STORIE/RHYS ridente, accompagnato da un poliziotto negro. Un benvenuto ufficiale a Salybia? ... Sotto di noi vedevamo brevi radure tra gli alberi bassi - bassi per quella parte del mondo - e la vegetazione a cespugli segnata da innumerevoli stretti sentieri. Ma non un essere umano. "Questa gente vive separata dai propri simili, e tutta nascosta tra i cespugli. Si nascondono quando vedono qualcuno." "Questa è la casa del re," annunciò il poliziotto, e io pensai, "Dunque, é'è ancora un re?" Dietro un'altra curva della strada vedemmo dietro di noi la grande radura dove si trovava, con altre cinque o sei case, tra cui una chiesa cattolica, la stazione di polizia. Dentro la stazione i fucili erano appesi in fila, le baionette e tutto. La stanza era grande, quasi fredda. Tutto sembrava nuovo e pulito e fuori, intorno alla palma, c'era un seggio circolare. "Qui abbiamo avuto dei disordini," ci disse il nostro poliziotto. "Hanno bruciato la stazione di polizia che c'era prima e parte di questa mentre la stavano costruendo." · "Perché?" "Ma, pare pensassero che avrebbero avuto un ospedale. Al governo avevano chiesto un ospedale. Una petizione, ecco. E quando hanno scoperto che il governo gli stava dando una stazione di polizia invece di un ospedale, ci sono stati dei disordini." "Dei disordini gravi?" "Molto gravi. Hanno bruciato tutta la prima stazione, e parte di questa." "Sì, ma voglio dire ci sono stati dei feriti?" "Oh no, solo due o tre càribi," disse. "Sono stati uccisi due o tre càribi." Parlava come avrebbe potuto parlare un inglese. "C'è una bellissima ragazza càriba," disse il poliziotto, "in quella casa laggiù- quella con il tetto rosso. Tutti vanno a trovarla e le fanno delle fotografie. A lei e a sua madre dispiacerà se non andate. Fatele un regalino, naturalmente. È molto bella ma non può camminare. Quello è un peccato." Quando entravi, era come tutte le altre case. Una stanzetta pulita, le pareti coperte di figure ritagliate dai giornali e cartoline colorate della Madonna, dei santi e degli angeli, Stella del Mare, Rifugio degli Infelici, Speranza degli Afflitti, ancora Stella del Mare, Gesù, Maria e Giuseppe ... La ragazza apparve sulla soglia della piccola stanza da letto buia, si mise per un momento melodrammaticamente in posa, poi si trascinò fuori al sole, attraverso tutto il pavimento per essere fotografata, trascinando le inutili gambe con grazia disperata ecoraggiosa; aveva denti bianchi, belli. Sedette là al sole, gli occhi marroni fissi su di noi, i lunghi occhi scuri dei ercoli, non gli occhi piccoli, neri e a mandorla dei puri càribi. E nemmeno i capelli, che le arrivavano alla cintura e contenevano ogni sfumatura di colore, dal marrone scuro al rame e poi di nuovo al marrone, erano capelli da càribi. Sedeva là sorridendo e un assortimento di Madonne e di Santi dai colori vivaci la guardava dalle pareti e anche loro sorridevano. Aveva lineamenti aquilini, fieri. La sua pelle al sole era di un colore bellissimo. Facemmo alcune fotografie, poi Charlie chiese se poteva fare quelle che restavano. Sentivamo la sua voce condiscendente: "Vuoi metterti di profilo? Di fronte? Non sorridere ora." (È gen64 te molto selvaggia - molto poco civile.) Sua madre, che assomigliava a una vecchia cinese, ci disse che in gioventù era vissuta nella Martinica, a servizio di una famiglia francese e che allora era stata a Parigi. "Sono tornata qui," disse, "perché volevo vedere mia madre prima che morisse. Amavo mia madre. Ora devo restare perché sono vecchia, sono vecchia e chi mi porterà via?" "Lei così, da quando aveva quattro anni," disse, indicando la figlia. "Hélas!" disse, gesticolando. Aveva mani sottili, graziose. "Hélas, hélas!" Ma la ragazza, seduta al sole per essere fotografata, ci sorrise contenta, respinse dalla spalla una ciocca di capelli, se la mi-· se dietro la schiena e sorrise di nuovo. E anche tutte le Madonne e i santi alle pareti ci sorridevano. La notte a Temps Perdi è piena.di cose che pi&olano e battono le ali. Escono le falene- le chiamano labelles. E di notte, mentre sei stesa in gabbia sotto la zanzariera, che pensi, "Ora sono a casa, dove la terra a volte è rossa e a volte nera. Qui intorno è ocra - come la pelle dei càribi. In alcuni si illumina come sangue, in altri è solamente graziosa, come la cartolina illustrata a colori, dipinta da qualcuno con una scatola di colori per bambini e senza immaginazione." È di notte che compaiono le vecchie paure, le vecchie speranze, è di notte che si sperimenta l'infelicità, quando ti giri da una parte e dall'altra sotto la zanzariera, come un prigioniero in una cella piena di fessure da cui potrebbero guardarti. Allora pensi a quella pianta ditlle foglie grosse, carnose, con le spine lungo i bordi, sulla quale un qualche negro vestito all'ultima moda ha scritto tante volte, una sull'altra "le ragazze si danda fare" e altre verità elementari e concise. Quand'ero bambina disegnavamo dei cuori trafitti da frecce su foglie simili a queste e "Z ama A". Probabilmente le due cose si equivalgono. Ma quando hai bevuto un bel sorso di rum non c'è niente che ti sgomenta; sai la parola d'ordine e l'Aprimi Sesamo. Ne bevi un altro sorso; poi capisci tutto- il sole, la fonna a fiamma degli alberi sgargianti, la ragazza che strisciava (perché non poteva camminare) attraverso il pavimento per essere fotografata ... E la canzone del cedro bianco. "Ma belle ka di maman-li -" (Molte loro canzoni coll,lincianocosì - "La mia bella ragazzina disse a sua IT!_adre. ") "Perché i fiori durano solo un giorno?" dice la ragazza. "E molto triste. Perché?" La madre dice "Un giorno e mille anni sono la stessa cosa per il Buon Dio." Vorrei riuscire a ricordarla tutta ma è inutile chiedere perché nessuno canta più queste vecchie canzoni, onnai. È dolce come musica, a volte, il patois. E non riesco a togliermi le parole di mente, Temps Perdi. Prima di lasciare "Rolvenden" le scriverò - su di uno specchio, forse. Qualcuno potrebbe vederle, qualcuno che sa i giorni che aspettano dietro l'angolo per essere rivissuti, che sa anche che non sei tu a sceglierli. Sono loro a scegliere se stessi. Questo racconto è compreso in una antologia del PenguinBook. Non siamo riusciti a rintracciare i detentori dei diritti .e, ci dichiariamo .Pronti a 9tternperare ai nostri obblighi.
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