Forse era troppo presto. Forse ora, dopo aver sgombrato il campo dal razzismo più stupido, dopo aver respinto le posizioni più bieche, forse ora cominceremo a far domande, a raccontare. Lo spero. Ecco: se dalla sinistra venisse fuori davvero la curiosità, il bisogno di uscire dalle ristrettezze della nostra cultura, del nostro modo di vivere: questo sì che sarebbe un bel valore. Altrimenti, non ci resterà che il solidarismo: saremo di nuovo avanguardie. non-plot, e suona quindi ancora più risibile e fastidiosa del solito la spocchiosa sufficienza con cui osserva-col'nmenta le sciocche vicende delle sue sciocchissime creature - sufficienza del tutto indebita, essendone lui il creatore. Infine il titolo. Esiste, per fortuna ancora disponibile in libreria, pubblicato dagli Editori Riuniti, il bel libro di Jurij Trifonov dal titolo, per l'appunto, La sparizione (uscito.l'anno scorso); Si può usare lo stesso titolo adistanzacosì ravvicinata? Nossignori, è vietato. E pensare che c'era lì, a disposizione, il titolo originario dell 'opericciola di Bellow: Un furto. Per il lettore, di 23.000 lire. Un briciolo di bene Vorrei invece spronare gli amici lettori a non farsi sfuggire gli splendidi Taccuini 1950-1969 di Max Hork.heimer. E scelgo (anche in base alla brevità) tre brani che spero siano sufficientemente stimolanti ali' acquisto del libro (Marietti, L. 27 .000): '"Inversione dei rapporti: ·L'emancipazione della 11

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