Linea d'ombra - anno VII - n. 36 - marzo 1989

INCONTRI/VONNIGUT loroelefanti.E poi naturalmenteci sonoquesti veri eproprischia- •vi che si riproducono troppo in fretta e così la promessa. la promessa velata di Bush e dei repubblicani, è "rimetteremo le donne, i neri, gli ispanicial loro posto, perché questo è un paese che appartieneaimaschi bianchi e se non lo conserviamocosì com'è andrà inpezzi".Ma io credo che le donneabbianosubitoun' enorme sconfittae la classe operaia maschiledi questo paese,metalmeccanici,settoreautomobili,sonostatisbattutifuoridai loro posti di lavoroe sono diventati gli eroi della classe operaia e hanno votato per Bush, perché donne e neri devono essere tenuti al loro posto. Quindi tu credi che gli anni Settanta e Ottanta non abbiano prodotto un vero cambiamento? Certoche il cambiamentoc'è stato'.E grazie a dioche c'è stato, perché adessoalmeno abbiamoun po' d'energia inerzialeche continuaa tenerciinvita.Di nuovo,credoche abbiamosubitouna sconfitta,ma al diavolo, che cosa ci aspettavamo? (risata). È naturaleche ti battanoe poi forse verrà il loro turnodi esserebattuti. Nof! so, dimmi se sbaglio, perché il mio è comunque il punto di vistadi chinonappartiene a questacultura. La mia impressione è chegli uominiin questopaese stianosparendo.Diciamoche siamo inpresenza di unfenomeno di penuria di uomini.Le cause sonomolte:perché ne stannomorendotroppi,perché gli omosessuali sonopiù numerosi degli eterosessuali,perché sono impotenti.perché nonsannopiù quale sia il lororuolo.Messeinsieme queste e altre cose, il risultato è che in giro ci sono un sacco di donne, donne sole e madri capofamiglia,e che l'atmosfera è estremamentedepressae che c'è comeunvuotodi sessualità,come se qualcosafosse morto. Tu cosa ne pensi? Beh, hai descritto la situazione con esattezui e l'hai spiegata in modo sintetico. Sì, è vero, la gente non sta affatto bene. Si parlava di quelloche è successoall'ozono, ma qualcosaè successo ~ncheallo spirito della gente e al clima e non c'è moltoda fare. E vero, la gente sta male... Però, attenzione, le donne scrivono alle riviste femminilie chiedono"dove sono andati a finiregli uomini". Bene, io credo che dovrebberocompletare la domanda con "gli uomini con un buon reddito, con un reddito di almeno 60.000dollariall'anno. Dove sonogli uominicon unredditominimo di 60.000 dollari all'anno?" Ma naturalmente, si guardano bene dal dirlo. Quindi il problema è sociale, di classe e non di genere? Classe e razui spiegano tutto. Più del sesso? Oh sì, sicuro. E dell'Aids cosapensi? . Beh, è una catastrofe. Qui stannomorendo i migliori,artisti, cor~grafi, gentedi teatro e delladanza.Persone importanti,buona gente.Non è che sta per succedere,è qui e sta facendofuoriun numero incredibiledi artisti importanti.Ho notato chec'è una parola che continuaa saltare fuori sui giornali, una parola imprecisa, ma inequivocabile,"decimati". La usanonelle cronachesportive, per parlaredi sconfitte catastrofiche,ma a propositodi Aids 54 Due amlch Kurt Vonnegut • Helnrlch Boll lr. una foto di Jill Krementz. è la parola giusta: l' Aids ci sta decimandoe sta decimandola vitaculturalediNewYork.E è così ingiusto,così inaccettabile.Uno dei miei studentidell'università dello Iowami ha invitatoa andare al funeraledel suo amico, unamicocon cui viveva da vent'anni. lo sonoandatoe c'erano tuttiquestigay e la cosa nonè che sia cominciataoggi. Sono anni che muoiono.E uno di questi gay ha preso la parola e ha detto: "c'è stato un tempo in cui ho credutoa quelloche i Cattolicimi avevano insegnato"- lui non era cattolico, ma l'aveva sentito da altri- "Dio non ti dà mai una croce troppopesanteechenon sei ingradodiportare.Adessononci credo più."E lacroce troppopesanteper essereportatanonera la sua probabilemorte,ma la vista di unapersona am~tache stamorendo e tu, maledizione, non ci puoi fare niente. E così ingiusto! Stavoparlando qualche giornofa di questo stesso argomento con quelbuffopersonaggio che è Erica Jong. Lei mi ha risposto con una teoriaparadossale, secondo cui l'Aids sarebbe una speciedibenedizione,cheavrestedovutoinventaresenonsifosse

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