STORIA ELEffRICA Jordan Radickov Parte prima: La dinamo In paese si cominciòa dire chepotevamoelettrificarcianche noi, bastavatrovareda qualcheparte una dinamo e collegarla al mulino. A quel tempo non avevamoancora l'elettricità, tutte le caseeranoilluminatecol sego.C'era tranoi unuomomoltointraprendente,Mijal, che girò tutta la provincia finché incontròun meccanicoe il meccanicogli promisedi cercareunadinamo,solochesarebbecostatacara."Quanto?"glichieseMijalequellogli disse il prezzo.Mijal tornò,riferì ai nostrilapropostachegliaveva fatto il meccanicoe dopoaver tenutoconsiglioi nostridecisero di comprarela dinamo.Mijal andòa prenderlae gli uominila trasportaronosubitonel granaio,perché il meccanicoavevadetto di tenerlain un luogo asciuttoe ventilato.I nostri furonomolto contentidi vedereche la dinamoera tedesca.In queglianniun contadinodel paese s'era comprato,con un prestitodellaBanca dell'Agricoltura,un aratro tedesco marca "Cinghiale"e l'aratro arava davverola terra come un cinghiale.Un altrocontadinoinvece ave'(amessoalla radice dei suoipomodori un fertilizzante tedescoe il gamboera cresciutofino a diventaregrandecome il fustodi un pioppoe ci si dovevaappoggiareuna scalaper salire a raccoglierei pomodori.Una voltache la mogliedel contadino presee ci salì,caddegiù con la scalae tuttoe per pocononsi sfracellava.Non si sfracellò,ma corse a prenderel'accetta e si mise a tagliareil gambo. Tutti quelli chepassavanodi lì le chiedevano perchémailo tagliassee lei,menandogran colpi,rispondeva: "Questoqui a menon mi servemica!Oh no che nonmi serve..." Cosicchésoloa lei non importavaun fico seccose la dinamoera tedescao no.Tutti gli altri peròci tenevanomoltissimoche la dinamo fosse tedesca e Mijal diceva a tutti: "È tedesca, tedesca!" Chiusebenbene il granaioperché la dinamo noncorresserischi e sparì di nuovoper alcuni giorni a setacciarei c_lintorni in cerca di filo di rame, lampadinee isolatori.Quando tornòaveva i talloni così copertidi piaghe che non ci si poteva appoggiaree dovevacamminarein punta di piedi. I nostri si diederoda fare, trovaronodel grassodi lepre e glielodiederoperché se lo spalmasse sui piedi.L'umanità non ha ancorascoperto un unguentoper curare i piedi feritimiglioredel grassodi lepre.È verochenon è facile trovaredel grassonelle lepri,maquandolo si trovanonha prezzo.Mijal si spalmò i tallonie dopoesser rimastoun giorno distesodavantial granaio in cui era chiusala dinamo,nongli restònessunatracciadelle piaghe. "È tempo"disse ai nostri"d'occuparci dei pali". Parte seconda: I pali della·luce A quel fempoavevamoun bosco,ma era tutto statale,lo stato ci avevamessole mani soprae non ti lasciavaportarvianemmenounostecco.Il guardaboschis'aggiravadicontinuoper il bosco, collericoe sudato nella sua uniformeverde, e appenasentivauna scureal lavoro, sparavasubitoin direzionedellascure. Se uno è da solopuò scappareper il bosco,ma se uno è lì con le bestieda tiroper caricarsi il carro, lebestienon ci pensanonemme56 no a scappare,seguitanoa scuoterela coda e a ruminare,perché i boviniquestafaccendadel guardaboschinon lacapiscono.I nostri cipensaronosue deciserod'invitare il guardaboschia un riccobanchetto,conogni bendi Dioe duemusicantia unlatodeltavolo.Il guardaboschivenne,dissea tutti"Buongiorno"e si sedette a capotavola,tenendo tra le gambe la carabina.I nostrisi misero a servirel'ospite, i musicantisuonavanosolo pezzi dolci e adattia una tranquillatavolatae benpresto tutte le testefumavanoleggermenteper il vino,e la testadel guardaboschifumavadue voltedipiùperviadell'uniformespessa.Bene,mapropriosulpiù bello,mentresono tutti indaffaratia mangiaree bere, si sentono deicolpidi scure."Fermi!"grida il guardaboschibalzandoinpiedi e afferrandola carabina."Vi arresteròtutti!" Si fa improvvisamenteun silenziotanto tesoche si sente sgocciolarel'-acqua dal clarinettomentrefuori,nel bosco, le scuri echeggianocomecannoni."Voi"dice il guardaboschi"mi avete invitatoquiamangiare e bere e avete mandato i vostri a tagliare legna di nascosto!" "Diamine,guardaboschi,comepuoipensareunacosasimile!"dice Mijal."Non vedi che siamotutti qui?" No e poi no, il guardaboschi non si lasciaconvincereed esce fuori sul balconeper capire da dove vengono i colpi di scure. Le scuri, si capisce, rimbombavanodovegli alberisonopiùgrandie robustie vannobene per farnepali della luce. Il guardaboschile localizzò,alzò la carabinae sparòdirittoin quelladirezione.Bene,ma il fucileesplose e gli andò in pezzi tra le mani,portandoglivia unocchio.I nostricorserofuorie videroche il guardaboschigiacevariversosul balcone.Quelliche stavanotagliandonel bosco avevanoprobabilmentetappatoin anticipola cannadel fuciledel guardaboschi perchégli scoppiasseinmanoquando,sentiti i taglialegnadi frodo, avessefattofuoco su di loro.Alcunicaricaronol'uomo su un carroe lo portaronoin cittàper vedere se i medicipotevanofare qualcosaper il suoocchio,mentreMijalcondussei rimanentiverso il bosco.Per tutta la notte i carri cigolaronoe loro trasportarono i pali e scavaronole buche.Mijalraccomandòchescortecciasserobene i pali, perché altrimentici si sarebbeannidatoil verme che vive sottola corteccia.Tutti i pali furono scortecciati, il verme ci gironzolòun po' attornocon le mani in mano,poi andò a cercarsiil ciboaltrove.Mi ricordoche in mezzagiornataspuntarono in tutto il villaggioi pali della luce, lisci e bianchi.Si dovevanoormai solo piazzare gli isolatorie stendere i fili. Parte terza: I ramponi di ferro .Arrampicarsisu un palo della luee e sistemargliin cima gli isolatorinon è affattodifficile,bastaavereaipiedi deiramponidi ferro.Nessunoprima avevapensatoa come avrebberoattaccato gliisolatorie soloadessoi nostrisiresero contochedovevanotrovaredaqualchepartedei ramponi.Mijal riflettée decisedi rivolgersial fabbro,spiegandoglicomefare i ganciperchési potessero usareper salire sui pali e reggersi senza cadere.Andòcon alcuni altri dal fabbro zingaro,ma il fabbroera coricatotutto ravvoltoe con la testa sotto le coperte."Cos'hai?" gli chieseMijal e
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==