Linea d'ombra - anno VII - n. 37 - aprile 1989

INCONTRI/YEHOSHUA Se la destra israeliana sapesse di avere solo tre milioni e meuo di persone su cui contare, e non la Diaspora, non si farebbe illusioni sulla possibilità di dominare 2 milioni e meuo di arabi... preoccupatoe troppocoinvoltoper poterneparlarecon distacco. Mi occorredel tempoper digeriregli avvenimentie trasformar-· li in una dimensioneletteraria.Viviamouna vicendacosì tragica e drammaticache non vedo la possibilità di trattarlacon l'ironia che mi è abituale.L'ironia è per me una componentefondamentaleche mi facilita il compito di indirizzaree guidaregli elementi. Inoltrehoparecchiedifficoltà a identificarmiconunarabo,non saprei descriverlonel suo intimo.Non po~soneppuredescrivere un soldato israeliano.Le vicende sono così polarizzate,in biancoe nero,chemi sentoincapacedi analizzarlecon imieistrumenti letterarie cercarneleambiguità,lecontraddizioni;inquestocasosonotropponette.Stoscrivendoinveceunromanzostoricoche traccia le vicendedi una famigliadi ebrei sefarditiqui in Israele per cinquegenerazioni-a ritroso finoallametà dell'800. Direi un'analisi delle azioni della nostragenerazioneattraversole vicende degli antenati.Ho scritto ne11'86 Molcho, un romanzoin terzapersona,la storiadi un uomo di cinquant'anni che haperso la moglie,mortadi cancro dopo una lungamalattia,e la storiadi ciò che gli accadedurante l'anno di lutto, le difficoltàche incontranei suoi tentatividi rinnovarei suoi rapporticon ledonnee più in generalecon la gente che lo circonda.Hovissutocondolorela mortedi cariamiciper cancroedè daquesta esperienzacheè nato il libro. Tornandoalla situazioneattuale,cosa nepensa? Com'è divisalanazionesullaquestionepalestinese.Qualisarannoleparti in causa chefavoriranno il processodi pace? Ritengo che la divisione più rilevante al giorno d'oggi sia quella tra falchie colombe.C'è ancheuna questioneideologica, ma la massaè piùpratica, come semprela maggioranzasilenziosa prende in considerazionela soluzionepiù pratica.Oggi l'asse politico si va sempre più spostandoverso des)ra. Gli israeliani pensano che gli arabi non voglionofare la pace, che la forza sta dalla loro parte. Gli arabi lavorano presso di loro e si possono sfruttareeconomicamente.In tutti i casi essi sonocattivi,vogliono distruggereIsraele. Quindi tutta una serie di argomentazioni pratichee moraliche costituisconol'atmosfera delladestra.Certononhannointenzionedi distruggerli,nonc'è unaquestionerazziale,mavistoche li possono teneresottomessi,lo fanno.Maora l'intifada rendelaquestione penosa,nonsi puòpiù viaggiarecon tranquillità nei territori occupati. Bisogna correre dietro a dei mocciosi che tiranopietre e diventa una situazione terrificante, perchési vedonoarabidovunque,ci si rendecontoche il paesesi avviaversounasituazionebinazionale. La genteorasi rendeconto che non si puòpiù andare avanticosì.Questoè il verosuccesso dell'intifada. Quindi ci sono due tendenze, oggi: coloroche credonochecon labrutalità e la forza si possanomandareviagli arabi e sconfiggerela rivolta, e altri che credononellanecessità di creareunostatopalestinese.Siamopiùo menonellastessafase storicaincuisi èvenutaa trovarelaFrancianeglianniCinquanta, con la questionedell'Algeria, o l'America con la guerranel Vietnam.Cioè in una fase in cui la maggioranzapensa che il ricorso alla forza potrà comunque risolverei problemi.E sempre più gented'altra parte si rende contoche è inevitabilelacreazione di uno statopalestinese. È in atto una sortadi polarizzazione, una situazioneben diversa da quella dei laburistidi anni fa. La destra si irrigidisce nella sua posizione di intransigenza, tanto quantola sinistra. Io facevoparte della .sinistratradizionale, e c'erano continui scontri tra il Maarache noi, ma oggi le loroposizionisonosemprepiùvicineallenostre.Bencinquemini-. stri del Maarachsono a favoredi uno stato palestinese.Ed è versoquestastradacheci si stamuovendo.Per parte loro ipalestine- . si stannofacendodichiarazionisemprepiùmoderateeci si aspettacheprestoriconoscanolostatodi Israelee i confinidel '67 e che si decidanoa trattareper la pace e per uno stato palestinesesmilitarizzato.L'Europa e l'America favorirannocertamentequesto processoe alla fine la destra israeliananon potrà ignorarlo. Comevede lei uno statopalestinese,dove sifarà e con chi si prenderannoaccordi ?Ci saràdifferenzatrapalestinesie arabi israeliani? Lo statopalestinesesaràcreatonelleregionidella Giudea,SamariaeGaza.Si tratterànaturalmentedi uno statosmilitarizzato. Forse una confederazionecon la Giordania,e, perchéno, anche conIsraele.Abbiamogiàpensatoaunnome,ISPALHUR(Is.Pal. Hur.)concartadi identitàspeciale,unmercatocomune,confrontiere completamenteaperte. Gli arabi israeliani diventerebbero invececittad.inisraeliani,a pienodiritto, soggettiancheal serviziomilitare.Ma un grossissimoproblemada risolveresarà quello dei profughipalestinesi.Essi potranno tornarenel nuovo stato. Fondi internazionalidovrebberocontribuirea costruirecase, creare industriee posti di lavoroper assorbire i profughi,per dare una possibilitàdi rinascita a questa regione.. È piuttostoottimista,non lepare? Certochelo sono,ci sonotantialtriche lo sonoquantome.Alla finedellasecondaguerramondialechi avrebbecredutoalla validità del pianoMarshall, a un'Europapacificata,allapossibilità di un mercatocomune, dopo tanti orrori e inimicizie? Tornandoalla suascrittura,vorreiaffrontareun'ultimaquestione.Il protagonistadei suoi raccontiè spesso un vecchio. Non è vero, in Difronte ai boschi è un giovane... Che ragionacome un vecchio ... Sì, madireipiuttostocomeun uomostanco.E neglialtri racconti ci sonoparecchialtri personaggi,ma direi che il protagonista è piuttostoun uomo stanco, alienato. ... poichési cercasempre inqualchemodouna voceautobiograficaneiracconti,potrebbeessereleiquest'uomo. Sisentedavvero così stanco, così distantedai giovani? Nonesattamente,ci sonoalcuniaspetti di me, qui e là in ogni personaggio,ma non necessariamente.Sottolineoperòunaspetto, quellodellastanchezza.Ma se chiedea chi mi conosce,le dirà che sonoun uomo estremamentedinamico.Non fareidei parallelismi tra l'autore e i suoi personaggi,si tratta di un rapporto piùcomplicato,difficiledaesemplificare.C'èl'appareniilecisono i rapportiprofondi.Sipossonoindividuarei trattiripetitivi,ma non certo formulare teorie sulla personalità dell'autore. Dico sempre ai miei studentiche l'autore è irrilevante,è unnumero.Il testo regna su tutto. 75

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