Linea d'ombra - anno VI - n. 33 - dicembre 1988

ANTOLOGIA/O. HINRY piombare tutta dalla parte.di là, a ogni momento. Avevano lasciato il suo regalo, il suo fazzoletto, là sulla sponda, per vedere se sarebbe tornata in sé, almeno per intervallo, per vederlo, palparlo e apprezzarlo. 1 Oh, questo subito entrava a far parte del Natale, questo era ciò che era necessario! Quella giaceva come in una culla, quietanima, era proprio, era pronta per il miracolo, un miracolo da nulla, prodigi. . Si agitavano, volevano andare tutte e tutti di là, muovendosi da soli o trasportati, di fuori si affollavano, parlottavano, commentavano, simulanimi, con tenace dolcezza; se.glielo avessero permesso avrebbero ingorgato la cameretta. Sebbene senza nessuna incuria si aggrappassero ai loro inviluppati regali, solo per ora si distraevano da essi. Era un equilibrio, si aprivano a ciò che dipinto più grosso in tutte le stampe, djndasserp campane, tiroliro, il Presepio si illuminasse, tinnulamente. Sì, che la vecchina, dormidormendo, fugacemente si svegliasse, il neaessario istante, lucida tra due morti, cioè, che potesse ricevere il suo regalo e dono, prima di°continuare. · (traduzione di Giuliano Macchi) Da Ave, palavra, scritti postumi, 1971, José Olympio Editore. Già pubblicato in "Progetto", n. 2, 1977e in L'occhio dall'altra parte, Racconti brasiliani di oggi, Scheiwiller 1978. ILDONODEIMAGI O. Henry U n dollaro e ottantasette cents. Era tutto. E sessanta cents era- . no inpennies. Pennies risparmiati uno o due per volta, contesi al droghiere e al verduraio e al macellaio, finché, convinti di taccagneria da quelle puntigliose trattative, le guance vi si coprono di rossore. Tre volte Della contò il denaro. Un dollaro e ottantasette cents. E l'indomani era Natale. Era chiaro: non c'era altro da fare che lasciarsi cadere sul nudo lettino, e mettersi a piangere. E così appunto si comportò Della. E ciò vale a stimolare la riflessione morale che·la vita è fatta di singhiozzi, ·sospiri e sorrisi, con una certa preponderanza di sospiri. Mentre la signora della casa gradualmente trapassa dal primo al secondo stadio, date un'occhiata alla casa. Un appart.amento ammobiliato a· otto dollari per settimana. Non si può dire che superi qualsi,;1sidescrizione: ma certo la mette a duro cimento. Nell'atrio, a pianterreno, stava una cassetta delle lettere in cui non entrava mai unà lettera, ed un pulsante elettrico dal quale nessun dito umano avrebbe potuto estorcere un suono. A tutto ciò aggiungevasi un cartoncin'o recante il nome "Mr. James Dillingham Young". Durante trascorsi periodi di prosperità, ·quando il proprietario guadagnava trenta dollari la settima·na, quel "Dillingham" aveva · garrito al vento. Ora, ridottosi il reddito ·a venti dollari, le'lettere del "Dillingham" apparivano confuse, quasi meditassero.seriamente di contrarsi in un modesto, sommesso D. Ma ogni qualvolta Mr. James Dillingham Young tornava a casa, al suo appartamento al piano di sopra, si sentiva chiamare" Jim" e grandemente lo coccolava la signora Dillingham Young, già presentatavi col nome di Della. E ciò è molto bello. DeHa portò a termine il suo pianto, e si passò il piumino sulle 78 guance. Poi si pose alla finestra a guardare stancamente il gatto grigio che percorreva la stecconata grigia del grigio cortile. L'indomani era Natale, e lei aveva soltanto un dollaro e ottantasette cents per fare un regalo a Jim. Per mesi aveva risparmiato un ceni dopo l'altro: e quello era il risultato; Con venti dollari la settimana non si fa gran che. Le spese erano state maggiori del previsto. Succede sempre così. Solo un dollaro e ottantasette per comprare un regalo a Jim. Al suo Jim. Molte ore felici ella aveva trascorso a pensare qualcosa di carino per lui. Qualcosa di bello e raro e autentico, qualcosa che non fosse troppo indegno dell'onore di appartenere a Jim. Tra le due finestre-della stanza stava uno specchio stretto e alto. Forse voi li avete già visti, questi specchi da muro che si trovano negli appartamenti da otto dollari. Una persona agile e sottile può, cogliendo la propria immagine in una rapida sequenza di strisce longitudinali, pervenire ad un concetto sostanzialmente adeguato del proprio aspetto. Della, che era sottiletta, era padrona dell'arte. Con una piroetta improvvisa si scostò dalla finestra e ristette di fronte allo specchio. Gli occhi le splendevano intensamente, ma in venti secondi il suo volto perse ogni c9lore. Rapidamente si sciolse la chioma e la lasciò cadere per tutta la sua lunghezza. · Ora, di due possessi i Dìllingham erano profondamente orgogliosi. Uno era l'orologio d'oro di Jim, che era stato di suo padre e del padre di suo padre. L'altro era la chioma di Della. Se la regina di Saba avesse abitato nell'appartamento di fronte, Della avrebbe lasciato pendere i capelli alla finestra per asciugarli, soltanto per fare scorno ai gioielli e ai doni di Sua Maestà. Se re Salomone fosse stato il portiere con tutti i suoi tesori ammucchiati in cantina, Jim avrebbe tratto dal taschino il suo orologio ogni qual volta gli fosse passato davanti, per il.solo gusto di vederlo strapparsi la barba per l'invidia:. Così ora cadde la ·bella chioma di Della, ondeggiante e splendente come una cascata di acque scure. Le arrivò fin sotto al ginocchio, la avvolse quasi come un vestito. Poi Della la riavvolse, con gesti rapidi e nervosi. Parve esitare un ·istante, e rimase immobile, mentre una o due lacrime cadevano sul rosso tappeto frusto. Indossò la vecchia giacca marrone. Si mfse in capo il vecchio cappello marrone. Con Un 'frullo di gonne, gli occhi ancora luccicanti, scivolò fuori dall~ porta; scese le scale e raggiunsè la strada. Si fermò davanti ad una insegna: "M.me Sofronie. Parrucche di ogni tipo". Della salì di corsa una rampa di scale, e si fermò ansimante. Madame, ampia, troppo bianca, gelida, non aveva l'aria di una "Sofronie". . "Volete comprare i miei capelli?" domandò Della. "Io compro capelli", disse Madame. "Fate un po' vedere". Si disciolse la bruna cascata. "Venti dollari" disse Madame, reggendo la massa con mano esperta. "Datemeli subito", disse Della, Oh, le due ore seguenti volarono su ali di rosa. Perdonate la trita metafora. Della andava setacciando un magazzino dopo l'altro in cerca di un regalo per J.im. Lo trovò alla fine. Certamente era stato fatto per Jim e per nessun altro. Niente di simile aveva trovato in tutti gli altri negozi, e li aveva passati da cima a fondo. Era una catenella per orologio da taschino, in platino, di casto e semplice disegno, che opportunamente manifestava il proprio valore per virtù della sola sostan- ·za, senza far ricorso a indecorosi orpelli: come debbono fare tutte

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