Linea d'ombra - anno VII - n. 36 - marzo 1989

ghiamoche non esploda!" Infatti, tra l'estate e l'autunno 1988 la centrale atomica di lgnalina ha subitoripetuti incendiper causeignote.Essa è al centro delle preoccupazionidella gente che ha ancoraben vivonella memoria il ricordoe la ~ura di Chernobyl.Di questequestioni, ecologicae nucleare, il Movimentosi è fatto interpretee portavoce.Maanchequiconverràfarequalchepassoindietroe ricordare qualcheantefatto. Il 3 settembredell'anno scorsotedeschi,polacchi,lituani,lettoni ed estonida una parte e danesi, svedesi,finlandesidall'altra avevano simbolicamenteabbracciato il Mar Baltico morente.I giorni 16-18settembremigliaia di cittadinihanno circondatola centrale di Ignalina.nella Lituania orientalepresso l'omonimo parconazionale,per richiederel'invio di unacommissioneinternazionalediespertiche visitie giudichil'effettivostatodellacentrale.Aquestofinesonostateraccoltefirmeali' apertonei luoghi più frequentatidelle principalicittà.Alla metàdi ottobresi è ufficialmentecostituitoil gruppoLietuvos7.alielei(Verdidi Lituania). Sulle sponde della Neris Le difficoltàe le resistenzeda superarenon sonostatepoche, ma oggi nel Balticola frontiera tra popolo,partito e Movimento è a mala pena tracciabile: "il Movimentoè tutta la Lituania",mi haappenascrittounamico. Lo stessosipuòdiredell'Estonia,con più radicalismoe conpiù attriti; nellamedesimadireziones'incamminala Lettonia. Il Movimento è ormai in gradodi organizzarela protestae di sottoporrecon grandeforza contrattualele propriepropostealle istituzionirepubblicaneaffinché esse si faccianoportavocedella volontàpopolarea Mosca È questoil quadroemerso- pur tra scontri,contraddizionie picchettipopolari-dopo ilcongressodi autofondazionedelMovimentochesi è tenutonelPalazzodello sportdiVilniusneigiorni 22-23ottobre.SullespondedellaNeris si sonoavvicendatein quei giorni le rinnovatesperanzedella nazione lituana Unprimorisultatoconcreto è stato,sullaspintadellaforteprotestapopolarecoordinata dal Movimento,il cambioal verticedel partito. Il siluramentodi Songailaaccusatod'aver ordinatoil pestaggio,nellanottetrail27e il 28settembre,dicinquegiovaniche facpvanoloscioperodella fameper sollecitarela scarcerazionedi alcunidetenutipolitici lituani,e l'elezioneal suopostodiBrazauskas, 56anni,chepiùvolteavevapartecipatoalleriunionidelMovimento. È statariaffem'latala posizionedel Movimento,già espressa inmoltealtreriunioni:il Movimentoperseguela sovranitàstatale dellaRSSdi Lituania;lo status dellaRSSdi Lituaniaall'interno dell'Unione Sovieticadeve esseredefinito dai principileninisti della federazione,dall'uguaglianza dei diritti delle repubbliche e dal costantedirittodi autodecisione.Un inviatodella televisionefinlandesechiedepiùomeno:"Comesarannoillustratigli avvenimentidel 1940 nella nuova storia?" Risponde pacato lo storicoGediminasRudis: "Gli archiviora dimostranoche la Lituania fu occupata".Al congressohannoassistito 103giornalisti stranierida 17paesi. Ma sentiamoalcuni stralci significativitratti dalle dichiarazioni degli oratoridi quei giorni riproposteanche dal settimanale"GimtasisKrastas"(PaeseNativo),larivistache raggiungetutti i lituaniresidenti ali'estero.Nella lorosinceraenfasi,essepossono aiutarea percepireil clima del congresso. VirgilijusCepaitis (scrittore e traduttore):"Negli ultimidecennimolti di noi coltivaronoun complessodi inferioritànazionale. Nella enorme Unione Sovietica eravamo una minoranza IL CONftSTO eblica L'unica cosacheci restavaeracustodirenelcuorel' intoccabilità del proprio sentimentonazionale ed esprimerlospesso soltantoconodioper gli altri popoli,quellipiù fortunati. Ora che la nostracapitale è nuovamentequi, a Vilnius, quandonoi stessi dobbiamosentireresponsabilitàper il destinodellaLituania,la nuova situazioneci sollevacompiticompletamentenuovi... Essereunpiccolopopololacui vocenongiungeal cielo, è moltofacileemoltosemplice,poichéper leidecidetuttoquell'altro, ilpiù grosso.Piùdifficile è sentirsipadronidelpropriodestino,poiché allora occorreassumersi la responsabilitànon soloper se stessi, ma anche per gli altri". Kamiziera Prunskiené (economista): "Nessuno dovrebbe provarsia direche i lituaninon siano laboriosie creativi,che sonomantenutida qualcunoe incapacidi mettereordinenellapro- . priaeconomia L'economiadeveservirelagente,essanonpuòessere sovraordinataagli interessi ecologici, nazionali, culturali, sociali e demograficidella gente". ZigmasVaisvila(fisico):"il Movimentorichiedeche infuturo le questioniecologichevenganodeciseattraversola pubblica discussionee permezzodi referendum.I dipartimentidell'Unione devono ricompensareinteramenteil danno fatto alla natura dellaLituaniae alla salutedellagente.Ilprogrammadichiarache la Lituania divengazona europea denuclearizzata". La Cattedrale restituita Leprimeavvisaglied•unmutatoatteggiamentoversolaChiesaCattolicacomincianodalla finedi giugnoquando,nellasolennità dei SS. Pietroe Paolo, vennepermessodi suonaredopoparecchi decenni le campane della chiesaomonima, una dellepiù importanti di Vilnius.D'allora si osservaunamaggioreattenzione per il problemareligiosoe un più ampio spazionell'informazione a stampae in quella del Movimentofin dal granderaduno del 23 agosto. Negli ultimi anni si sono succeduteper la chiesa lituanadate storichecomeilquintoanniversariodellamortedi SanCasimiro, patronodellanazione:il sestocentenariodellacristianizzazione (1386-87);labeatificazionedi J urgisMatulaitis;ma soprattutto l'elevazioneallaporporacardinaliziaper VincentasSladkevicius e, in pectore,probabiÌmenteperil vescovo Stepanoviciusal quale è statopermessodi rientraredal suosoggiornoobbligatoin un villaggiosperdutoal confine fra Lituaniae Lettonia Il 19 ottobre scorso il cardinale Sladkevicius,insiemecon quattrovescovie venti sacerdoti,celebròla messadel mattinosu un altare improvvisatonel colonnatodi fronte alla ex cattedrale nellapiazzadiGediminasinVilnius,oggiadibitaapinacoteca. La prima sera del congressodel Movimentole autorità repubblicane diffuserola notizia che la cattedrale è stata riconsegnataalla chiesa cattolica. La lingua nazionale Su questoargomentosi parla e si scrivemoltooggi in tuttele repubblichebaltiche.In un articolodi denunciasu"Literaturasir Menas" (Letteraturae arte),ZigmasZinkevicius,unodei piùnoti linguistidell'universitàdi Vilius ha ben scritto:"Agli stalinisti la lituanisticacome scienzanon preoccupavaaffatto.Valutando il nostrolavoro,guardavanoconun solocriterio:quantociòcontribuisce alla 'educazione ideologica' degli studenti". La realtà sottesaa questeparoleper quanto riguardagli studi linguistici è chedi controagli sloganinneggiantial fioriredellalituanisticain epocasovietica,di fattonon venivaprodottanessunaoperadi valore scientificoo didattico. Per quantoriguardal'uso delle linguenazionali,a partiredagli anni del dopoguerraesse venneroa poco a poco espulsedal19

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