alla prima, sia dettatapiù che altro damotivi di convenienza o necessità, (un tipo di collaborazione è redditizio, l'altro no; l'uno t'investe d'un certo potere culturale, l'altro ti relega fra gli inascoltati). La solitudine, in Italia, del critico che affida tutto quel che scrive a riviste di letteratura, è pesante: egli lavora per mesi , ad un saggio, lo pubblica, ma è come aver gettato un sasso in uno stagno. Questa comunicazione di continuomancata, questosilenzio, lo abituano a rivolgere il discorso unicamente ai letterati di professione, e snaturano il carattere delle sue idee. "Se si scorrono le pagine delle riviste f or the few", scrivevano di recente AlbertoMoravia edElémireZolla, in testaa una lororaccolta di Saggi italiani, "si vedrà che la maggior licenza stimola purtroppo un procedimento tutto astratto, senza nesso con la realtà trattata e con le passioni quotidiane". Tale è lo stato di cose che costringe o persuade scrittori peraltro avveduti a tentare la quadratura del circolo: dare dignità intellettuale a ciò che è effimero per destinazione: un articolo di giornale, e intrecciare un rapporto con gli al-. tri nella forma più aleatoria, insidiosa ed umile: una recensione. Per questo, dunque, la riesumazione o resurrezione editoriaSe non sei a Milano ti manca ~ RadioPopolare Milano e provincia FM 101.500-107.600 Pavia e provincia FM 107.600 Como e provincia FM 107.900-107.600 Varese e provincia FM 107.900-107.600 Novara e proYincia FM 107.600 Alessandria e provincia FM 107.600 Vercelli e provincia FM 107.600 Asti e provincia FM 107.600 Provincia di Torino FM 107.600 Bergamo e provincia FM 107.650-107.600 Piacenza e provincia FM 107.600-91.500 Cremona e provincia FM 96.300-107.600 Brescia e provincia FM 96.300-107.600 Provincia di MantoVa FM 107.600 SAGGI/MILANO le di note critiche originariamente improntate alle esigenze del giorno, si giustifica oggi meglio che ieri, e in Italia forse più che altrove. Da parte di chi la compie, non v'è dubbio, la decisionerelativa implica una buona dose di vanità; ma fra i suoi moventi,va anche nominato il più ingenuo ed onesto, che è il desiderio d.iricorrere a una specie di giudizio d'appello: la curiosità d'apprendere, dall'esito dell'impresa, cioè dal riposato giudizio degli altri, se tutto, o non proprio tutto, era caduco del nostro lavoroquotidiano. Quantoame personalmente, durante le incertezze fracui si ondeggia in simili casi, un ricordomoltopreciso ha avutounpeso positivo. Se penso alle letture che, quand'ero ragazzo, hanno suscitato in me la prima affezione alla critica letteraria, e non solo in me ma in coetanei che hanno poi dato prova straordinariadi sé, rammentoraccolte d'articoli cheoggimi parrebbero mediocri, ma allora ci accendevano d'entusiasmo. Non solo ciò che è ottimo, o almeno buono, riesce fecondo. Di questo tenore sono i propositi, e le illusioni, che nutre un lettore di professione, per consolarsi d'esser privato d'uno dei piaceri certi dell'esistenza, quello della lettura disinteressata. lii SiphoSepamla SOWETO Sudafrica 1976: la grande rivolta del ghetto nero narrata in uno splendido romanzo che mette in rilievo non solo la realtà politica e sociale, ma anche le contraddizioni e le personalità di quanti ne furono coinvolti. 65
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