STORIE/MACAGNO ne, non per la sua infermità, ma per la sua bontà. Restammo molto amici, anche quando fu costretto, dal male che non si vuole nominare, a lasciare il lavoro. Andavo a trovarlo a casa e qui, ancora più di prima, appariva l'uomo profondamente buono: "Spero che abbiano sistemato quella fresa, perché quando la usavo io era veramente pericolosa, spero che il tal caposquadra non sia più così balordo, spero che abbiano messo delle guardie più umane". Sperare. Sempre per gli altri e mai per se stesso. La sua bontà. Questo fu il motivo che mi indusse a fare tutte le notti. Che furono lunghe, che furono redditizie, che ridussero di diversi chilogrammi il mio già non notevole peso. Che, così tante di seguito, non credo che siamo in molti ad averle fatte. Parlando degli svantaggi ne ho scordato uno: le guardie, i guardiun. Le guardie sono per l'operaio delle bestie nere. Quasi tutte godono di una pensione statale, quasi tutte posseggono una mentalità particolare. Tutte, io credo, ricevono delle istruzioni che servono a convincerle che l'operaio, per lavorare, deve essere sorvegliato. Persone che si rendono conto, cercando di non farlo appariré, di essere legate a una catena. A più catene, e questo non in senso metaforico: in officina, cementate nei muri e in posti diversi, pendono delle catenelle, alle quali sono saldate delle chiavi che sono diverse l'una dall'altra. La guardia, quando compie i suoi giri di ispezione, porta con sé una sorta di scatola, una specie di orologio che non segna le ore, ma batte su un nastro di carta l'ora e il minuto del passaggio. Questo strumento funziona ogni volta che si inserisce una delle chiavi che pendono dalle catenelle e serve a "controllare i controllori" e cioè a verificare che i giri di ispezione siano stati effettuati come previsto dalla tabella di marcia; che viene spesso variata. Perché, se così non fosse, i sorveglianti avrebbero il gioco troppo facile. . La differenza fra il cronometrista e la guardia è dovuta a due modi diversi di pensare. Il primo sa che può prendersi gioco dell'operaio, il secondo teme di essere preso in gioco e, per prevenire, adotta, e ne ha il permesso, modi di fare che, spesse volte, diventano soprusi. I tempi di Maroncelli sono lontani e superati. Mai un sorvegliato offrirà rose o sorrisi alle guardie, a tutte le guardie. Non parliamo poi di quelle maggiormente incarognite. Di notte, ché solo di notte, appaiate o da sole, circolano per l'officina, le guardie scrutano nella penombra; scrutano che l'operaio sia vicino alla sua macchina e, se non lo è, vogliono conoscerne il motivo. "È al gabinetto" dirà il vicino che è stato interpellato. E allora, ha inizio la posta, prende corpo if vero scrutare. Affinché nessuno vada ad avvisare l'assente del pericolo che corre. Uno sguardo all'orologio, quello vero, e, se l'assente ritorna dopo breve tempo, tutto è risolto, contrariamente ha, inizio un colloquio sempre poco piacevole: "E più di un quarto d'ora che lei non è al suo posto, vuole spiegarmene il motivo?" E l'inizio di una schermaglia, nella quale abilità e malizia servono da arma per l'inquisito, come un fioretto; mentre il preconcetto e l'ottusità sono l'arma dell'inquisitore, come un ascia. 72 Catena di montaggio all'Alfa Romeo (foto di Uliano Lucas). "Ero al gabinetto, mi sono fermato perché soffro di emor- . roidi". "Non mi sentivo bene, sono 'andato a sedermi un momento, ora sto meglio". Mai iniziare una discussione con le guardie! Perché è il sistema migliore per essere fregati. Porgere il collo, porgere la vena iugulare, come il lupo più debole la porge al più forte, per dimostrargli che crede nella sua superiorità. In questo momento si possono verificare tre situazioni. La prima: "Bè! Lasciamo andare e, mi raccomando, non si allontani più dal suo posto di lavoro". E questa è la situazione che ha un po' del miracoloso. La seconda: "Vede, io credo a quello che mi sta dicendo, devo però fare un breve verbale. Niente di grave, dirò solo quello che ho rilevato e cioè che l'operaio tale si è assentato dal suo posto di lavoro dalle ore ... ·alle ore... Domani, quando la interpelleranno avrà tutte le possibilità per giustificarsi". Questo significa che ti sei imbattuto in Ponzio Pilato. La terza: "Soffre di emorroidi? E allora, se è vero, domani porti all'Ufficio Personale una dichiarazione medica che confermi quanto lei mi ha detto". "Si è sentito male? E perché, prima di assentarsi non ha avvisato il capo che è di servizio?" oppure: "Se si sentiva male, perché non si è rivolto all'infermeria?" In situazioni come questa è più che mai dannoso cercare di discutere. Perché non ti sei imbattuto nel lupo, ma nella belva. Puoi solo sperare che il verbale non sia troppo velenoso. Puoi tentare di metterti in mutua e augurarti che il medico di controllo ti tolga dai guai (perché, stai certo, il controllo te lo mandano). Ho descritto le situazioni e mi sono scordato di riferire di un accorgimento che serviva per facilitare lo scrutare delle guardie. Si trattava di un disco bianco, tipo divieto di sosta, che veniva applicato alle macchine che operavano di notte; in questo disco era incorporata una lampadina, che si accendeva alle ventidue e si spegneva alle sci. Serviva per dire ai sorveglianti: "Questa macchina lavora, quindi deve avere un operaio vicino. Se non c'è, cercalo". Abbiamo parlato di tre categorie di guardie. Dobbiamo ancora parlare di quelle sadiche, delle carogne nate. Era un tipo distinto, cortese con tutti, sorrideva a tutti; quando passava lo osservavi e pensavi: "Quello di fare la guardia non è il suo mestiere". Questo pensavi, fino a quando, fregandoti, si rivelava per quello che era. Passava, si fermava e iniziava a discorrere, di qualsiasi argomento; e tu, fermata la macchina, accettavi il colloquio, anche perché le sue argomentazioni erano sempre interessanti. Discorrevi, poniamo per mezz'ora, poi lui, garbatamente, ti augurava un buon proseguimento e riprendeva il giro. La fregatura arrivava il g10rno successivo, quando ti facevano leggere un verbale che, più o meno, diceva: "Il signor XXX ha parlato con me dalle ore... alle ore ..., in questo tempo la macchina non ha lavorato. Ciò denota che il signor XXX dispone di tempo libero. Proporrei di fare effettuare un controllo dei tempi di,lavoro".
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==