SAGGI/BOBBIO attuale, prossimo, imminente. Non ci si può nascondere che la creazione simultanea di tanti nuovi stati nazionali e la loro partecipazione in blocco alla comunità internazionale è un evento anch'esso assolutamente nuovo nella storia e crea paradossalmente le condizioni più favorevoli non già al raggiungimento della meta dello stato mondiale, ma alla conservazione della situazione presente di equilibrio instabile tra le potenze o meglio tra costellazioni di stati intorno ad una potenza. Com'è noto, anche il diritto internazionale tradizionale, formatosi attraverso i rapporti di pace e di guerra degli stati europei negli ultimi tre secoli, e che sembrava ormai conquista consolidata e sicura, è posto in discussione dall'avvento di nuovi stati che nascono dalla dissoluzione degli antichi imperi coloniali. S'intende che, giunti alla scelta dei rimedi, le alternative non sono più così nette come rispetto ai problemi precedenti. I punti di vista qui non si escludono a vicenda; anzi probabilmente si in,- tegrano; e le posizioni troppo intransigenti sono sconsigliabili. E certo però che il libro dello Anders assume il suo carattere originale, nella letteratura sull'argomento, per aver fatto emergere con insolita energia il significato morale del problema, e per il rigore, la coerenza, la chiarezza con cui lo pone e ci costringe a porlo. Lo scopo dell'autore è più quello di scuotere gli indifferenti, di incitare i dubbiosi, di rendere perpetuamente inquieti gli ottimisti di professione e vigilanti i già convinti, che non quello di suggerire soluzioni immediate e indiscutibili. Da una pagina au- · tobiografica del libro si apprende che, quando l'autore ebbe acquistato coscienza che è in gioco, oggi, "la conservazione del tutto", il suo pensiero dominante diventò quello di suscitare questa coscienza anche negli altri, a costo di apparire agli occhi di qualche vecchio amico un "fissato". A chi gli rimprovera di aver ab- · bandonato la versatilità di un tempo, di voler viaggiare ormai su di un binario unico, risponde: "Ma a che serve questa versatilità, quando siete tutti sul treno ch·ecorre difilato sul suo binario unico verso la catastrofe?" · .. Un ampio saggio sui problemi•dell'era atomica, intitolato Uber die Bombe und die Wurzeln unserer Apokalypse-Blindheit, Anders aveva già pubblicato nel 1956 nel libroDie Antiquiertheit des Menschen (trad. it. L'uomo è antiquato, Il Saggiatore, Milano 1963). Vi enuncia tesi filosofiche, la maggior parte delle quali sono riprese, liberamente e drammaticamente, nel libro che ora presentiamo al pubblico italiano. Con intonazione polemica contro la filosofia delle università, Anders chiama il proprio modo di filosofare "filosofia d'occasione": è un filosofare "che ha per oggetto la situazione del nostro tempo o, per meglio dire, alcuni tratti caratteristici del mondo d'oggi". Il lettore vedrà nel Diario alcuni spunti contro la falsa profondità, l'inutile astruseria, la vacuità e l'ipocrisia della filosofia accademica, che non teme le onde procellose del nostro tempo solo perché vi galleggia sopra come un sughero. Il compito del filosofo, oggi, è quello di pensare sino in fondo le cose, non di continuare a pensare i propri pensieri, di uscire da se stesso, non di tornare in se stesso, secondo la vecchia formula dello spiritualismo. Occorre un enorme sforzo d' immaginazione per prevedere tutte le conseguenze delle trasformazioni che il mondo ha subite in questi ultimi anni vertiginosi. Ma ne sarà capace solo chi si sarà liberato da tutti gli idoli. La radice della filosofia - lo dice lo stesso Anders in alcune righe in cui cerca di far capire l'impulso fondamentale che lo spinse a filosofare - è l'iconoclastia, ovvero l'attiva obbedienza al precetto: "Non ti farai alcuna immagine". 40 Dal volume di imminente pubblicazione, Norberto Bobbio: Il terzo assente. Saggi e discorsi sulla pace e la guerra, a cura di Pietro Polito, Edizioni Sonda, (Corso Mediterraneo 68, 10129 Torino, te!. 011/500082), presentiamo il capitolo Pace o libertà? Ringraziamo Norberto Bobbio e I' editore per averne consentito l' anticipazione su "Linea d'Ombra". Si trattadellaPrefazione, premessadaBobbio a Gtinther Anders, Essere o non essere. Diario di Hiroshima e Nagasaki, Einaudi, Torino, 1961. Pubblicando il saggio Pace o libertà?, intendiamo rendere omaggio a due filosofi della pace, quali sono Anders e Bobbio. Nel nuovo libro di Bobbio sono compresi scritti composti tra il '61 e I' '88. Si compone di quattro parti: la prima raccoglie gli scritti filosofici; la seconda quelli giuridico-istituzionali; la terza i discorsi pronunciati in occasioni diverse, convegni, celebrazioni, manifestazioni per la pace; la quarta.gli articoli pubblicati nel quotidiano "La stampa" di Torino. Insieme al precedente Il problema della guerra e le vie della pace, Il Mulino, Bologna, 1979 (2a ed. ridotta 1984), il nuovo libro Il terzo assente fornisce il quadro completo della produzione letteraria di Bobbio sulla pace e la guerra. Nei prossimi numeri torneremo sul pacifismo in Bobbio con due interventi di Pietro Polito e di Ermanno Vitale. ia 12 nulllerl L' abbonalllento pep r gU 1scrUtl QOO\l.re. er costa o\8. .ambiente• a 1taUa aUa Lega per l \ WWf costa solo nostra o a 42.00o 11re. nno Indirizzati a: - GU abbonalllentl va 1o<llclcuuuraU Edl.trlce per 3 7 Q0\98 Via Savoia, · 1 corrente posta e R ollla sul conto 60249000 numero
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