Linea d'ombra - anno VI - n. 33 - dicembre 1988

do a stabilire con l'opera del pesarese punti di co9tatto diretto che nessuno prima di lui aveva indicato. Ciò è possibile a Baricco perché il suo scopo è diverso dal proposito della musicologia tradizionale, intenta a delineare l'immagine del compositore attraverso un'analisi sistem·atica della sua produzione, a descriverne minuziosamente dall'interno le linee di sviluppo. Baricco, al contrario, riesce a dire molto di più dei suoi predecessori, e in modo generalmente attendibile, perché non si muove nella loro stessa linea. Egli infatti si dedica a frammei;iti dell'opera di Rossini, a momenti rivelatori delle sue intenzioni, e fa dipendere dalla loro lettura valutazioni immediatamente "arbitrarie". Ma sa poi ricomporli, ponendoli in relazione con fatti esterni al mondo rossiniano, tanto da poter dare un sistema di nessi fra Rossini e la grande cultura del suo tempo che fino ad ora non erano mai stati segnalati. L'operazione di Baricco, lo si è già detto, ha programmaticamente qualche aspetto di arbitrarietà, e l'autore lo riconosce quando accenna allo "sguardo obliquo, parziale, selettivo e fazioso" dell'ermeneutica filosofica cui si ispira. Questa arbitrarietà, tuttavia, è assai felice, perché consente una lettura filosofica dell'opera di Rossini come momt;nto dell'affermazione della visione illuministica del mondo, in cui "il soggetto" funge da principio ordinatore, e della sua crisi successiva risolta dal compositore, per quanto lo riguarda, in termini di nuovo linguaggio musicale. La cornice filosofica del librò di Baricco, dà il senso della ricerca sperimentale che vi viene condotta, e che è del tutto inedita. Ma non esaurisce l'interesse che esso desta (almeno per chi qui scrive, più sensibile alla musica che alla filosofia), giacché entro questa cornice è il fenomeno musicale che viene in primo piano, e gli ".arbitrii" di Baricco nello scégliere i suoi argomenti si rivelano di straordinaria pregnanza, e tutti perfettamente· adeguati a incidere nell'universo rossiniano per trarne materiali di conoscenza preziosi. La rinuncia dell'autore all'uso diretto dell'argomentazione musicale come cardine del libr9, e il suo programmato porla a riflesso dell'argomentazione filosofica, non sono certo espressione di un dilettantismo prudente nelle cose della musica. Sono, invece, il frutIL CONTESTO to di una scelta di campo che lo porta a guardare a Rossini come dall'esterno, a mimetizzare metodologicamente la propria competenza per farsi scopritore di verità che, per la loro evidenza, sembra possano essere rivelate da chiunque voglia considerarle. Molte pagine del libro confermano che Baricco è un musicologo di prima forza, dotato di mezzi sorprendenti, come quelle - dedicate alla rivoluzione linguistica operata da Rossini adottando gli stilemi•dell'opera buffa settecentesca e forzandoli verso una nuova espressività. Esse, servono a dimostrare che Rossini si colloca a un punto di svolta della visione illuministica, e, in quanto tali, potrebbero essere risolte in qualche proposizione di massima o nel riferimento a qualche pagina celebre. Nel libro, invece, a questo punto si svolge un discorso che investe in modo radicalmente nuovo il teina della "non espressività" della musica rossiniana, con la sovrapposizione dell'ornamento all'ornato, l'invenzione di una lingua in cui la parola si dissolve nella musica, l'abbandono deliberato dell'imitatività del linguaggio umano e la creazione di un linguaggio artificiale in cui si riflette una "figura del mondo", che è quanto. di meglio è stato scritto su questo tema cruciale. In ciò sta la prova dell'efficacia del metodo seguito da Baricco, c_he,partendo dal proposito di verificare un'ipotesi di assonanza di Rossini con le filosofie dell'illuminismo e del post-illuminismo, finisce per illustrare come il suo sforzo di identificazione delle "strutture oggettive dell'essere" si sia tradotto nell'istituzione di ".un arabesco fragilissimo e trasparente" quale il linguaggio. Nel primo dei due saggi che compongono il libro, "sul carattere trascendentale del teatro-comico rossiniano'.', la chiave di lettura offerta da Baricco consente di apprezzare, insieme, il carattere fondamentale di quel teatro, e le ragioni della sua scomparsa, nell'Ottocento, "secolo dei bottegai", che era "portato a misurare la serietà delle Idee a chilo. O a ore, come Wagner". Il teatro di Rossini era infatti portatore di una "via debole, e lieta, verso la verità", ·che, nella sua aspirazione alla felicità, contrastava irrimediabilmente con le aspettative di un pubblico ormai "bisognoso di utopie forti", di tragedie melodrammatiche. Anche le pagine dedicate da Baricco all'esame della struttura dell'opera seria rossiniana, cònfermano nel giudizio che si è appena riportato, esattamente rilevando il carattere astorico che· li accomuna e la fuga da soluzioni realistiche, nel momento miracoloso, di sospensione fra mondi inconciliabili, in cui vennero concepiti. Quando Vattimo, nell'introduzione, sintetizza le conclusioni del libro di Baricco nel riconoscimento dell'opera rossiniana "come luogo anomalo in cui illuminismo e rivendicazione della felicità si incontrano", "al riparo dalle ·false illusioni dell'incombente ideologia borghese ottocentesca", dice molto bene quel che anche il lettore ne trae, e che, soltanto intuitivamente, con la sensibilità di chi si trovava a vivere quel tempo o a rimpiangerne la rapida scomparsa, un dilettante come Stendhal aveva avvertito. MILELLA· M. W., Gli intellettuali e la Guerra di Spagna. L. 20.000 MarcelloCarlinp,c Savinio - L. 20.0w SalvatoreColonna, Scuola Educa:ziòneOggi L. 25.000 AntonioDé Simone, Habermas. La metamorfosi della razionalità e il paradosso della razionalizzazione L. .22.000 Marisa Forcina, I Diritti dell'Esistente La Filosofia della "Enciclopedie Nouvelle" (1833 - 1847) L. 22.000 · Moses Hess Filosofia e Sociahsmo Scritti 184 1- 1845 (a cura di G.B. Vaccaro) L. 25.000 Giovanni Invitto, · Scienza Etica Politica. Saggi sulla filosofia italiana contemporanea L. 16.000 Giulio A. Lucchetto, La Natura e la Sfera La Scienza antica e le sue metafore nella critica di Razì L.-30.000 HeinrichRickert, Filosofia Valori Teoria della definizione (a cura di Mario Signore) L. 18.000 TeodoroScamardi, · La Pus,lia nella Letteratura d1viaggio tedesca Riedefel,Stolberg, Gregorovius - L. 20.000 Antonio Tarsi, Film (1966 - 1986) l. 18.000 · GiancarloVallone, Le "Decisiones"di Matteo D'Afflitto L. 25.000 Nell'e migliori librerie o direttamente eressoMlLELLAEDITORE Casella P-ostale,160 - Lecce

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