Linea d'ombra - anno VII - n. 35 - febbraio 1989

Decreto riguardante la protezione delle piante selv~tiche e degli animali da non cacciare: "Par. 23. Allo scopo di proteggere le bestie selvatiche non da caccia èvietato: catturarle o ucciderle inmassa senza un ragionevole e giustificato motivo". Secondo esempio. Giuoco delle pianificazioni Nell'aprile 1961 è iniziato davanti al tribunale supremo di Gerusalemme il processo contro il vecchio Obersturmbannfi.ihrer A. Eichmann. L'accusa non arrivava a sostenere che l'imputato avesse fatto funzionare con le proprie mani le camere a gas. Eichmann ha minuziosamente e coscienziosamente messo a punto l'assassinio di 6 milioni di esseri umani. Nello stesso anno è stato pubblicato a Princeton, nel New Jersey, un'opera dovuta alla penna del matematico, fisico e teorico militare Herman Kahn, On Thermonuclear War (A proposito della guerra nucleare). In questo libro si trova il seguente prospetto: Tragici ma prevedibili bilanci del dopoguerra Morti 2.000.000 5.000.000 10.000.000 20.000.000 40.000.000 80.000.000 160.000.000 Periodo di ricostruzione dell'economia 1 anno 2 anni 5 anni 10 anni 20 anni 50 anni 100 anni "Esami obiettivi mostrano che la somma delle trag~die umane (sic) aumenterebbe enormemente nel mondo dopo la guerra, ma tale aumento non escluderebbe nonostante tutto un'esistenza normale e felice per la maggior parte dei superstiti e dei loro figli". "Ma questi superstiti sarebbero in condizione di condurre il tipo di vita cui sono abituati in quanto americani, una vita cioè con l'automobile, la casa di campagna, il frigorifero ecc.? Nessuno lo può affermare con certezza, ma io credo che se anche non facessimo per così dire alcun preparativo in vistadellanostraricostruzione~aparte l'acquisto di contatori Geiger, la distribuzione di manuali e certe esercitazioni preventive - il paese si rimetterebbe in sesto relativa-· mente presto". Delle morti in embrione non avrebbero che "un 'importanza relativa ... È probabile che nella prima generazione si incontrino circa 5 milioni di questi casi e un centinaio di milioni nelle generazioni seguenti. Penso che quest'ultima cifra non pesi troppo sulla bilancia, indipendentemente dalla minoranza dei casi iu cui si tratterà di completi aborti o di mortinatalità. Qualunque cosa sia, l'umanità.è talmente feconda che non c •è ragione di prendere particolarmente sul serio un piccolo calo della sua fertilità, neanche da parte dell' individuo colpito". "Quale prezzo si dovrà pagare per 'punire i russi della loro aggressione'? Ho sollevato questo problema con un gran numero di americani e, generalmente, dopo appena un quarto d'ora di discussione valutano accettabile un prezzo compreso tra i dieci e i sessanta milioni. Si finisce con l'ammettere una cifra più vicina al numero maggiore ... È molto curioso osservare la maniera in cui si arriva a questo limite estremo. Ci si richiama, in realtà, ad un terzo della popolazione di un paese, ovvero ad un po' meno della metà". A. Eichmann è stato condannato amorte ed impiccato nel dicembre 1961. H.Kahn è membro consultivo del consiglio scientifico dell 'Aviazione militare americana, fa parte del comitato tecnico della Commissione dell'energia atomica, è esperto dell'Ufficio della difesa civile e proprietario dell 'Hudson Institute di White Plains (New York) che fornisce le perizie necessarie alla pianificazione militare americana. Kahn è sposato, padre di due figli e gode di una reputazione di fine buongustaio. Questioni accessorie: si possono paragonare Kahn ed Eichmann? Esistono degli "esami obiettivi" della "somma delle tragedie umane"? Quale forza dimostrativa morale accordare ad una discussione in cui l'uccisione di sessanta milioni di persone viene chiamata un "prezzo accettabile"? Il genocidio può essere oggetto di considerazione e di un calcolo neutro, senza previsione? Dove stanno le differenze tra considerazione e pianificazione, tra calcolo e preparativo? Esistono queste differenze? Si può evitare l'assassinio dei popoli SAGGI/ ARENDT • ENZENSBERGER mentre lo si prepara? Si possono abbandonare nelle mani degli "esperti" la prevenzione e la pianificazione? E questi esperti a chi offrono i loro servigi? Che peso hanno le loro intenzioni? Che ruolo i loro progetti? Chi li ha delegati? Chi trasmette le loro sentenze?( ... ) Soluzione finale "I can build a device- I think I know how to do it to-day, I doubt that it would take me ten years to do and I doubt that it would cost me 10 billion dollars - and this device which I could bury, say, 2.000 feetunderground and, if detonated, it would destroy everybody in the world- at least all unprotected life. It can be done, I believe. In fact, I know itcan be done". (Herman Kahn: Discorso per il centenario della fondazione del Massachusetts Institute of Technology, 1961). Con la teoria degli insiemi le scienze matematiche hanno creato una disciplina che mette gli scienziati in grado di poter calcolare le modificazioni dell'infinitamente piccolo e dell'infinitamente grande. Non esiste una teoria morale degli insiemi. Quando si cerca di scoprire delle differenziazioni all'interno del male inimmaginabile, non ci si trova soltanto difronte a delle difficoltà semantiche. Il fallimento del linguaggio non fa che dimostrare il fallimento delle nostre facoltà morali di fronte alle nostre possibilità. La casistica giudiziaria non è, finora, ali' altezza della situazione più di quanto non lo sia la pratica politica. I posteri, tutti presi dai preparativi di quella che la seguirà, cercano oggi di giudicare i responsabili della "soluzione finale" di Hitler ed i loro servi. Non è coerente. Questa incoerenza è la nostra sola speranza: una ben piccola speranza! Nessun misfatto futuro può controbilanciare ciò che è stato già compiuto: i misfatti non permettono sottrazioni ma solo l'addizione (indubbiamente esiste un• impotenza morale che crede che la realtà di Auschwitz possa essere attenuata. È diffusa soprattutto in Germania: qui si trovano persone.che usan,.o seriamente, perfino nei documenti ufficiali, la parola riparazione). Le "soluzioni finali" sono irreparabili e non si possono controbilanciare, neanche davanti ad un tribunale. È una ragione di più perché il mondo sia tenuto a sottoporle ad un tribunale; e anche una ragione di più perché questo tribunale non basti. Tra la "soluzione finale" di ieri e quella di domani, quindi fra due azioni inimmaginabili, esistono delle differenze: 1. La "soluzione finale" di ieri è un fatto compiuto. La soluzione finale di domani è solo in preparazione. Ma è proprio dell 'inconcepibilità di questo atto che non si possa giudicarlo finché non si sia realizzato, perché non lascerà nessun giudice, imputato o testimone. 2. La "soluzione finale" di ieri non è stata evitata. La soluzione finale di domani può esserlo. La società cerca di delegare la responsabilità di prepararla e di evitarla: e ciò di preferenza ai soli, e agli stessi specialisti. Ma non è possibile delegare l'impedimento delle soluzioni finali più di quanto non lo sia delegare esse stesse. L'una e l'altra cosa non dipenderanno dal!' opera dell'individuo ma dall' azione di tutti: non può essere altrimenti. Senza gli impotenti i potenti sono impotenti. 3. La "soluzione finale" di ieri è stata l'opera di una sola nazione: la nazione tedesca.L'arma nucleare per la soluzione finale di domani, è in mano a quattro nazioni. I governi di molti altri paesi cercano di procurarselo. Esistono esempi contrari. 4. La pianificazione e la realizzazione della "soluzione finale" di ieri sono avvenute in segreto. La pianificazione della soluzione finale di domani si esegue pubblicamente. Nel 1943 c'erano persone ali' oscuro di tutto. Nel 1964 ci sono ormai solo persone che sanno. 5. Gli autori della "soluzione finale" di ieri erano riconoscibili. Essi portavano un 'uniforme e le loro vittime una stella. Gli autori della soluzione finale di domani non si distinguono dalle loro vittime. Lo psichiatra israeliano che ha esaminato Eichmann ha detto di lui che era un "uomo completamente normale: mi sembra più normale di quanto iononappaiaamestesso dopo averlo esaminato". Un altro esperto lo considerava un padre di famiglia modello. Eichmann si è occupato soprattutto di pratiche, di orari, di mezzi di comunicazione e di statistiche: ha anche visto però le sue vittime con i suoi occhi. Questa vista sarà risparmiata ai pianificatori dell'ultima guerra mondiale. (1964) 39

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