LE MASSIME DI SISIFO e altre poesie De/more Schwartz a cura di MarisaBulgheroni • Delmore Sch_war~ (a destra)_c_onJames Agee in una foto di Helen Leavitt del 1939. De/moreSchwartz(1913-1966)ful'unico tra i poeti dellasua génerazioneamodellareintegralmentelapropriavitasu un'ipotesidifunzione socialedellapoesia, l'unicoa ritenersiapienodiritto cantoree narratore:divina voce cheparlaper,tutti nel linguaggiodell'immaginazionecollettiva. L'artista, secondolapoetica di Schwartz,pu8 esprimersitotalmentesolose catturatodalproprio tempo: "accerchiatocome una foresta da un incendio sfavillante", "segnatodal marchio dell'attesae dellagioia" chealtri gli hannoimposto.Suocompito è resistereali'isolamentoiniziatoconil conflittotrail linguaggio stesso dellapoesia e "jl vuoto e opacouniversodella scienza ottocentesca"; resisterea una condizionedi vita che lo condannaa "coltivarein solitudine lapropria sensibilità", e aperdere il contattocon "la sintassi, le sequenze, i processi associativi del linguaggioquotidiano;resistere,infine, alle suggestioni di unacultura,quelladelmodernismo,che "tendea nutrirsidi se stessa... in unprogressivodistacco dal sociale". Ma, se questa è l'accesa visione chefa di De/moreSchwartz l'interprete criticodel modernismoanni trenta, nella realtàdopo il successofolgorante di In Dreams Begin Responsibilities (1938) e poi di Genesis (1943), la vocedirompentedell'esordio sembra incrinarsi,subireprecocifratture, arresti, spegnersiin unadrammaticaafasia.DoppiamenteestraniatoinAmerica,comepoeta chesi vuoleal centrodi unacosmopolidell'immaginazione,e comefiglio di genitoridi culturaebraica,divisotraun'eredità europeadi memorie e un'eredità americanadi desideri, Schwartzpatisce le variefasi del declinofino allapazzia, vissuta comesfidaa unasocietàche non lo riconoscepiù, e allamorte solitariain unalbergodellaManhattandeipoveri. Ucciso,secondo il mitico ritrattoche ne ha datoSaul Bellow in Il dono di Humboldt(1976),daunsilenziopienodiimpotentefurore: "Poeta,pensatore,bevitoreaccanito,ingoiapillole,grossopersonaggio....A ventidueanni avevaimpresso'unnuovo stileallapoesia americana',mapoi? Avevaforse dato voce e cantoa ciò cheurgeva in lui?No. Le poesie non scrittelo uccidevano...Era corso dietroalla rovinae allamorte...Si erascavatoda sé lafossa...". Come-dice Bellow- altri poeti americani:EdgarAllanPoe e Hart Crane,RandallJarrell e fohn Berryman, incapacidi op53
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