IL CONTESTO Le mie due mogli Tahar Ben Jelloun "Sono amorale. Questo è imperdonabile, soprattutto per un dizionario''. La mia prima moglie me l'ha procurata mia madre. Ero ancora un ragazzo quando ho sposato la ragazza di mia madre. Trovavo la sua bellezza naturale, evidente ma difficile da definire. Ci ho messo del tempo per scoprire che non ero il suo solo amante. La seconda me la sono trovata da solo, o quasi. Mi era stata proposta, ma bisognava sedurla, giocare e stabilire con lei intrighi e segreti per meritarla e per tenersela. Mi ci applicai con sufficiente determinazione. · Adesso che ho quarant'anni, ho un buon rapporto con entrambe. Le mie due donne non si capiscono. C'è un problema di comunicazione. Sono obbligate a usarmi da tramite per parlarsi e persino per litigare. Ho una certa preferenza per la seconda, perché è estranea alla tribù. Mi hanno insegnàto a essere cortese e ospitale con gli stranieri, e particolarmente con le straniere. La mia cortesia non è che apparenza. In realtà sono un violento. Mi· piace piegare questa straniera. Ma devo confessare che spesso è lei che mi mette sotto. Lei mi domina e io lascio fan,. Lo so bene: ogni resistenza è inutile. Ecco la prova: è lei che pàrla al mio posto per dire le parole e la terra natali. Capita che l'altra si ribelli; lei assume il potere a mia insaputa e si insinua nelle pieghe più intime dell'altro viso. Anche se non comunicano, si guardano tra loro e si tendono delle imboscate. Mi piace quando c'è questo movimento, quand© c'è scambio di frecce, di frasi e di immagini. L'una scarica sull'altra, e insieme mi danno addosso. Fanno lega contro di me. Alla fine dei conti mi trovo senza risorse, isolato, spodestato e abbattuto. A questo punto consulto il dizionario. È un amico; è un po' rigido. Non è molto spiritoso. Mi dà insegnamenti precisi ma non mi aiu_tanei miei conflitti coniugali. È per l'ordine e la morale. La sua giustizia non può dare adito a equivoci, è freddo e intransigente. Mi deprime e mi scoraggia. Perché sono amorale. Qùesto è imperdonabile, soprattutto per un dizionario. Allora opto per·il silenzio. Osservo il silenzio dalla mia finestra. Lo guardo passare per la strada. Lo raggiungo; lui mi avvolge e io sto a sentire. Spesso cerca di ingannarmi. Pone dei problemi che bisogna saper intuire. Io grido. Grido per far precipitare gli avvenimenti. Allora le mie due mogli, agitate, intervengono, e ciascuna di loro si propone di calmarmi, di darmi ciò che mi ·manca, la tenerezza e l'amore, l'orgasmo e il sole. Appena rimesso a posto, entrambe mi abbandonano per andare a darsi a qualcun altro. · È per questo che ho deciso, un giorno, di avere una scrittura tutta mia, che buona.o cattiva, bella o brutta, semplicè o complicata, sia la mia, mi assomigli e soddisfi la mia più segreta intimità. Nel frattempo sono stato tentato da una terza storia d'amore. Sono cascato su qualcuno di strano e ambiguo; sono cascato nell'illusione e nell'errore. Era notte, e non avevo visto bene il suo viso. Era un\apparizione, un fantasma, una 26 specie di travestito che mi ha detto: "Va', vai a raggiungere le tue donnette! Le soddisfacevi, almeno? ... ". Da allora la mia fedeltà è esemplare: passo dall'una all'altra e so che se do di più alla seconda è perché è straniera, ,e le straniere ho imparato ad amarle. Questi amori mi arricchiscono. Non pago tasse. Ogpi volta che il controllore del fisco viene a vedere cosa succede, non capisce granché, si perde in questa casa a molti piani e con molte porte, e se ne va giurando che la prossima volta riuscirà a pizzicarmi. Innamorato, poligamo e fedele! È una cosa esasperante per lui. Mi capita di uscire dalla grande casa. Approfitto del sonno ·d.ellaprima per portare la straniera a spasso per le viuzze della medina. Non indossa die/laba, né porta un velo sul viso. Cammina dandomi il braccio: è nuda. Non perché sia impudica o educata male, ma perché è talmente attratta dai tessuti della mia memoria antica, dai colori pazzi delle mie radici, che di questi si copre a mano a mano che ci avventuriamo nel labirinto della medina e dell'infanzia araba. La mia.prima sposa non si lascia spogliare troppo facilmente dei suoi abiti. È fiera e muta nel suo orgoglio. Quando cerco di portarla con me a una cena danzante o a una festa improvvisata, si ribella e si rifiuta ·di seguirmi. Mi ricorda, non senza veemenza, le sue origini, nobili e consacrate, iscritte nel Libro Santo, il Cmano. . Allor;i bisogna essere seri! È difficile riderne! Il Corano è un miracolo, inimitabile e intoccabile. Mi intimidisce. ·Mi schiaccia con la bellezza inaccessibile della sua poesia. A questo punto torno dall'altra; e mi lascio andare. Lei mi accoglie a braccia aperte, mi offre le sue labbra, mi copre con tutti i suoi capelli e facciamo l'amore in piena luce, accompagnati dalla musiva di Vivaldi e di.Bach. Lei mi ama. Mi aiuta a vivere. Abbiamo dei punti di disaccordo; Ma, come mi dice l'altra, "Non c'è che la morte senza sussulti". (traduzione di Egi Votierrani) !,
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