SAGGI/LA PORTA-SINIBALDI trebbe star parlando di Artaud. Gli oggetti più minuscoli si dilatano all'improvviso, e quelli grandi si perdono di vista, proprio come capita ad Alice. Si crea un'illusione ottica, un abbaglio determinato non dalla troppa luce dell'oggetto, ma dalla troppa luce che vi si immette, come quando Citati adopera per il giovane poeta lo stesso identico lessico "sublime" riservato a Goethe o a Rilke. Orwell proponeva di specificare subito, in inizio di recensione, a quale categoria (A, B, C, ecc.) appartenesse il testo in questione. Ma è un suggerimento troppo pragmatico per i nostri critici-letterati. Un'azione funesta Abbiamo parlato di una serie di fenomeni "progressivi" che hanno interessato la società italiana degli ultimi decenni (crescita di un pubblico nuovo di lettori, ampliamento del mercato, risveglio dell'editoria). Da quando Pasolini scriveva, nel 1973, che i giovani con vocazione letteraria sono scoraggiati e annullati, la situazione è profondamente mutata: oggi gli esordienti, se non proprio coccolati (chi pubblica è ancora oggi quasi sempre già conosciuto nel mondo editoriale) sono oggetto di notevoli attenzioni. Proprio per questo si possono forse dire alcune cose "scoraggianti". Non vorremmo sembrare degli avversari irriducibili della scrittura. Certo è impressionante come nella civiltà dell'immagine si siano moltiplicati i difensori fanatici e ipocriti di ciò che va scomparendo. Non c'è ormai trasmissione televisiva, varietà, talk-show, in cui il presentatore non dica ad un certo punto, con un tremolio della voce, che ''leggere fa tanto bene ... ''. Per quanto riguarda lo scrivere la situazione non è molto diversa. Al suo "misantropo" Molière faceva invece dire: "che un onest'uomo mai, mai deve abbandonarsi / A questa fissazione che hanno tutti di scrivere/ Che bisogna frenarsi, frenare questa smania. / Queta felicità di esprimere se stessi / ( ... ) / Dicevo che lo scrivere senza emozioni vere I È un'azionefunesta, che annienta chi la compie." (trad. di Cesare Garbali). È stato osservato, a proposito di un recente libro di racconti, che l'autore ha poco da raccontare e molto da scrivere. Una notazione che si potrebbe estendere all'insieme della attuale narrativa (almeno italiana). Ora, non si può che rispettare un'attitudine del genere, comune tra l'altro a molta grande letteratura novecentesca (e che non impedirebbe la edonistica degustazione degli ineffabili piaceri del testo). Ma ci sembra restringere l'ambito e la portata del fatto letterario. Rilevare con sdegno l'assenza di "emozioni vere" (così come di "esperienza") in un testo qualsiasi, può essere atto abusivo, presuntuoso. Ci sembra però che tale assenza è la conseguenza diretta di quella che abbiamo chiamato, con riferimento a Singer, la "passione di Zeitlin" (una passione cioè esclusiva e unilaterale per la letteratura; e dunque passione fatalmente infedele ... ). Non intendiamo esortare a una monastica astinenza dalla scrittura. Ma pur riconoscendo a quest'ultima tutte le sue ricche potenzialità e le sue specifiche funzioni, vogliamo difenderla contro alcuni suoi adoratori. E riaffermare che quello che ci stava davvero a cuore è ciò che la letteratura ha spesso finora custodito (e che per molto tempo forse custodirà) e non il feticcio della sua immagine sociale e istituzionale. 78 GLI AUTORI DI QUESTO NUMERO Sergio Atzeni è\._ J~prov11T~.- Cagliari nel 1952. Ha pubblicato presso Sellerio il romanro Apologo del giudice bandito (1986). Collabora a "L'Unione sarda". Vive attualmente a Torino. Stefano Bennl (Bolo~na 1948) collabora a "Il manifesto' e "Panorama". Ha raccolto i suoi scritti umoristici nei volumi Bar Sport (1976), La tribù di Moro SeduJo (I 972),Non siamo Stato noi (1978) e // Benni furioso (1975), Terra! (1984), ComicispavenJati çuerrieri (1986) e le sue ~sie in Prima o poi l'amore arriva (l'eltrinelli 1981). Ellzabeth Bishop (Worcester, Massachusetts 1911-Boston 1979). Fu allevata dai nonni materni in Nova Scotia (Canada). Dopo aver studiato a Vassar College ed aver conosciuto Marianne Moore nel 1934, viaggiò a lungo in Europa, Africa e in Messico, stabilendosi nel 1951 in Brasile con un'arnica. Opere: North and SouJh (1946), Poems: North and South, A Cold Spring (1955), Questions oJTravel (1969), The Complete Poems (1969), Geography /Il (1976). Postumi: The Complete Poems 1927 - 1979 (1983) e The Collected Prose (1984). Susanna Boehme Kuby (Amburgo 1947) è lettrice di lingua e letteratura tedesca nelle Università di Genova e Venezia. Si occupa di problemi della cultura tedesca contemporanea. Isabella Camera d'Afflitto (Salerno 1948) è professore associato in lingua e letterature arabe all'Istituto Orientale di Napoli. Ha tradotto diversi romanzi e racconti, in particolare di autori palestinesi. Jerome Charyn (New York 1937) insegna letteratura all'Università di Princeton. Tra le sue cpere ricordiamo: Metropolis (e/o 1988),fl pesce gallo e Marilyn la selvaggia, di prossima pubblicazione presso e/o. Mario Corona (Milano 1937) insegna letteratura anglo-americana all'Università di Messina. Ha scritto su Shakespeare, Dylan Thomas, Ipuritani d'America (Unicopli 1983), Melville (Prima del viaggio: per una lettura di Moby Dick, Pitagora 1984), i :t,fewCritics, e molti autori contemporanei. Sta lavorando alla traduzione di Foglie d'erba di Whitman. Giuseppe Del!'Agata (Roma 1940) ha studiato a Pisa e Praga e insegna filologia slava presso la facoltà d1lettere dell'Università di Pisa. Aldo Fasolo (Alba 1943), è professore di embriologia sperimentale alla facoltà di Scienze dell'Università di Torino. Si occupa di problemi di neurologia comearata e relativi all'evoluzione del sistema nervoso. Ha pubblicato, in collaborazione con Valdo Mazzi, Introduzione alla neurologia comparata (Boringhieri 1977). Maria Ferretti (Roma 1958) ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Ecole des hautes études di Parigi con una tesi su "Rivoluzione culturale e formazione del consenso nell 'Urss degli anni '20". Ha lavorato all'Accademia delle scienze di Mosca e ha in preparazione per Feltrinelli una raccolta di testi sovietici sui dibattiti attuali. Edward Morgar. Forst~ (Londra 1879-Coventry 1970) è autore dei romanzi Monteriano (1905), li cammino p_iùlunço (1907), Carneracon vista (1908) e 1 capolavori Casa Howard (1910) e Passaggio in India (1924). I suoi racconti sono stati raccolti di recente in un unico volume l?ressoGar-~ zanti, che è anche editore 1talianp del postumoMaurice (1914, 1971). E anche autore di studi critici, tra i quali il fondamentale Aspetti del romanzo (1927), edito in Italia dal Saggiatore ma oggi introvabile. Barbara Frlschmuth (Altaussee 1941), vive e lavora a Vienna. Scrittrice e traduttrice dall'ungherese, ha fatto parte del gruppo Forum Stadpark. Le sue opere sono pubblicate dalla casa editrice Residenz di Salisburgo. In italiano: /I collegio delle suore (e/o 1986),lnganni e incanJi di Sophie Si/- ber (Astrea-Giunti 1988). Stefano Levi Della Torre (Torino 1942) è stato un leader del '68 milanese. Pittore e insegnante, è autore di numerosi articoli e saggi, in particolare di storia e cultura ebraiche. Mario MatTi (Milano 1947), americanista, ricercatore presso l'Università di Milano, è autore di La cultura underground (Laterza 1972), Le origini della sinistra extraparlamentare (Mondadori 1976), La giungla e il grallacielo. Gli seri/lori del sogno arnericano1965-1920 (Laterza 1981). Ha curato l'edizione italiana di opere di U. Sinclair, J. Reed, J. London, G. Orwell, ecc. Salvatore Mannuzzu (Sassari 1930), magistrato fino al 1976, deputato (indipendente nelle liste PCI) per le legislature fino al 1987, dirige oggi la sezione giustizia del Centro per la Riforma dello Stato a Roma. Ha pubblicato in gioventù un romanro sotto pseudonimo da Rizzoli, e poesie su "L'almanacco dello Speccliio", "Nuovi Argomenti" ,"Ombre Rosse", ecc. È autore del romanzo Procedura (Einaudi 1988). Ernesto Ongaro (Palermo 1948), vive tra Roma, Mosca e New York ed è consulente per case editrici dell'Europa dell'Est. Horacio Quiroga (Salto 1878-Buenos Aires 1937), scrittore uruguayano autore di racconti influenzati dal magistero di Kipling e di Poe, è stato di recente ripffi{>Osto ali' attenzione dei lettori italiaru dagli Editori Riuniti. Oltre alle raccolte Racconti d'amore, di pazzia e di morie (1917), Racconti della selva, (1918),Anaconda (1921), Gli esiliati (1921), ha scritto romanzi, considerati dalla critica meno efficaci (Passalo amore, 1929). Jordan Radickov (Kalimanica, Bulgaria 1929) è il maggior scrittore bulgaro vivente, autore di numerose raccolte di racconti, dei romanzi TuJti e nessuno (1975) e La fionda (1977), di commedie e libri per bambini. È pubblicato in italiano da Marietti (I racconti di Cerkazki, 1984). Alfonso Santagata (San Paolo di Civitate 1947) e Claudio Morganti (Chiavari 1957), dopo aver lavorato nella compa~rua Il Gran Teatro di Carlo Cecchi, hanno fondato l'Associazione culturale Katrenmacher, dal titolo del loro primo spettacolo a cui sono seguiti Buchner mon amour, En passant, Mucciana City, Hauserhauser, Dopo, Saavedra, L'alba sollo casa Steinberg. Di tutti i loro spettacoli sono autori e attori. Su Fu'ad el-Tekerli si vada a pagina 55. Gli altri auJori di questo nurnerosono redai/ori e collabora/ori abituali della rivista.
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