Linea d'ombra - anno VII - n. 39 - giugno 1989

Incisione popolare su legno, Nordesle del Brasile. come temo,a puro faqo intellettuale,ma diventaesperienzapersonalee soffertadi ciascuno, può aprirevie nuove proprioper la affinitàdi alcunigrandi temieckhartianicon la situazionepresente. In questa attenzionerinnovata al silenzio,alla continuanegazione delle affermazioni,a un metodo che procede per paradossi, si ritrova un terrenocomune fra tanti uominipreoccupatidel presente.Se l'esperienza è autentica,essaeviteràanche il pericolo di una riduzionedella complessitàattuale,proprio perchéda essa si solleverannocostantie semprenuovi interrogativiincui le diverse tradizioniesprimeranno la loro diversità e molteplicità. Interrogativichenonpotrannoche ripercuotersidi nuovosul soggettocon tutte le conseguenzeetiche, socialie culturali a cui non possono non portare. La ricercadel nuovo,se vissutaseriamente,riportandocisempre più profondamenteverso il centro di noi stessi, in quelle regioni sconosciutein cui non v'è solo deserto,ma anche sorgenti di acquapura, non saràmai appiattimentodelle diverse tradizioni, ma scopertadi possibilitànuove per sintesie differenziazibni oggi inimmaginabili. "La rappresentazione della discontinuità come fondamento della tradizione" Come già ripetutol'accettazione della rottura della continuitànon devesignificarerotturadella tradizione,cancellazionedellamemoria.Norisarebbepossibilecontinuarea vivere.Qui sipone un nuovocompito. Scrive Benjamin:"Aporia fondamentale: la tradizionecon il discontinuodel già stato in opposizionealla storiacomeil continuum degli accadimenti.Può darsi che la continuità della tradizionesia apparenza.Mentre la rappresentazione del continuum rade tutto al suolo, la rappresentazionedelladiscontinuitàè il fondamentodella tradizione". Non è uncaso che queste affermazioniche indicanouna strada che accettandolarottura non rompecon ilpassato,venganoda 1 un pensatore in cui la tensionemessianicaè centrale. Il ricupero d.ell'escatologiada parte della tradizionecattolica- la presenza cioè dell' eschaton inafferrabilenella storia - non è di diverso segno. Questa tensione fra cielo e terra provocata dall'irrompere dell'eschaton non è ricomponibilesecondo quell'organicismoche è statopropriodel cattolicesimostorico.Il cristianesimo riformato, più fedele alla dimensione escatologica della verità, non l'ha mai accettatoevitando contrapposizionifalsecon il laico, anzi contribuendoal suo affermarsi. IL CONTHTO L'evento nella sua unicità non permette d~esserefissato,oggettivato; essoapre un vuoto, compieuna fratturache deveessere tenutaaperta.E essacheci rinviaalpassato,all'evento fondante, ma la continuitàè nell'irrompere dell' eschaton. Bastinoquesti pochi accenniper indicarecome l'accettazionedi quellarottura che fonda i compitiche ho indicato,non significacancellazione del passato, ma rapporto diverso con esso. Ma tuttociò è possibile- e le tradizionispiritualidaqualsiasi parteprovenganoce lo insegnano- solo se ci si rifiutadauna parte di mettersial passo con il mondoe di inseguireaffannosamente le suemodee dall'altra se non si cessa di interrogarloe di porlosottogiudizio.Ancoraunavoceincui risuona l'eredità della cultura ebraica- è la voce di Kafka- ci dice: "Non occorre che tu esca di casa. Resta al tuo tavoloe ascolta. Non aspettare neppure, restatenetutto solo e in silenzio. Il mondo verràda te a farsi smascherare,non può farnea meno...". Benjaminci ricorda che "se Kafkanonha pregato- ciò che non sappiamo- gli era propria, in altissima misura, ciò che Malebranchedefinisce 'la preghieranaturaledell'anima', l'attenzione. È inessa,comei santi nelle loro preghiere,egli ha compresoogni creatura". Per concludere Nonè uncasoche oggi inOccidentesi possono incontrare,al- . laricercadi nuovisentieri,la tradizioneteistacristiana,quellanon teistapropriadelbuddismoe quellalaica-atea(o agnostica,come mi pare più corretto affermare). Siamo riportati a quella "dotta ignoranza" che è condizione per un avanzamentoreale da parte di tutti. Come già detto la condizione, il primo passo è uno spogliamento, un effettivo impoverimento, la rinuncia alle proprie tradizioni come condizione per ritrovarle e arricchirci. Ancora Eckart:"La cosapiùaltae audaceche l'uomo possa lasciareèche egli lasci Dio a motivodi Dio". A ciascunoil compitodi esserecoerentecon qu~ta situazione e il doveredi portare a conclusioneestrema questacoscienza. Ma chi è capacedi fare ciò lo compieperché lo crede possibile, "perché nonè pago di come è" (Bloch),perché, in fondo, hauna fede. Eccoperchéle paroleantiche-credente/non cre<tente,laico/religioso- sono antiquate. r 12 nurn•rl L'abbonel11l•nto pep nll wcrl.ttl 000 llr•• er,. costa 48, •Q1Dblent•• a 1talla alla Lega per l WWF coata solo nostra o al 42,000 llr•• 1ndlrUsatl a: Gll abbona11lentl ~:ucl c:ulturall Eclltrlc• pe 'SI 00198 Vla ~la, • al• conent• post R ollla sul conto """49000 nuJD.•ro vu• 17

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==