Linea d'ombra - anno VII - n. 36 - marzo 1989

SAGGI/RANCHDTI Una passeggiata tra i boschi, nel 19S9, cune categorieche corrispondonoad alcuni momentidella stessa storia: l'alleanza, ad esempio, e soprattutto.Ne deriva, come conseguenzamolto rilevante, l'assenza di qualsiasi concetto di progresso,comunqueaffidato (al singolo,alla classe, allo stesso popolodiDio,allastessaChiesa).Infatti,nella suaconcezionesacrale della storia, non vi è alcun processo; le stesse categorieinterpretative(ades. l'alleanza) riguardanotutta la storia, non sono cronologicamenteordinabili e sonotrattedalla scrittura,che è parola di verità fissa, senza tempo. Così, questa storia sacranon appare come storiadella salvezzae la suaprofezia è profeziadel presente. IV) Ma, ed è un'altra conseguenza,verso l'esterno, nel presentedellaprofezia,alla categoriadell'alleanza corrisponde,per Milani, il principiodella scelta di campo ch'egli opera o piuttostoriconoscecomeimpostadallasuaconcezionedellastoria.Egli sceglie la suaparte, Q la riconosce, nei poveri. I poveri sonocoloro che non possiedono, semplicemente.Ad essi non è possibi60 le attribuirealcuna connotazionedi classe, in Milani. Essi sono coloro che non hanno e non sanno,per cui non è previstaalcuna acquisizionedi potere (violentao istituzionale):essi non succederannoaglialtri (borghesiao piùgeneralmentetutti gli altri, coloro cioè che hanno- e non solo la ricchezza)e tuttaviaessi "erediteranno la terra". Per questo, la scelta dei poveri da parte di Milani, corrispondea un propositodi successo: infatti, se nella storiaprofanaessosonoe sarannoi vinti,nellastoriasacraessi sono già ora i vittoriosiperché per essi vale la promessa della salvezza. V)La sceltadeipoveri comportaperMilani laperditadi qualsiasi avere: non solo di qualsiasi ricchezza,ma anche di qualsiasi possesso;e anche, di qualsiasi appartenenza (attivae passiva) e dunquedi qualsiasimediazione- sempre in conseguenzadella prima tesi.Milani si riduce alla sola categoria dell'essere parola (verbo):solocosì riducendosiegli potevaparlare, in quel solo mondo, cioè dell'essere, e solo a chi e per chi non aveva. VI) Sequesto è vero, il rapportocheper Milani è l'unico (non una mediazione) è fra chi possiede la parola e chi non possiede (neppure)la parola.Ma pÒichéparola e lingua sonoparola e linguadi Dio(sono,letteralmente,teologia)impartirelaparolaa chi non la possiedesignificaimpartirelaparola di Dio (cheappartiene aDio)cioèla verità,perchéogni parola è paroladi verità(e non può non esserlo).Insegnare a parlaresignifica quindi, per Milani, trasmettereil possesso della verità. VII)Nasceda queste tesi e dalla loro conseguenza,l'identificazione, in Milani, fra sacerdotee maestro: nessuno, più del sacerdote,possiedela parola-verità,nessunoquindi più di luipuò e deve esseremaestro. VIII) Ma questa identificazione non può non avere conseguenzerilevantinell'ordine dell'eserciziodell'attività sacerdotale; comporta,a mesembra,per ilprevaleredellaparolaedellasua trasmissione,ad esempio, per lo meno un'attenzione particolare ai giovanicomecoloroche sicuramentenondispongonodellaparola, per i quali è ancora possibile istituirenella sua formaoriginaria il nesso istruzione-salvezza;comporta la necessità di una forma di apostolatodiretto. Infatti, se si correlano la tesi dell'assenza di mediazionecon queste conseguenze, la strutturastessa della parrocchia, ad esempio, cioè di un luogo che delimita la competenza dell'esercizio pastorale risulterà estranea, se non contrariaalpropositoappena indicato.Inoltre, la formadell'apostolatodirettoimplicadireinecessariamenteilprincipiodell' adozione, ossiadi unrapportoche corrispondaal modellocristologico originario.Discepolàto,adozione,apostolatodirettosonomomenti di straordinariaevidenza e che si precisano come cardini della predicazionee dell'azione pastorale di Milani. IX) Così, le esperienzepastoralidi Milani, e per Milani,non possonoche essere la cronacadi un fallimento,perché il compito del parroco differisce dal modello cristologico originario: il parroco non intende farsi dei discepoli, l'imitazione di Cristo in lui passa attraversoaltri modellidi santità, altri gradi di perfezio-

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