la spia alla maestra. (escedi scena) M Io lo conosco, mi ha fatto del male ma non riesco a fargli del male, comunque non lo perdonerò mai perché la colpa è solo sua e non cambierò mai. B Io non l'ho mai visto, non so che faccia abbia ma a me indirettamente mi ha sempre aiutato. Tutte le volte che mi sono trovato nei momenti di bisogno il signor Zagni Franco indirettamente mi ha sempre aiutato, perciò io, in questa sede, non posso parlarne male. Però io non lo conosco, non l'ho mai visto. In scenasono rimasti:Y, A, B, M, E. Y apre un tavolinodapic-nic, tirafuori dalla tasca unpanino;gli altri quattrosi avvicinanoal tavolo,si crea unasituazionedi attesae di tensione,poi improvvisamentetutti insiemetiranofuori ognunoun uovosodo e lo sbucciano;lasciandole buccesul tavolosi allontananoe lomangiano.A canta La vie enrose. Altoparlante Si avvertono i signori viaggiatori che il treno 924 viaggia con circa 70 minuti di ritardo. Tutti rientranoin scena (rumoredi un trenoin corsa).Capre una valigia,tirafuori un lenzuolobianco,se lomettesulle spalle, si dirigeverso il fondo delpalcoscenicopassandoattraverso uncorridoiodi sediedovegli altri sonoseduti.Continua il rumore del treno in corsa. C A me piace: le calamità naturali, la bici senza freno, correre a piedi nudi, ballare senzamusica. Non mi piace: la gente che mormora, le cose che non si possono toccare ma solo vedere, il circo, il luna park e Mosca. C tornaversoil pubblicoe siferma difronte al posto occupato da Gal qualepone sulle spalle il lenzuolobianco. G va verso ilfondo delpalcoscenicodove si trova il microfono. G Mi piace: il dirittodi precedenza, mipiacciono le curve,mipiace fare lunghe gite, mi piacciono le cascate e le cadute, mi piace la dolcezza delle api.Non mi piace il raffreddorein estate, nonmi piacciono le cinture di sicurezza, non mi piace ingoiare i rospi, non mi piacciono le facce da schiaffi e i trichechi. G ripete il ritoprecedentee siferma difronte ad A che ripete l'azione precedente. Tutte le dichiarazionisuccessivesaranno accompagnateda questorituale. A A me piace camminare nei boschi di notte, mi piacciono i divani rossi, i telefoni bianchi, mi piace la luna piena. Non mi piacciono: i panni sporchi, pescare nelle acque torbide, saltare i pa: sti e non mi piace la paura. D A me piace stare sopra i ponti a salutare le persone che passaSTORIE/SANTAGATA E MORGANTI no sotto, a me piace andare nei tribunali a vedere i processi penali, a me piacciono i globuli rossi, mi piace stare sul chi va là, mi piac1 l'ora del tè. A me non piace: l'ora esatta, l'immunità parlamentare, nonmipiace il codice penale, nonmi piacciono i circoncisi, non mi piace guardare dallo spioncino. F A me piace correre a perdifiato, mi piace sdraiarmi sulla sabbia rovente, mi piace trattenere il respiro per vedere quanto resisto, mi piace camminare sotto la pioggia, mi piace parlare con i bambini. Non mi piace la gente curiosa, la cassa mutua, non mi piace volare senza il mio amuleto, non mi piace stare in mezzoal deserto e neanche essere perseguitato. Y Mi piace guardare di nascosto, mi piace l'asfalto bagnato, le piazze vuote, mi piacciono le rincorse senza motivo, mi piace l'acqua fredda sui polsi. Non mi piacciono le gambe delle sedie e dei tavoli, gli odori che non conosco, non mi piacciono le pagine bianche, la luce in faccia, i bambini appena nati, non sopporto i passi alle spalle, i battiti del miocuoree le persone che sospettano. L Non mi piace il mare mosso, i cavi della luce, non mi piacciono le serpi, la bufera, nonmi piace il fango. Mi piace la brezza,gli occhi belli, mi piace il tepore, mi piacciono le praterie, mi piace il tramonto e la sera. M Mi piacciono gli asinelli, gli scarafaggi,mi piacciono lemutande a righe e i materassi duri. Non mi piace dormire scoperto, non mi piacciono i pastori, le scale senza gradini e respirare sott'acqua. B Mi piace saltare ad occhi chiusi, mi piacciono i vigili urbani, mi piacciono le scarpe senza suola, gli ascensori, gli scatoloni di cartone. Non mi piacciono le molle, le montagne russe, gli ombrelli aperti, l'altalena, le carrozze di prima classe. B tornainproscenio,tuttisi alzanolentamente,compatti,siavvicinanoalproscenio,poi indietreggianolentamentee si accovacciano.Unoper voltasi alzano,tornanoinproscenio, si levano le scarpe.Tornanoal loroposto e prendonounaposizionedi riposo,ognunodiversadall'altro,formanounostranoaccampamento.Tuttoquestoavvieneaccompagnatodallo Stabat Mater di Rossini. Alcuniminutidi silenzio,poi unsuonometallico,tuttisialzano infretta alla rinfusacercanoleproprie scarpe, si tolgonola camicia,si mettonoinfila indianaed esconoal passo. Le foto che illustrano questi testi sono di Maurizio lluscarino dalla mostra L'impossibile altrove (Milano 1988). 73
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