Linea d'ombra - anno VII - n. 37 - aprile 1989

IL CONTESTO a 30°C. Le nubi diventano grigie. Navigano come vele gonfiate dal vento. All'improvviso si disfanoinun acquazzonerepentino. Crolla il cielo.Acqua a catinelle.L'ombrello non serve a niente. A niente l'impermeabile. Bisognacercareun rifugio. E di colpo, come è venuta, la pioggia scompare.Il cielo si sgombra.Dal suolo salgono filinidi vapore. Soffiaun vento fresco. La gente si lamenta del maltempoe c'è chi lo chiama "inverno". Comeviveuno scrittorecentroamericano?In primaistanzasi dovrebbe dire bene, molto bene. Davanti a lui passa la storia in corpo e anima, consistente, vitale e pienadi morte, carnosa, trascinandoun carro pieno di storie, ogni vita un avvenimento,tutte le vite intrecciatein un'epica moderna,che parla la sua lingua particolare:se il talentoesiste, nonci sarannoostacolia chesimanifesti. La stessa vita di alcuni di essi merita di essere raccontata. Protagonisti loro stessi della storia, poeti come Manuel José Aree,Roque Daltone Otto RenéCastillo.E altri. Tanti altri. Solo inGuatemalasi possonosentirecertestorie("Meglio chiamarli romanzi!" -Asturias ). Come quelladegli alberi di Cipol, che spaccano le seghecon cui vorrebberoabbatterli: sono pieni zeppi di pallottole.Oquelladegli abitantidi unvillaggiochenonpossonobere il latteregalatodalla carità internazionale:li ammazzerebbe la diarrea,perché non ne hannomaibevuto; allorautilizzano il latteper divertirsia carnevale.Comequelladegli indiosdello stessovillaggio,che non sannose costruirsila casa di adobe o di cemento:se di adobe, li ammazza il terremoto;se di cemento, passano le pallottole.Meglio le case di adobe! E ne circolanotante alt;re,perché la stampa è ben noto, mente, l'unica trasmissionedi notizieè la "palla", nome che riceve il pettegolezzoquando raggiunge diffusionenazionale. A volte la "palla" è talmenteverosimileche ai giornalinon restache riprenderla.Comeil tentativodi assassiniodelpresidenteCerezo,accaduto in quei giorni.Un pistolerogli'scaricòaddosso il caricatore della sua rivoltella, un secondo prima di essere crivellatodalla scortapresidenziale.In una versione, loaveva ammazzatoil presidente stesso. In altre, il pistolero ammazzavadue guardaspalle prima di cadere abbattuto dagli altri. In tutte, il giubbotto antiproiettile che Cerezo indossa anche per dormire lo salvava dal1'attentato. Giornidopo che me l'avevano raccontato, il fattoapparve sui giornali. Il governo emise un'ambigua smentita. Tante storie da raccontare. Come quella della coppia che si sveglianel belmezzodella notte e sorprendeun ladro incasa.La maggiorparte della gente è armata. Il padronedi casa non fa eccezione. Senzaesitare spara sulla sagoma.Il ladro cademorto. E adesso, che fare del cadavere? Dopo unabreve discussione,marito e moglietrascinano il corpo finoal garage, lomettononel bagagliaioepartonoversoil pontepiùaltodellacittà.Decinedipersone compaionoai bordi delle strade, assassinatea colpid'arma da fuoco.Uno inpiù non darà nell'occhio. Arrivanoa destinazione, aprono il baule e, con terroremescolatoa ribrezzo,gettanonel vuoto il ladromorto. lo questo vedonoavvicinarsi un'altra auto. Corrono a nascondersi dietro un cespuglio. Sentono che l'altra macchina si ferma per interminabiliminuti. Poi riparte. Folli di paura corrono all'auto e rientranoa casa di volata. Per cancellare ogni tracciadel delitto aprono il baule. Scopronoallora,al colmo dell'incubo, che gli hanno rifilatoun altro cadavere. È l'alba. Veroo falso,questoraccontosuonaverosimileinGuatemala.Allo scrittore non resta che prenderne nota. Immerso in una storia che trascinacon sé, come un fiume in piena, tutti i resti travoltidalla furiadellacorrente, lo scrittoredeve restare in piedi, non piegarsi, non lasciarsi trascinare.Questa è la tentazionepiù forte. Le librerie sono, per la maggiorparte, cartolerie.Quelleche invece si specializzanoin libri ne tengono 12 pochissimi, e quei pochi costano un occhio della testa. Il salario medio si aggira attorno ai seicento quetzal (ma un privilegiato professoreuniversitarione guadagnamille), circa 260.000lire, e un librocostaattornoai trentaquetza/(13.000lire): il5%dellapaga. Ma se anchesi disponessedi unafortunaresterebbe il problema 'della scarsitàdi libri. Nell'agosto 1988 i circoli intellettuali commentavanofavorevolmente L'insostenibile leggerezzadel- /' essere di Kunderae L'amante della Duras, ma restavanoperplessi di frontealla Yourcenar, che, evidentemente,non era stata esportatafin lì. AngeloMastrettaaveva venduto80.000esemplari del suo libro Strappami la vita in Messico, un buon numero in Italiae, tantoper cambiare,avevafatto impazzirei tedeschi, ma in Guatemalail libro era sconosciuto. Chi può si fa mandare i libri dall'estero, e poi circolanole fotocopie violandoostensibilmentele leggi internazionalidel copyright. Ci sono copisterie a ogni angolo, con prezzi e qualità estremamentebassi. Le più economicheprendono4 centavos al foglio (quindici lire), e sopra una, di fronte all'Università, una grande scrittadice:"Si fotocopianolibri".Non ci sonocircoliletterari e il solo gruppo esistente"Rin78", si riunisce per discutere questionidi soldiedi edizionivelociper i suoimembri.Gliamici vengonoscelti con molta attenzione.Andare con qualchenemicodelgovernopuòdar luogoapericolosecontaminazioni.Andare con qualche amico del governo rovina la fama. Prudenza, consigliano,prudenza. Moltinonassistetteroall'Incontro degli Scrittori.Eranooffesi perché undisguido organizzativoavevacausato chenongiungesseadestinazionenemmenounodegli inviti.Maperchénonintuire un atteggiamentodifensivo legittimo?Molti scrittori venivano dall'estero. Non sarebbe statostrano chè succedesse,come difatti successe,che qualcuno, in una riunione, parlassepiù del dovutofacendorizzare i capelli intestaa coloroche restavanonel paese. C'era uno scrittore ubriacoche ogni tanto gridava:"Viva il Nicaragualibero!"Ma questonon era pericoloso; era ubriaco. Disegno di Mario Persico, 1960.

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