Linea d'ombra - anno VII - n. 36 - marzo 1989

INCONTRI/VONNIEGUT rivato inAmericanel 1830, 1840,1850ancoraprimacheesistesse la statuadellalibertà.Questagente, i miei antenati,eranocattolici romanie ne avevanoabbastanzadi preti, esercitie nobiltà. Per questosonodiventati atei e per questo io sono ateo (è la mia religioneereditaria) (risata), perchéavevanolettochequelloche li avevaveramentebuttati a terraeraDarwtnche avevagettato il discreditosullibrodellaGenesi.Inognimodoiocredochelagen- , te con questoparticolare tipo di eredità alle spalle sia assolutamentecomunein questopaese. Hannola tendenzaa esaminarei loro sognipiùda vicinoe a escluderequelli che sembranoirrealizzabili e uno di questi sogni irrealizzabiliè che abbiamouna missioneverso il mondo, sarebbea dire la missionedi spargere democraziaovunque. Prendiamofantascienza e sociologia: non ti sembra che in certi casi chi scrive ofa film difantascienza sia oggipiù in contaltocon larealtàcontemporaneadi chi laanalizzaconstrumenti sociologici? Beh,bisognastaremoltoattenti,perché in giro ci sonoanche ottimi sociologie antropologi.Il fattoè che lavoranopiù lentamente, e non è facile che la gente facciaattenzionea quelloche dicono.Mentre Rambo Il: impossibilesfuggirgli (risata). Cosìva a finire che un saccodi questi filme di queste storie fannostare malela gentee fannocapire che il pianetastaper finiremale,cosa che è moltoimprobabileriescanoa fare i sociologi.Continuano a invitarmi ad andare in Cina e io continuoa pensareche sa- . rebbemegliose andassi a vedereunbel filmsulla Cina (risata). Checi vadaqualcunaltroa vederegliasili infantilie le fabbriche di lampadineo a vedere come si costruisceuna discaricacinese e tutto il resto. Cult-writer Parlami di Kurt Vonnegutpersonaggio ofigura di culto, come preferisci metterla. Sei d'accordo intanto nel dire che intorno a tesi è creatoun vero eproprio culto? E se sì, che tipodi vincoli ha creatoal KV scrittore? Beh, se c'è un culto della miapersona?Di certo ci sonopersoneche compranotutti i miei libri,non importadi cosaparlino, che sianobuoniocattivi, licompranoinognicasoe ricevounsacco di posta e quasi tutte le letteredicono"ho letto tutti i libri che hai scritto",e sì che tra gli ~tri ci sonoanchedei brutti libri.Ma la mia gentenon la vedo mai, non è che faccianodei raduni (risata). Non facciamomai cose che riguardino il modoin cui siamo e io nonescomolto,così va a finireche i miei libri funzionanoda documentoe la gente sabenpocodi me personalmente. Ha più che altroa che fare con il mercato.I miei libri vendonoindipendentemente dal fatto che sianobuoni o cattivi,ma i criticidi me sonostufi.Perché?Beh, sonoin giroda troppotempo.Sai, io appartengoagli anni '60, al movimentocontro la guerra in Vietnam, dimostrazionie tutto il resto. lo mi limitavoa sfilaredurante lemarceaWashingtono nonimportadovee all'epoca eromoltopopolare.Partedeimiei librieraunpezzofissodell'arredamento di qualsiasiappartamentoabitatoda un hippie, che il padrone di casa li avesselettio meno.Credoche i criticipensinoche è tutto finito, comeè finitoBob Dylano i Beatles.Beh, naturalmente loro si sonoseparati,ma io ho un po' la stessa impressioneanso che perMickJagger, anche se appartienea una generazionepiù giovanedellamia.Eccoun uomodi mezzaetà (risata) che saltella a destrae a sinistradi frontea unpubblicodi ragazzine.Mi sento imbarazzatoe credoa miavoltadi imbarazzarela gente,a forza di essere in giro. Credi che il tuopubblico sia invecchiato insieme a te? Oh, sicuramente. La posta che ricevomi arrivada gentedella mia generazione. Negli Stati Uniti i giovani non leggono i tuoi libri? Oh, li leggonoperché sonomateriadi insegnamentonei collegee nellesuperiori.I miei libri sono.moltopopolarinellescuole e così mi capita spesso di sentireuno studente: "Caro signor Vonnegut,quantisimbolici sononel suo libroe cosa significano e per favoremi rispondaentro il 15aprile, quandodevopresentarelamiatesina";ma sentoanchemoltagentedi 50 o60anni,ancora profondamente interessataalla secondaguerramondialeo all'olocausto e tutto il resto e anche al fatto di invecchiare. In uncertosensoi tuoi libri creanoassuefazione.Ne leggiuno a non riescipiù afermarti. Il problema è che è poi difficilericordarli distintamente. Unpo' come se tu avessi continuatoa scrivere lo stesso libro, cambiandonomi e situazioni. È perchéiosonoquelloche sonoe sonoconvintochegli scrittori non possanoessere altro che se stessi.Naturalmenteci sono scrittoriche scrivono romanzi seri su personaggiche scalanola montagnasocialeo cose del genere,maunapersonacheabbiaun minimodi serietàversola scritturaè forzataa scrivereesattamentequellochescrivee quellochehofattoioèproprioquelloper cui ero nato.Ho insegnatoa giovaniscrittoriall'università dello Iowa,aHarvard,alCityCollegediNewYorlc.Bene,quellochefaccio conchi promettebene e ha le doti per diventareuno scrittore è di conquistarmila sua fiduciaabbastanzaper farglio farle aprire laboccaepoi toccarlicon ilmassimodelladelicatezza.Nondevo toccargli l'epiglottide, se no rischio di farli tossire, mentre quellochevoglioè andarea scoprirequelpiccolopezzodi nastro chec'è là dietroe tirarlofuori. Lo studentee io insiemeleggiamo quelloche sta scritto sul nastro;era già Il dentro e continuaa venire,continuaa venire (KV fa con lemani, delicatamentecomese cucisse, il gesto di srotolare un nastrofragilissimo), e naturalmente il nastrocerte volte finisce (risata). Ma io credodavvero che tuttosia scrittonei nostri genipiùdi quantopossiamoimmaginare. Dammi una definizione dei tuoi libri. In quale genere lifaresti rientrare? Beh il precedentenel passato sarebbe Candide, Voltaire,~ sua grandesemplicità,raccontarela verità grottescadella vita. E davverocosì grottescoe io lo amomolto.Ricordo,quandolo ho scoperto,di averpensatocheera incredibilecheun librocosìbreve potesseesserecosì straordinario.Ecco, quellesonole impronte che io seguo, più di qualsiasialtra. Candido era nato in Westphalia,come i miei antenati. E gli scrittori che seguono te?

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