INCONTRI/FRISCHMUTH d dic~chel'unica veraimpotenzarisiedenel fattoche bergqua? 0 iùdotarelecoseconlaricchezzadellanostraaninonposs~~oeceppropensaadefinirelafantasia comeunafaccenma Sare1mv . • ·. 'tazionee laletteraturaè unacosache s1escogita. An- .da<li escogi •eneetichettatocomerealismoè spessoqualcosadi cheq~antov~onsemprehaa chevederecon la realtà,dellaquaescogita~ nonabbiamopoiunaconoscenzacosìesatta. Il fanle,~sere, e,trUmentoletterarioaffascinantee poliedricocheoftasu~o è un; ~itàdi introdurreregistridifferenti.Venendoa Sofre_I 0 S~lpob ucontinuanoa chiedermiperché fate e re delle Alpi, phze l er, . . e· l I . é • matuttiquestiessen. 1sononatura mente enspoperc~. 1080 !11 te Lapiùimmediataècheilpaesaggiochefadascestepmalsvanaan~o hadatoluogoe pretestoal sorgeredi unaquannano rom . è h . di . . . 1 de Unarispostaultenore e e s1tratta unapro1et,~ di eggence~omenoanalogosi può ritrovarenelle religionio z1one- un 1' · · d ed da ' di mitologi·e-, unapr01ez1one,unque,proc uta - nellegran 1 · d' d . . 1 qualeconsistenel a rappresentazione I un mon o gliumam,a I r· · n· de · . 0 estomondo,con asuacon 1guraz1one ze rmezer d1fate. raqu ff' . h , . ffi . bo hese ha persola suae 1c1enzanone e ogme 1cacia, tardo rg , . .. . . . . 1. . d . henonretroagiscepm smsu01mventon, g I umam, valea irec · Ali fi d I · l 'ò è strettoa uscired1scena. a me e pnmo vo urne, eperc1 co quisitoJaconsapevolezzache nella loroattualefor- dopoaverac . •, · fl d , • t zanonpossonoesercitarepm nessunam uenzasuma es1sen . . • •i· · . • fatee spiritidellanatura,tuttiquesu essen genu I em gliumam, . . 'd d' • li e h moltoamabili,dec1ono 1ricorrerea a metamor10- parteanc e . . h . . D I mentochecomepr01ez10neanno perso ogmpotere, SI. a mo 'f' . Il p tr bbe ta lorochecosi 1cars1,tornarene e cose. o e essenon res · ·e· · · d JJ · ta foraperJenuovem1su1caz10me e scienzenatura- reuname 11- s · · JJ' . D'altr parteJafataAmary s ternw1eseraspira a uma11:" . a All'iniziodelsecondovolumedella trilogiala inconmzzaz1one. I · d' . Ilespogliedi unessereumanoa sua vo ta pnvo I pastnamone . d Il . I . . b a1· sato.Il passatosopraggiunge p01 a e cuconvo uz1omcere r 1 54 del preeesistentecorpo di unastudentessa,e Amaryllissi sveglia come Amy. A quel punto mi incuriosivaveramenteosservare quale tipodipassatoavrebbepresoil sopravvento.Ebbene,la fata risultadecisamentescavalcata.Dapprincipioella appare interessataa tuttociò che vede con il nuovopunto di vistadegli occhi estraneiattraversocui guarda,alle personeche incontra,per esempio,e che scaricanosu di lei i loroproblemiproprioperché è cosl aperta- una simile apertura,per l'appunto, nonammette passatoo biografia.Poi però intervieneuncambiamentoin quanto- comeanchein Verschwindendes Schattens in derSonne - è impossibilemantenereil postodell'osservatore.Primao poi si vienecoinvolti,eaquelpuntoosi lasciaperdereoci si lasciacoinvolgeresempredi più. È il casodiAmyStem,ched'un trattoè talmenteimplicatada non fungerepiù comevaso in cui tutti PQSSOno versarele proprieesperienze. Nel terzovolumeellaappareancorapiù implicata.Moltipersonaggied elementicircostantiscompaiono.Amyaccettala sfidadi avereunfiglioeper gli impegnicheglienederivanononviene più frequentata come prima.C'è invece un nuovopianonarrativo in cui prendonola parola i bambini.L'influenza esercitata dal figliosuAmy Stem è così forteche lei non riescea scrivere senzafarlo intervenire.In realtàquestonuovopianoè dato da ciò cheAmyStem scrive,maè al contempola storiae una giornata di suo figlioKai. Ritiene che la contrapposizionedei due mondi costituiscaun modopiù produttivo di intensificare il punto di vista della critica sociale nonché di chiarire quali siano i limiti e le possibilità dell'individuo? Sicuro.Quantipiù sono i pianie gli aspetti sottocui si consideraunacosa,tantomaggioreèlachiarezzaconcui sipuòcoglierla. È perquestochenonamolanarrativaunidimensionale,unmodo di scrivereche fa dimenticareche si tratta solo dellaprospettivadel!'autore.Quandofacciointerveniredue, trepianidifferenti, cerco di fornireanche un criterio.In tal modo, infatti,ritengo di mostrarecomeprocedoe,d'altra parte, la coqtrapposizionedi prospettive differentiproduce l'effetto che il léttore non si affidi interamentea nessunadelle singoleprospettive. L'artificio delmondodellefate non comportaancheil rischio di sbarrarel'accesso a unaprospettiva di critica socialestorica e immanente? Se laletteraturanonpuòpermettersiquesto,è il casochesidia alla sociografia. La mia rispostanonpuò che esseredrasticaper~ ché ho l'impressioneche, considerandola questionenei termini incui leilapone,si finiscaperaccettareunamutilazionedellaletteratura,dellesuepossibilitàe capacità.Letteraturae sociografia sono due coseben distinte. Credochenelle sue opere si rifletta la dialettica di individuo e società. Come intende questaproblematica? Credoche la questionepiù ricorrentenei miei testi sia quella dell'identità. Individuoe società... veramentevi si può includere
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