Linea d'ombra - anno VII - n. 38 - maggio 1989

stri involucri'''.abitazionali"post-modernisiamosempre in viaggio. Questanon-societànon può più essere trasformatada agenti internidotatidi reali e piene capacitàdi riflessionee di decisione, perché gli individuio "soggetti" sono ormai "de-costruiti", non hannoun centro,non oppongonoalcunaresistenzaallo strapotere soft degli apparatiindustfiali-istituzionali.E i gruppi, o ceti, o classi sociali rion sono più entità abbastanzasolidificatee compatte da poter creare un attrito al funzionamentogenerale del grande conglomeratosovra-nazionalechiamato Paesi Ricchi o · Norddel mondo.All'interno dellaMega-CorporazionedeiPaesi Ricchì, ci sono ancora gerarchie e strati.Ma sono secondari rispettoal baratro che si spalanca fuori: doveregnanofame,epidemie, guerre civili, guerre guerreggiate, tirannie sanguinarie.Le spinte interne che si manifestanodentro la Mega-Corporazione dei Paesi Ricchi"vannoverso la conservazioneindefinitadel "livello raggiunto", costi quel che costi. La culturapost-moderna ha davantia sé due elementaripossibilità:capiredovesi trovae a che prezzo,o consumareilMitoe laFilosofiadi sestessacome inebriantelivelloraggiunto, il piùalto, il più comodoe spettacolarenella storiadell'umanità. L'Inflazione del post-moderno e I'oHimlsmo storicista _ Francesco Binni Ilproblemadelpostmodernismo-come descriverelesuecaratteristichefondamentali,seesista,primadi tutto,sesi trattidi un concetto per noi servibile, o sia, al contrario,una mistificazione -è unproblemaallostessotempoesteticoepolitico. Le varieposizioni che si possono logicamente prendere nei suoi riguardi, qualunque sia la loro terminologia,non possono che, invariabilmente,articolarevisionidella storia incui la valutazionedelmomentosocialeincui oggi viviamo è oggettodi un'affermazioneo di un ripudioessenzialmentepolitici.Aben vedete, la stessapremessaautorizzante il dibattitopoggia suun presuppostostrategico inizialecirca il sistemasocialecontemporaneo:dare infattiuna patentedioriginalitàstoricaaunaculturapostmodernista è anche, implicitamente;affermare una differenzastrutturale radicalefra quellachesi chiamaa v9lte la societàdei consumie momentiprecedentidel capitalismo da cui essa è emersa- così avverteFredric Jameson. Le teoriecorrentidellapostrnodernitàmancanodi un'adeguata periodizzazionee definizionestoricaa causadell'incapacitàdi concettualizzareadeguatamentelamodernità,il saltoo la rottura fra modernità e postmodernità, le stesse tipicità salienti di una nuova"condizionepostmoderna":non è infattidimostrabile(con buonapacediLyotarde altri)che le tipicitàchesarebberocostitutivedellapostrnodernitàsonoinrealtà parte dellamodernitàe che le teorie della "catastrofe" della modernitànelle teorie postmoderne sonostrettamenterelate a precedentiteoriedella crisi della modernitàe sonolungidall'essere "nuove"comevorrebberoi loro proponenti?Con questo non si vuol dire che una cultura postmodernanonpossaesistere,soloche la suateorizzazioneprocede spessoa balzidi tigre, nonnecessariamenteconocchidi falco. Diciamolosubito,l'imperativo cheapre il libropiùambizioso di Jameson, ThePolitica/Unconscious (1981): "Semprestoricizzare!", che_preludea un campo concettuale in cui ogni cosa rappresentabile è storicae in cui la categoriadell"'estetico" astorico nonhadovenascondersi.MaJameson è il p·rimoa sapereche, come lettori e scrittori,ci si trova ripetutamentedi fronte a spazi IL CONTISTO profondiinfrastrutturaliincui la storianon è piùdisponibilearappresentazione- è questa l'assenza che vibra nel paesaggiopostmodernista,col suo appiattimentodellastoria in retorica,le sue testualizzazionidella storia,leperentoriedematerializzazionidel referente.PerJameson,neomarxistastatunitenseinquieto, il referente esiste,madal punto di vista funzionalerimaneun'assenza, come la storia "non è un testo, né una narrativa, fondanteo altro, ma, come causaassente, è inaccessibilea noi eccetto in formatestuale... nella suanarrativizzazionenell'inconscio politico". Il titolodiquesto, il saggiopiùimportante,ormai"vecchio"di un quinquennio,che Jameson abbia scritto sul postmodernismo riafferma la validitàe la prioritàdell'analisi marxis,ta,la capacità del modomarxistadi rappresentare il socialee il culturale"dicogliere il disegnodellastoriacometale"- la fras_rvienedaBenjamin, checosìdescriveva il proprioprogettomezw .secolofa,e Jamesonannunciafin dal suo titolol'intenzione di fare sui testidel nostropassatorecentequalcosadi moltosimilea quellocheBenjamin fa perBaudelaire,Parigi e il primocapitalismo,"dimostrarè esemplarmenteche solo il marxismo può applicarel'alta filologiaai testidelsecolopassato". IlmododipensierocheJameson difende e dimostra insiste sul fatto che il postmodernismodeve esserevistocome la logicaculturaledel tardocapitalismo, il che a: sua volta implicache ha senso ed è corretto descriverela nostra era (periodo,momento)come "tardo-capitalista",che è possibile capire il tardocapitalismo in modo tale da poterne dedurreuna "logica culturale":sia l'articolo definitodel titoloche, soprattutto, I' appositivo"o" sfidano aggressivamentele tendenzeantisto13

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