Linea d'ombra - anno VI - n. 33 - dicembre 1988

RACCONTIDI FINED'ANNO Due "classici" {Guimaraes Rosa e O. Henry) e tre "novità" {Aldecoa, Puglia, Bond) per divertirsi e per meditare, tra Natale e l'Epifania. NASCITA Joiìo GuiÌnariìes Rosa - Ci vuole tanto, da Natale a Natale ... - si lagnava una vecchina, di quelle dell'Ospizio, durante la festività. E quel che è peggio, in quel periodo si intramezzavano i mesi di tempo-di-freddo, che impaurano, come il giungere di caldi in eccesso. Molti dei ricoverati non potevano aspettare dicembre, partivano per !'al di là, davano l'anima. Tutti là erano non più che tenui superstiti, appena sospesi a un nulla, smorzabili a ogni soffio. - Lei allora non potrebbe fare aWanno due Natali?, certo, voleva quella, chiacchieratamente. Doveva domandare, subito, subito, ora, che altrimenti dimenticasse di proporre l'ingente provvedimento. Semplice si ripeteva la festa, voto di carità, per dare maggior spicco a Dio; e una mano di sogno. I riguardati ospiti, rianimava con l'aspettativa, il Natale essendo quel c,he toccava a congiunto tempo tutti, il Natale era ciò che più succedeva. Avevano gallina a pranzo, divertente e aumentato; gli veniva in mente di mangiare carne di maiale, ma che era stata in definitivo revocata, a causa della ragione che le infermerie si riempivano, mentre diversi andavano all'estrema unzione e alla sepoltura. Assaggiavano dolciumi gustosi, si aprivano per loro bottiglie di bibite. Alcuni rimanevano mezzo rattrappiti, nel timore di bagnare i vestiti. O tacevano certi abituali dolori; nelle reni e intracostole, nelle gambe: quando ad alta voce rispondevano, aspri, sarebbe sfruttando corretto modo di sfogo, sostituzione del gemére. Diversi si occultavano anche di sordità, in diversi gradi. Per questi motivi, e in più gli altri indovinabili, presto si irritavano, constando e contendendo, non era cosa propria dell'età fornirli di simpatia umana, anzi una flussione di scontentezza essenziale, in funzione di acrimonia. Si sospettavano reciprocamente. Anche, ideato non onorassero il fato della Natività, culminatore, qui e, trans i secoli, in remoti paese e tempo. Soltanto benedicevano, come un ridente giocattolo, il Bambino Gesù. Fin delle antiche persone conosciute e amate, di certo solo gli restassero, infuse nella memoria, le siluette più lunghe. Ma attendevano i doni. Tutto allora pareva un invento. Si alzava in mezzo al salone grande una pedana, dove stava la Direttrice, più altre persone di fuori, bambine e ragazze che operavano la distribuzione; quelle che venivano là con gentile benevolenza e cuore da riscaldare inverni. Sulle sedie, in file, i vecchi e le vecchie giubilate si sedevano, in cerchio. Tanto passati, alcuni, che con infinita precauzione dovevano essere collocati nei rispettivi sedili. Perfino macrobioti coniugi, coppie da nozze di brillanti. - Mia buona Sorella... un vecchietto chiedeva, mitemente irato, - mi faccia dar retta da mia moglie, sta solo chiacchierando con quello là altro individuo ... - e ancora proferiva che neppur per molto restava caduco, e che era suo marito, per ordine di Dio. Ma la sua vecchietta sorridendo si giustificò non lo abbandonava, era solo la' sedia che era rimasta mezzo storta dalla parte di là, essa non ci poteva porre riparo. La suora le corresse la posizione, la girò anzi un po' verso il lato coniugale, la vecchietta era anacronistica, mobile così, obbedientemente. Era davvero una fatta misturata assemblea, dove bianchi e scuri, quello di dicibile famiglia e il rustico o gentino, quello un tempo agiato e quello che poveraccio sempre, della miseria cristiana. Si eguagliavano, però, in rughe, canizie, avvizzimento, agrezze, come se la vecchiaia avesse il suo speciale discolore, un odore, una simiglianza: consacrati i lineamenti dalla fatica e consunzione, vita lungocompiuta. Foto di Paul Strand (19S7). Infine palpitavano di insofferenza, volendo: le tremule mani parallele - nel prendere il loro regalo - ognuno con la speranzella che differente e migliore degli altri, gli si festeggiavano gli occhi. I doni di piccolo valore, saponette, specchi minuscoli, qualunque bazzecola o quisquilia, avvolti in fazzoletti grandi, di quelli che sono uso di vecchi, che alle vecchine piacciono. - Il mio, il mio?! - indagava la già quasi cieca annuvolata, del fazzoletto-grande che Papà Natale e il Bambino Gesù le stavano donando. La sua preferenza era per uno giallo, con puntini rossì - indulgeva a quali ricordi? Esultante un'altra: - È una bambina, mio Dio! è una piccolina bionda, che viene a consegnarmi il regalo!. .. - praticava le fate. Risuonavano antiquate risa, tutte riarricchite, allora, e così se ne andava il volo del Natale, tra bandierine gioconde, in viali di flinfli fiori. Terminata la cerimonia, si assicurò una cosa, la sua notizia tra-. passò tra le sottili vissute creature, qualcosa che accendeva la loro attenzione. Era a proposito di una, tanto sventurata anziana che, poco prima - proprio nella santificata data di allegria, in quell'ora, aspettata per tutto l'anno - non aveva scelto di gravemente ammalarsi. Si seppe, essa stava nel suo letto, riperduta dei sensi, estremamente sola. Forse con solo qualche minuto accreditato, poteva ri77

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