ELIDE MarinaBeer Nome atque omen. Questo è il destino di Elide - nome forse doppio come un'elica ed elicoidalecome il DNA, nome solare e lunare, nomeromagnoloe anche romanesco,nobilescoper i plebei, provincialee perifericoper gli altri. Nome onnai esotico e indistintoquasiper tutti,nomeche nel diffusorumoreche locirconda insieme a tutto il resto, appare infinitamentenonnale. Elide siede, nel crepuscolodi novembre,nella sua guardiola. Ilcielo è piattodi fuori,lapioggiabattecon tenaciaalleparetiprefabbricatedella sopraelevazione- forse abusiva- nella quale ha sede il Dipartimentodi Scienze Storico-socialiApplicatealla Teoria e Comparate.Elide guarda l'ing~essoe i locali antistanti. Se si sporgessedi più potrebbe vedere, dal finestronedi fondo, il limpidoprofilo del MonteGennaro inabissarsinella notte tiburtina. Dal suo puntodi osservazionecontemplaun vetro del breve corridoioinmuratura(checongiungela loroisoladi cartonepressatoal resto del mondo)infrantodall'uragano da poco trascorso. Quellonon saràstato il cicloneTina, maneppureloro sono la Micronesia: e tuttaviaha fatto il suo dovere. Il vetroprotende le dita rimastegli,pochee aguzze,contro il cielo sporco,lunghe,contortee tetanichecomelemani di chi abbracciacavallidi Frisia,in unestremoanelitodi libertà, in piùd'una immagineedificante,in più d'un bianco su nero... E se poi non ne andassedella personale e professionaleresponsabilitàdi Elide, lei sarebbemolto felice se qualcunodei frequentatoridi questopostaccio,professorio .. studenti,vi si tagliassesopra l'epidermide chitinosa,con lacrime e sanguea schizzarfuoridal tegumento.Di tantoin tantoun ventomalevoloscrollaconviolenzaresiduala vetrata,sibila tra i vetri rotti, spruzzaqualche scheggiasui rari passanti... le stalagmiti argentee tintinnanoper un attimo sullo stelo,poi crollandonel corridoiorimbalzanosul davanzaledi pietra in frantumi sonorie di lì in traiettorieminuscole,piccolespadesaettantinel crepuscolo invernale,divaricanoi lorodestinidimateriaversoi tenericorpi in transito ... ... È unpomeriggjocomegli altri. Elide, sedutain guardiola,segue il filo dei suoipensieri, triste e annoiatacome sempre.Rari studenti laosservanoper lopiù senza interesse,soloalcunisi intrattengonosul suo aspetto. Gli studentisi scansano,bestemmiandoquieti.Nullapuò turbare.idalle vie interioridel nostro curriculum,ovunque esso sia scritto o impresso (cute o cuore), o comunque solo poche cose possono.Un giornoin questi stessiparaggi,unadelle alte e severe pattumiere del corridoio aveva iniziato spontaneamentea fumareinvivacie sostenutisbuffioscuri.Studenti e professoricontinuaronoa passarvi davanti ignari per due ore, immersi partitamentee anche coralmentenella loromissionenel mondo: immutabilinei loropercorsimentrelenubi si addensavanocontrolepareti di cartonepressato,mentre il limpidoprofilodelMonteGennaro sul finestronedi sfondo si illanguidivacomeun affrescoda restaurare,e laerimesenzaperché colavanosu visi impassibili... Masoloquandoiniziarol}oa tossirenelcorridoioElide sialzadalla sua gabbiadi alluminioe vetro fumée agitandoil grossosedere si dirige lenta verso la pattumiera, l'afferra con due dita della mano possente, la trasferiscenell'atrio antistante, al riparo delle più refrattarie murature, a bruciare balsamicamente il suo asbesto.Non si sa che cosa ne sia avvenutodopo.Tutti la congratularonoepersinoil Direttore,ungiornopercasodi passaggionelDipartimento,le strinselamano.E ancheadessogiàda un'ora haavvisato la Presidenzadella rottura del vetro e presagisce, mentre scende lentissima la sera, che squadre operose non verrannoa soccorrerliné ogginédomani,che lavigilanzapassivae silenziosa è arma unica ad evitare le conseguenzeultime di qualsiasiincidente,checi si trovainunaderivanellaqualedi loronon importa nulla a nessunÒe che fanno anche bene e che anche lei al posto loro - se non fosse semplicementeuna bidella - farebbela stessa cosa: che anzi la fa già. Elide lavoraqui dapiù di unanno. Sipuò dire che è genera/men-· te accettatadal suo contesto,anchese non hafatto molte amicizie. Infatti ha preferito per sé gli orari pomeridiani, quellipiù morti,nei quali ci sonomenostudenti,menoprofessori. Si direbbe che nell'atmosferaquieta del pomeriggioElide si trovipiù a suo agio e abbiapiù tempoper le suefantasticherie. Di scifitopassa in guardioladue mattinee quattropomeriggi alla settimana.Sonoalmeno sei le personeche ci passanomattina e/o pomeriggioquando non sono in congedo, e nessunadi loro ha volutoopotutosomministraretraccedel suo intimoall'ambiente,nemmenounapiantina intristita(chepure sarebbeimpossibile, perché la luce naturale qui non esiste) né un poster e neppure unodi quei decaloghidell'impiegato, come quelli che adornano taluni ufficiadalto tasso improduttivoe comincianocon"Il capo ha sempre ragione", oppure "Se ti viene vogliadi lavorare ... fattelapassare".Incompensohannounfiigoriferosemprevuoto, nel qualeperòsi deposìta in frescounabottigliadi champagne quando vienequalcheospite importantea trovare il Direttore,un fornello elettrico e una macchinettadel caffè. Da quello che ho detto si può dedurreche al luogo di lavorodi Elide, come a tutti i luoghipossedutidalpubblicoedalloStato,mancaqualsiasiqualitàgiovialeeconviviale,eanzi essononpossiedequalità chenon sianoirritanti,comequellepoiveridicerti librie scartoffiecheassalgonosottilima tenaci lemucosee non le abbandonanoperore, per giorni, a volteper anni, e annidate si cronicizzano,e inesorabili cancellanoda noi tutti gliodori delmondo,come semaiquelli fosseronell'isola dei nostri sensiesistiti,come seDioavessedimenticatodi crearli.L'impiego statalenonhaolfatto, e- possiamo supporre- lanostraElide ci si rassegna,e forsenonseneaécorge neppure. Ma da altri elementi che noi conosciamo si può anche inferirechel'impiego stataledellanostraeroina è il suoprimoe solo impiego(e resterà forse, nonostanteabbiaventidueanni, per il resto dei suoi giorni anche il suo unico?). Nella luce pallida del neon Elide appare un po' smorta;nonostante la misepunk. Senza nessunapreoccupazioneapparente per il suo notevolepeso, lagiovaneragazzasfoggiale acconciaturepiù stravagantiefantasiose, tra lostuporedei severiprofes101
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