SAGGI/VONNEGUT Grazie a tutto quello che adesso la gente del mondo sa di tutta l'altra gente del mondo, il divertimento di uccidere ha perso ogni attrattiva. zione chiamata Stati Uniti d'America. Thomson promise ai britanni che non sarebbero mai stati schiavi in un'epoca in cui render schiavochi possedeva meno armi, era un'industria rispettabile. Era pieno di genteche sarebbediventata schiava, e gli stavaanche bene - ma i britanni non sarebbero stati fra questi. Dunque, non è una canzone tanto simpatica. Finché dice di non farsi umiliare,passi, ma siccomedice anche di umiliareglialtri, questa non è una cosa morale da fare. L'umiliazione degli altri non dovrebbe mai essere un obiettivo nazionale. Ecco un poeta che si dovrebbe vergognare. Se l'Unione Sovietica venisse qua e ci facesse schiavi,nonsarebbe la prima volta che gli americani sono fatti schiavi. Se noi conquistassimo i russi e li rendessimo schiavi, non sarebbe la prima voita che i russi sono fatti schiavi. E l'ultima volta che gli americani furono schiavi, e l'ultima volta che i russi furono schiavi, dimostrarono di avere energie e risorse spirituali straordinarie. Furono capaci di amarsi l'un l'altro. Confidarono in Dio. Nelle soddisfazioni più semplici e naturali, trovarono la ragione per essere felici di essere vivi. Riuscirono a credere che in un dolce domani sarebbero arrivati giorni migliori. Ed ecco una statistica affascinante: si suicidaronomeno spesso dei loro padroni. Perciò sia gli americani che i russi possono sopportare la schiavitù, se vi sonocostretti. Eppure desiderare ancora che la vita continui. Forse perché la schiavitù non è undestino peggiore dellamorte. Dopo tutto, la gente è tenace, non vi pare? Forse non c'è bisogno che mandiamo quel messaggio al Pentagono, sulla schiavitù e l'ora del tirami-su. Supponiamo che schiere di nemici sbarchino qui, perché ci mancano i mezzi per fermarli, e ci caccino fuori dalle nostre casee viadalle nostre terre ancestrali, nellepaludi e nei deserti. Supponiamo che cerchinodi distruggereanche la nostra religione,dicendoci che il nostro Grande Dio Geova, o qualsiasi altro nome Gli diamo, è ridicolo quanto un gioiello falso. Anchequesta è una torchiatura che milioni di americani hanno già subito, o che stanno ancora subendo. È una catastrofe che gli americani possono sopportare, se vi sono costretti, e, miracolosamente, mantenere un po' di dignità e di autorispetto. Per quantobrutta sia la loro vita, i nostri indiani la preferiscono ancora alla morte. Non ho avuto tanta fortuna, vero, nel trovare destini peggiori della morte?La crocifissione finoraèquella che li battetutti,ma non stiamo per essere crocifissi. Non stiamo neanche per essere fatti schiavi, né per essere trattati come i bianchi americani hanno trattato i neri americani. E non ho sentito dire di nessunnemico potenziale che voglia venire qua per trattarci tutti come ancora trattiamo gli indiani americani. Quali altri destini peggiori della morte potrei citare? La vita sen7,apetrolio? Nei melodrammidi un secolo fa, qualche volta si parlava della perdita della verginità al di fuori del sacro vincolo del matrimonio come di un destino peggiore della morte. Spero che non sia quello che hanno in mente il Pentagono o il Cremlino, ma non si sa mai. Penso che preferirei morire per la verginità piuttosto che per il petrolio. Almeno è più letterario. Forse sto impedendomi di vedere gli aspetti razzisti delle bombe all'idrogeno, la cui sola funzione è di far finire tutto. Forse ci sono sofferenze che ai bianchi non si dovrebbe chiedere di tollerare. Ma gli schiavi russi erano bianchi. I presunti inasservibili britanni furono fatti schiavi dai romani. Anche i fieri Britanni, se fossero fatti schiavi adesso, dovrebbero dire: "Ci risiamo". Gli armeni e gli ebrei sono stati di sicuro trattati orrendamente sia nei tempi moderni che in quelli antichi; eppure hanno voluto che la vita continuasse ancora, ancora e ancora. Circa un terzo della nostra stessa popolazione bianca è stata derubata, rovinata e di29
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