INCONTRI/YIEHOSHUA cheindossa.Certamentemoltiisraelianisi sentonotaliebasta,ma in generalec'è una sorta di distanza tra l'individuo e il proprio paese. Inoltrei palestinesi che rivendicano il diritto sulla terra, provocanoulterioremotivo di disagioe di conflitto. Trovochequestodisagio, si esprimamolto chiaramentenel racconto Di fronteai boschi in cui il giovaneprotagonista incita in modoambiguol'arabo ad incendiareunaforesta delFondo NazionaleEbraico, nata sulle rovine di un villaggioarabo. Qui si innestaanche il motivodel rapportoDiaspora-Israele.I fondi raccoltidagliebreinelmondocontribuisconoallacreazione delleforeste, chefiniscono però per sembraredei mausolei, pieni comesono delleplacche dei donatori.Il protagonistadel raccontomostrauna certa insofferenzaversoquestasituazione. Lei estenderebbeai giovani in generale questa opposizionea un'immaginedi Isra.elecaricadimiti e simbolivolutadallaDiaspora? Non la vedotanto sottoquestoaspetto. La Diasporaindefinitiva segue le richieste dello stato di Israele e non viceversa.In quantoal denaro,quelloebraicocostituisceunapiccolapartenon piùdel2%. Il grossodel denarovienedagliStatiUniti,e per l'appuntoneglianni Sessanta,epocaa cui risale il racconto,c'era una sortadi opposizionea questodenaro.Noncertooggi.Gli israeliani sono infattipiù cinici e nonvedononellaDiasporaqualcosadi morto, in viadi estinzione.Al contrario,la Diaspora li attira.Essaoggi è costituitadagliebreiamericani,francesi,genteche è riuscita nella vita.Non è più la Diasporadebole e moribonda dell'Europa dell'Est. Quindi il concetto di Diaspora è cambiato. Inoltre il raccontorisale al 1962,primache insorgesse il "problema palestinese"in tutta la sua violenza.Pensi che ultimamente, quandoci sonostati quegli incendidolosinelle foreste,spessosi è dettoche gli arabi si sono ispiratial mio racconto... È ridicolo, naturalmente.Maquestoraccontovuolecertamentedirechenon bisognanascondere il fattochequi, suquesta terra,abitavanoanche gli arabi.Non si possono liquidarei vecchi villaggie piantare su di essi le foreste come se nulla fosse accaduto.Quandosi cerca di reprimeree di ignorarequesti aspetti della storia,ci sarà semprequalcunonellasocietà,ilpiùalienatoo il più intelligente, che cercheràdi far emergerequellarealtà nascosta,buttandola in facciaalla società.Se c'è unamoraleinquesta storia è quella che è i~utilereprimere le verità, essediventanomoltopiù pericolose.Epiù sempliceammetterle,impararea convivercie cercare di riconciliarnegli aspetti contraddittori.Ma la questione della Diasporaqui era vista piuttostoin modo ironico,umoristico. Gli ebreidella Diasporamettendoqueste placchesi illudono di averequalchedirittoqui, quantomenoun dirittoallamemoria. PerchéIsraelerappresenta il luogoin cui lamemoriasaràconservata,nullaè rimastoinPoloniadeimilleannidi vitaebraica.Ecosì, credo,avverrebbein qualsiasialtropaese.Ma qui noi lottiamo sulleossadegliebreichevivevanoqui250(}annifa.Hovolutocogliere il latoallo stesso tempo tragicoe umoristicodel fattoche gli ebreidellaDiasporanonvengonoinIsraele,ma lascianole loro targhericordo.Che noi Ò piuttostogli arabi devonocustodire anchesesonomessesui lorovillaggidistrutti.Quindilostudente israelianoche sentequeste contraddizionicercadi incitarel'arabo a incendiarela foresta senza prendersi la responsabilitàdi 74 quel gesto.Il risultatoè che il villaggio,ormaidistruttoinque~to modo, non risorgerà, e anche la foresta verrà cancellatacon il fuoco. E lei comala vede laDiaspora? Io la considerouna malattia,un fatto negativo. Il grande fallimentodel mondoebraico.In findei conti il risultatoè statoAuschwitz.Non abbiamo imparatola lezione, non abbiamocapito che non tuttici amanoe voglionovivereconnoi. Gli ebrei tornano inGermania:per meè vergognoso,è unattostupido.Dopotutto quellocheè accadutol'ebreo si appiccicaa unnonebreodicendogli: vogliovivere con te, maper favorenon essereantisemita. A mioparere è contro questamalattiache lottiamoqui.Non c'è abbastanzagente,e gli arabihannocominciatoa rivoltarsiperché hannovistochenonsiamopiùcosìnumerosi.Ognitrepersonec'è un arabogiovane.Essi si rendonocontoche gli ebrei nonci tengono poi tantoa vivere in Israele,che forse il sionismoè un capriccioe cheessi in realtàpreferisconovivereali' estero.Dunque continuiamoa perderegente, tremilioni inUnioneSovietica,altri, tantissimiche si assimilano.Diminuiamoinmododecisivo,e nonsappiamopiùquantagenteabbiamodietro di noi,prontaa sostenerci.Se la destra israelianasapessedi avere solo tremilionie mezzodipersonesucui contare,nonsi farebbeillusionisullapossibilitàdi dominaredue milionidi arabi, e forse prenderebbein considerazionela creazionedi uno stato palestinese.Invece ci si illudechealtri verrannodallaDiasporae per essi ci si ostinaa tenere i territorioccupati,nellasperanzache faccianol' aljah, la salita. Questasituazionenonè nénormalené sana, e rischiadi procurare danni molto seri. Ho lettoin unodei suoi scrittichesecondolei "gli ebreipreferiscono viverenellaDiasporacercandodi trovareunaperfezione, per esempio, nella vita religiosapiuttosto che venire in Israele e condurreun'esistenzaimperfetta". Questoperchénonsiamounpopolo"compiuto",secosìsipuò dire ...Dovunqueviva, inRussia,inArgentina,l'ebreo fa sempre parte del popoloebraico. Per un italianoo per un altronon è così, non si puòmantenereun'identità nazionale se la nazionenon esiste. L'ebreo invece può non parlare l'ebraico, non vivere in Israele,non avere rapporti con altri ebrei, ma essere lo stessoun ebreo. La religionesi è sostituitaallecomponentinazionalidi lingua e terraper fornireall'ebreo la sua identità.Si potrebbeparagonareil popoloebraicoa unessereandrogino,né uomoné donna. Quest'essereibrido è sempreindisgrazia.Vivedunquenella Diasporaper nondoveroperaredellescelte,permantenere l' ambiguitàdel suostato.Un ebreomilanesepuò sceglieretra l'essere religioso,nonesserlo, essere sionista,assimilarsi inparteo in tutto. Può insommagiocarecon tuttala gammadi sfumaturedella sua identità.Mauna voltaqui, nelpaese, nonpuòpiù tirarsiindietro, deve confrontarsicon la realtà totale e definitivadi un'esistenzanazionaleassoluta. Moltospessoi suoi raccontisonoambientatiin unmomento di crisipost-bellica.Haforse giàscrittoqualcosasullasituazione attuale,dopo la ribellionenei territorioccupati? No, niente.Non so neanchese riusciròa farlo. Sonopiuttosto
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