Linea d'ombra - anno VII - n. 39 - giugno 1989

SCIENll/BATESON iniziatoa parlaredi evoluzione,ancorprimacheDarwinscrivessedell'originedellespecie(nonaggiungendoinrealtàmoltoeanzi confondendounpo' lecose).Primadi alloraPaileycriticavala teoria dell'evoluzionedicendo"Provatea guardare i vostriorologi.Vi renderetecontoche sonostatifattiper mostrareil tempo. C'è uno scopoinsitonella toro naturae nella loro struttura.Questo è possibileperché l'orologiaio, la creaturapensantec~e li ha creati,vi ha inclusouna finalità.Oraproviamoa guardarei maiali, le palmee tuttoquelloche·ci circondain natura. Vediamoche anchequestecose hanno uno scopo. Se gli orologiai costruisconoorologiconunoscopo,e se imaialie lepalme hannoessistessi unoscopoimplicito,alloradeveper forzaesistereunesseresovrannaturalecheha inclusouna finalitàneimaialie nellepalme". Va notatoche questodiscorsoprovieneda un mondo"interno", mentale.Maglioggettiesterni,i cavalli,lecapree lecolline,stannonellelororelazioniinmodoanalogoa quelloche siosservanel mondomentale. Tempo fa pensavoalla spedizionedi Scott nell'Antartico:un pugno di uomini,un viaggio tuttopianificato,programmatocomeunorologio,con una seriedi obiettivie unbagagliodi tecnologieadatteal loroconseguimento.Però, labizzarraconvinzione di Scott che era sbagliatousare i cani per tirare le slitte, lo portò a usare i ponyche, non adatti allavita in zona polare, non furono in gradodi resistereallo sforzo.Non fu una cosa sola ad andare per il versosbagliato;ma un'intera seriedi eventi;nonsoloi pony non furonoin gradodi svolgere~deguatamenteil lorolavoro,ma accaddeun centinaiodi piccoli imprevisti:il clima non fu quello atteso, il ventocrebbe, il freddosi fecepiù intenso,i piani saltarono completamente.Ciononostantetrovarono il Polo e il segnale lasciatoda Amùndsen, capendo di aver perso la corsa, e questocontribuìadabbattereulteriormenteil loromorale.Inoltre, non.avendopiùpony, avevanocominciatoa spingerele loroslitSpedizione al Polo (foto di Ira Block, 1978). 58 tea braccia;eranoin5o 6addetti a questocompitoe, quandouno di lorosi ruppeuna gamba, se ne andòvagandonellaneve,comprendendodi essereunpeso. Manonfu sufficienteper salvarela vitadeglialtriuomini,che morironotutticongelati.Essinonmorirono per una sola causa ma vennerosconfitti su almeno20 diversi fronti, 20 battaglie andate per il verso sbagliato. Questalezione~èimportante. Di solito,negli sviluppitecnologici, tendiamoa ridurreal massimol'enorme varietàdi problemi incontratanel mondoesterno; in questomodo cerchiamodi rendere le nostremacchineadatte al mondo,come noi lo concepia-· mo, e noi adattiallenostremacchine.Come scimmie,ci concentriamosuobiettivisingoli,pensandoerroneamentecheesserevivi significhiquesto:essere ingradodi far frontea unsingolochiaro obiettivo.No! Essere vivi vuol dire essere capaci di affrontare molti obiettivicontemporaneamenteed essere in gradodi gestirli in virtù di comportamentinotevolmentecomplessi. Osservareimovimentidi unatendao delleondesu unasuperficied'acqua servivaa Wienera far rimanerei problemida risolvere in unambitonon specificato,non specializzato,in cui le risposte potesserogiungere inattese,come evocate. -Analogamentea quelloche succede"dentro", l'evoluzione è una questionedi prove ed errori.Oggi conosciamomoltodell'~- voluzionedeicavalli,e i museidi.storianaturaleconservanocentinaiadi scheletrifossilidi equinipermostrarela situazionedacui ha presoavviola loroevoluzione,iniziataconun esseredotatodi cinqueditaprivedi zoccoli,delledimensioniall'incirca di uncane dimediataglia,e giunta finoalla situazioneattuale,incui.icavalli hannoun solodito per ogni piede.Quattrodita sonoandate perse e ne è rimastouno, con una grossa unghia, lo ~occolo. Anchei denti sono cambiatimolto, lasciandoun grossospazio al centro,cosicchése si metteundito nella boccadi uncavallo, questononpuòmorderenel centro.Ci sonogli incisividavanti, i molaridietroe niente inmezzo.Siamoarrivatia conoscerein parte gli stadiattraversocui i cavallisonogiunti alleattualisembianzegraziealla raccolta degli scheletri fossili.Ci si deveperò renderecontochequestanonè lastoriadcll' evoluzionedelcavallo e il cavallonon è l'oggetto esclusivodell'evoluzione. Quello che si è davveroevoluto è il rapportotra il cavallo e l'erba. Questa è ecologia. Sesi vuoleunbelprato rasato,si devonoseguirealcuneistruzioni. Per prima cosa si deve comprareuna falciatrice,che svolga le stessefunzionidei denti anterioridel cavallo,al finédi prevenireunacrescitadisordinata.Inun secondoluogo,se sivoglioc no averedei ciuffiben compatti,si deve schiacciarel'erba, quin~ di si deve comperareun rullo, che sostituiscagli zoccolidel cavallo. Infinese si vuole un bel pratoall'inglese si devecomperare del concime,cioè un sostitutodello stercodel cavallo.Inquesto modo si riproduce il comportamentodel cavallo, al fine di mantenere l'erba nelle condizioni ecologiche che si sarebbero realizzatein presenzadi ungulati. . Ini°taltà,nelcorsodi quelprocessochiamatoevoluzione,non si incontra una specieo un'altra, ma si ha a che farecon interrelazioni tra specie e, curiosamente, l'intero progresso evolutivo viene stimolatodalla necessità.dimantenerecostanti questirapporti. Se l'erba cambia, cambiaanche il cavallo, ed essi cambiano inmodochela relazionetralororimangacostante.L'evoluzio-

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