Linea d'ombra - anno VII - n. 34 - gennaio 1989

fondamentemutato, alle tematiche del disgelo, e, innanzitutto,al problema del rapportocol passato. Alla finedell'86 cambianoi direttoridelleprincipalirivisteletterarie, che sono al tempo stesso, inUrss, una delle principali tribune del dibattito politico e culturale:GrigorijBaklanov,onestoe coraggiososcrittoredella "prosa di guerra", vienechiamato adirigere "Znamija", che sembra oggi avereil ruolo di "Novyj mir" negli anni del disgelo; "Novyj mir" viene affidataa Sergej Zalygin, scrittore assai stimatoper la sua staturamorale, in prima fila nelle battaglie ecologichedegli anni passati, comequellacontro I'inquinamentodel lagoBajkale quellacontroil folleprogettod' inversione del corso dei fiumi siberiani;VitalijKorotic è nominatodirettore di "Ogonek", settimanalea larga tiratura,fino ad allora feudo di nostalgici stalinistie nazionalisti,cheperdonoanche "Oktjabr". Il rimescolamentodelle carte va a favoredegli intellettuali liberali formatisinelclimadelXXcongresso,costrettial silenzionegliannidiBreznev.Neescedrasticamenteridimensionatal' influenzanon solodegliscrittori"ufficiali"delbreznevismo,ma anchequelladella corrente slavofilae ruralista, costituitasinella secondametàdegli anni Sessantasulle ceneri delle speranzesuscitatedal disgelo, e che aveva beneficiato,in seguito, del silenzioimposto agli scrittori liberali con la fine di "Novyj mir", restando la sola, negli anni Settanta, a opporsialla letteraturaufficialee ad avere, per ciò stesso, un riconoscimentomorale nella sociètà.Tolleratadalla letteratura ufficiale sullabase di un comune richiamoai valori nazionali e dell'ostilità apertamentedichiarataai liberali,invisa agli ufficiali e accusatadagli slavofilidi continuarea inquinarela culturarussa con l'influenza occidentale, questa corrente, che era rimastaai margini della vitaculturale e sotto la continuaminaccia dellacensuraper la sua idealizzazionedel passato, la rivalutazionedellareligionee la rigidacontrapposizioneframoralee progresso, si è imposta sullascenaletterariaaiprimisegnidiliberalizzazione.Nell'8586 vengonopubblicati L'incendio di Rasputin, Detective triste di V. Astaf'ev e Tuttoci è ancora davanti di Belov, opere che hanno come temacomune la degradazionemoraledell'uomo sovietico, conseguenzadell'abbandono del "vero" mododi vitadelpopolo russo, quello contadino,provocato dalla nefasta influenzadella città corruttrice,e, segnatamente,degli intellettuali(11). Il 1987segnaunanettainversionedi tendenza.Agli slavofiliresta solo la tribunadi "Nas sovremennik"e di "Moskva", mentregli "ufficiali" si stringonointornoa "MolodajaGvardija"per difendere i valori del passatoe, più concretamente,i loro privilegi:gli intellettualiliberalidominano la scena letterariae culturale,contrapponendo al rimpiantodi un passato mitico il tentativodi analizzare ciò che è avvenuto,e una riscopertadell'impegno civico e politicoal rifugiarsinell'intimismo e nel privato,caratteristica,questa, della prosa "cittadina"della generazionedei quarantenni,di cui la novella di Makanin Lui e lei è l'emblema (12). I risultatisonoimmediati."I manoscrittinon brucianomai",comesi amaripetereaMoscacitando Il maestroeMargherita: icambiamenti ricordatie la maggiore autonomiaconcessaalle redazioni dellerivistecon la limitazionedei poteridel Glavlit, l'organismo stataleprepostoallacensura,richiamatoadoccuparsisolodelladifesa dei segretimilitarie di stato sulla stampa,permettono la pubblicazionedi operea lungoproibite (13).Alla finedell'86 "Znamija" pubblica finalmente La nomina di AleksandrBek, storiadi un ministro dell'industriapesante degli anni trenta, austeroe integro esecutoredegli ordiniche vengonodall'alto, che passa accantoallerepressionisocchiudendogliocchi:"non sonoaffarimiei.Nonmi riguarda", metaforadella schizofreniadi un'epoca (14); all'inizio dell'87 escono La sparizione di Jurij Trifonov, racconto autobiografico sull'arresto del padre nel 1937(15),/ vestitibianchi di Dudincev (16) eL' urlo di Granin (17), sul tragicodestinodellabiologia e della geneticasovietichenegli anni quarantae cinquanta,dominati dal ciarlatanoLysenko; escono due romanzi sulla collettivizzazione, Contadinie contadine di BorisMozaev e L'anno delIL CONTISTO lagrandesvolta diVasilij Belov,chemostranola devastazionedelle campagnefra la finedel 1929el'iniziodel 1930(18);escelanovelladi Pristavkin Nubi doratesu cielonotturno, sulladeportazione dei ceceni durante la guerra (19).Vengonopubblicati il poema Per dirittodellamemoria di Tvardovskij,costretto, adolescente,a rinnegare il padre come "kulak", violentadenuncia dei lagerdella Kolyrnache inghiottironomilionidi innocenti(20) e il Requiem di Anna Achmatova(21). È in questocontesto che viene pubblicato,a primavera, I.figli dell'Arbat, che diventa immediatamenteun best-seller: la rivista spariscedalleedicole,il libro,pubblicatopoco dopo, è subitoesaurito e si vendeal mercatonero, testimonianzadel bisognodi storia di una società intera,che si interrogainquietasul suopassato(22). Se da un puntodi vista letterario il romanzo appare complessivamente debole,pure enorme è il suo valorepolitico e culturale:sarà Ifigli dell'Arbat, assieme a La nuovanomina, ad aprire il dibattito sul passato (23). Ifigli dell'Arbat è ambientatonel 1933-34,l'anno dell'assassinio di Kirov, che conclude la narrazione.Due storie si intrecciano nel corso delromanzo,dando luogoa unamolteplicitàdi pianinarrativi: la storiadell'Urss di quel tragicoanno,raccontata attraverso Staline i suoicollaboratori,e la storiadi SasaPankratove dei suoi amici, i ragazzidell'Arbat, che assurge a unadimensionedi storia collettiva di un'intera generazione. Costruitoconricchezzadi elementiautobiografici,ilpersonaggio principale,lo studenteSasaPankratov, è un militanteconvinto e impegnato:i suoi guai comincianoquandopropone di sostituire, sul giornalemuralededicatoall'anniversariodella rivoluzione,l' editoriale,scopiazzaturadeiquotidiani,condeiversisatiricisuglistudentiperattirare i lettori.L'infrazione, siapurminima,al ritualecodificatomette inmoto lamacchina repressivadello stato,kafkiano labirintodi corridoie polverose scartoffie:inizianogli interrogatori, il processoalle intenzioni ("se ha fattoquesto...vuol dire che"), l'autodafé dell'imputato, che si tormentaper trovare in sé le ragioni dell'arresto, interiorizzandouna colpamai commessa. La paura si insinua fra gli amici e i parenti, che, scrollandole spalle,finiscono per nascondersidietro un "se lo hanno arrestato, qualcosaavrà purfatto".Sispezzanoilegamielementaridisolidarietà umana.Solitudinee pauraaccompagnanoSasaal trenoper l'esilio siberiano. E un' il!usione:un giorno sarà fatta giustizia, l'errore sarà riconosciuto.E un funzionariodel partito, caduto in disgrazia e speditoa dirigerelapoliziain unaperdutacittadellasiberiana,a strappargliela: le parole non hanno più senso, lo stato, con la sua folle politica di modernizzazione,ha bisognodi vittime,"nemici", "S{l-botatori", capriespiatorichepermettanodigiustificareifallimenti.Efinital'epocadella ragione.Contasolo laforza.Il terrore è lostrumento principale di governo. Ed è quelloche pensa anche Stalin.All'altare del!'industrializzazionee dellarinnovatapotenza dellaRussia, Stalinimmolai milioni di contadinimassacrati durante la collettivizzazione:" la storia lo perdoneràal compagno Stalin", ripete, nel suo lungomonologo(fra lepaginepiù belle del romanzo),il dittatore.Stalinriprende il camminotracciato,due secoliprima,da Pietro il grande,la cui figuravenne infatti, assieme a quelladi Ivan il terribile,rivalutata neglianniTrentacontrotuttala tradizionestoriograficamarxista,accusata di sottovalutareil ruolo dellapersonalitànella storiae messa al bando: lacontinuitàdello statoe dell'autocrazia si sovrappongonoallarotturarivoluzionaria,elostalinismovienecollocatoinuna prospettivadi lunga durata della storia russa e sovietica. AStalinRybakovcontrappone la figuradiKirov, con lasuapopolarità fra lemassedi Leningradoe il suo autoritarismotecnocratico:Kirovaccettala"necessità"diStalin,dell'uomo "forte" nelmomentodifficiledell'industrializzazione. La sua criticanonriguarda i costimostruosidel processo inatto, e nemmeno, in fondo,la"deificazione"del capo carismatico,che serveper mobilitarelemasse 17

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