--- dioso da mettere in un angolo; la sua ossessiva denuncia delle reali condizioni dell'Italia, ben diverse da quelle che il fascismo al suo nascere aveva promesso di realizzare, non è più tollerata. Romanzi come Tre generazioni, Combatteva un uomo, Gente di squadra, Tenebra solare, Alba senza denaro rispecchiano questo stato d'animo di disperazione impotente e vogliono essere soprattuto i veicoli di una battaglia politica che il nostro si ostina a combattere pur sapendo di averla perduta in partenza. · , Da un punto di vista letterario (ma come separare in questo autore vocazione letteraria e fede politica, fondate entrambe sul suo antiborghesismo anarchico?) il Gallian più interessante è indubbiamente quello avanguaFdista e "surreale" ("non c'è avanguardia che possa disconoscere questo irriducibile predecessore", ha scritto Ruggero Jacobbi), quello che si muove tra ''novecentismo" e "prosa d'arte" e che si esprime non solo nelle opere degli anni Venti sopra ricordate, ma anche nei Racconti per la gente, nei Racconti fascisti, in Quasi a metà della vita, in alcune pagine di Comando di tappa. Ma se la "prosa d'arte" di questo singolare scrittore è tutt'altro che rassicurante ed olçografica, così pure il suo "novecentismo", che con essa spesso si fonde, è lontanissimo da quello lucido e razionale di Bontempelli; il suo stile, espressionista e surreale, si carica di un "maledettismo" (tanto raro nella letteratura italiana del '900) che richiama Baudelaire e Rimbaud: particolarmente evidenti e interessanti sono i debiti nèi confronti del primo (che sarebbe interessante indagare) a partire dal rapporto, tutto baudelairiano, con la borghesia, "madre abietta" che partorisce con orrore figli ribelli e mostruosi, della cui prepotente vitalità essa si presenta come la vittima predestinata. (In questa chiave si possono leggere sia il ricorrente tema della' "natalità", sia i ~apporti di coppia, molto frequenti, tra una donna anziana e un giovanissimo, sovente assunti da Gallian, negli anni Trenta, a simbolo rispettivamente della vecchia Italia liberale e borghese e del nascente fascismo, forza giovane e rivoluzionaria capace di sottometterla e di redimerla.) La società borghese, inoltre, anche per lo scrittore romano, è il luogo dell'alienazionee dello spleen, il prodotto dell'odiato denaro fonte di corruzione e di ingiustizia; egli la sottopone a grottesca deformazione per rivelarne l'ipocrisia e l'inconsistenza morale. I suoi "eroi", vagabondi vitalissimi e allucinati, suoi figli degeneri, la fuggono disperatamente, ma inutilmente. Il loro vagabondare (che si presenta con tutt'e le caratteristiche di un viaggio "onirico" e che è raccontato attraverso trame il cui "svolgimento" - sono parole di Bontempelli - "vive come un vagabondaggio stupefatto", e attraverso una scrittura che possiamo definire "automatica"), vorrebbe essere la fuga da un mondo moderno considerato come la somma del Negativo, ma in realtà di questo mondo riflette le contraddizioni, il male oscuro che tutto insidia e ammorba e al quale non si riesce a sfuggire. Non serve levarsi a volo in un "cielo invocato dalle braccia disperate" (si veda L 'uomo che rimase in aria), né scendere nei sotterranei della città, dove gli uomini nascondono i lqro rifiuti, quelli che rivelano la loro vera natura al di là delle apparenze (si veda il viaggio di Tom in La donna fatale), né reagire all'ingiustizia attraverso gesti anarchici e disperati come quello 'del principe Carlo, il protagonista di Vita di sconosciuto, nel quale si manifesta la segreta brama di riscatto che serpeggiain quella turba di miserabili alla quale egli si è unito. Di fronte all'abietta storia il polo positivo, alternativo, verso cui tendere viene identificato da Gallian con la natura. Ma anch'essa appare sempre più prigioniera degli uomini e assoggettata alle leggi del denaro. Così nel presente racconto (incluso nel volume Quasi a metà della vita, pubblicato da Vallecchi nel 1937e comprendente racconti scritti tra il 1926e il 1936)il protagonista ''mutato in cavallo", cioè tornato alla natura, soffre sulla prÒpria pelle il crudele dominio dell'uomo, di cui tuttavia, come si legge nel magico ed enigmatico finale, sembra· attendere un richiamo. Non·rimane ora che compiacersi per questa ristampa e augurarsi con Umberto Carpi e con Claudia Salaris - alla quale si deve la meritoria pubblicazione di due racconti gallianiani compresi nel wlume Nascita di un figlio ed altri scritti del 1929 (cfr. "Alfabeta", anno 8, n. 90, novembre 1986)- che, dopo questo primo assaggio, si arrivi presto, come già avevano auspicato ànche Falqui e Jacobbi, a offrire ai lettori un campionario assai più vasto dell'opera di questo originalissimo scrittore ingiustamente dimenticato. ___Q___ I p E R Bo R E ·A ' DAL NORD LA LUCE SVENDELBLANC LA NOTTE DI GERUSALEMME Fede, poterebscienza a conflitto nelre tene re della guerra PEROLOV ENQUIST AUGUST STRINDBERG: UNA VITA Un romanzo originale e drammatico su una personalità controvèrsa, affascinante TORGNYLINDGREEN: BETSABEA Una donna bella e un vecchio Re due concezioni della vita e del sacro PETERSEEBERG L'INCHIESTA Assurdo e ironia dell'esistenza nei racconti di un grade scrittore danese Via Palestro, 22 - 20121 Milano tel. 706684 Il Patalogo Undici Teatro Annuario dello spettacolo 1988 I film liberano la testa .di Rainer Werner Fassbinder La collanina 5 La possessione e i suoi aspetti teatrali di Michel Leiris La collanina 6 Il punto in movimento 1946-1987 di Peter ·Brook I libri bianchi Scolpire nel tempo di Andrej Tarkovskij II edizione - I libri bianchi La camera astratta di Studio Azzurro e Giorgio Barbiero Corsetti I libri neri Dalla scuola polacca al nuovo cinema (1956-1970) a cura di Malgorzata Furlan e Roberto Turigliatto I libri _quadrati ubulibri 93
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