Linea d'ombra - anno VII - n. 37 - aprile 1989

STORII/YIHOSHUA correndo, sparando, e cadendo fino alla vittoria, come disse. A mezzogiorno,dopo aver corso nel wadi con gli occhi annebbiati dal caldo e dalla polvere, ecco che apparvero davanti a noi, a brevedistanzale tre figure incappucciatedi nero.Ci bloccammo un attimoa guardare, ma il comandantechè ci correvaappresso, sbrajtandocon l'elmetto che gli ricadeva sulla facciamadida di sudore, li vide, imbracciò il fucilee sparò loro contro. Immediatamentescomparveroin uno dei canyon veloci come un lampo, come un miraggio. Dov'è Yagnon? A tratti ci sembrava di vederloprocedere silenziosamentea fiancodel comandante, una buia figura in ombra.Ma per lo più sembravache si aggirasse da solo tra le catene dei monti. Il comandanteera in grado di tenere sotto controllo da solo l'intera compagniae sembravatemereil suostranosostituto,lostancoufficialechedurante tutta la guerrasi era trovato inmezzoai morti. La notte, in un momentodi breveriposo, il comandantesi affacendò sulla macchina. Era bravissimo e l'aggiustò subito. Di nottei faribrillarono,straneegrandiluci.Tutta lanotteattaccammoavantie indietro,tra i fascidi luceche si riflettevanosullecolline all'intorno. Il terrore ci paralizzòdi nuovo. La puzzadi zolSoldati in preghiera (foto di Alon Reininger/Conlact/G. Neri). ,?,~•:A~~:t:~~};:,'' • . • ,( ,.' •, :,•~- , ; I ~ • '/ • .-o'1 /'- ,:;: .,•o••~ ',ir-:/1,, ;, 80 fo che si era appiccicataai nostri vestiti ci riportavala guerra. Il freddodelmattinoci trovòaipiedidellamontagna,accasciati dalla fatica,ma ancora abbastanzaall'erta per sentirecon un ultimo sprazzodi forza i suoi lunghi commenti sui metodi di una guerra che non aveva mai combattuto. Al tramonto tornammoal fosso deserto, alla bandiera, dopo unanotte insonne.Fissò gli occhi azzurri su di noi, sorrise tra sé e disse: "È già il quinto giorno". Al mattino fu fatta una nuova esercitazione.Si piazzòsullacima dellamontagnae noi dovevamo raggiungerlo,senza farci notare. La montagnaera brulicantedi soldati che sembravanoinsetti e tentavanodi non farsi vedereda lui. Ma questaera un'impresasenzasperanza.Ogni voltache credevamodi averraggiuntola cima, i suoi occhi attenti ci fermavanoin tempoe ci rimandavanoal puntodi partenza,nel luogodoveYagnongiacevasorridendo, soffiandonuvoledi fumo.Volevamogettarcia dormire in uno dei passaggi tra le grandi rocce,ma dal giorno primanon avevamo toccatoun gocciod'acqua e l'acqua si trovava accantoa lui, sulla cima del monte. Impazzitidalla sete, strisciammograffiati e riarsi finoa mezzogiorno.Nessuno riuscì a raggiungerlo.Vinse lui. Nel pomeriggionessunoprestòattenzioneal rumoredell'au-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==