Linea d'ombra - anno VI - n. 32 - novembre 1988

IL CONTESTO re la novità del leggere, loro che non hanno mai letto, poveri orsi. "Ah, il valore della cultura" alzando in alto i calici colmi di buon vino alle mele, frizzantino e dolcetto. Ha aperto la strada Andreotti come un ariete al compagno suo De Mita, che ha abbandonato la bella sua casa di Nusco per la dacia ufficiale (così spiegò la tv) di Gorby e che ha proposto un piano Marshall per la "grande madre Russia". Arriveranno il latte, il pane, le patate, la cioccolata, il tabacco e le cartine e, con Andreotti, i nostri romanzi tradotti in cirillico. Immaginiamo che sarà Eco il nostro beneaugurante messaggero in terra sconsacrata, laggiù tra le steppe e i lupi. Francoforte è proprio mondiale e lascia presagire questi scenari". Purtroppo nei panorami del nostro futuro continuo a non trovare il Benin, Io Zaire, Io Zimbabwe. Sarà una congiura di palazzo. A meno che non sia sempre una questione di pasta e di auto; che il solito Agnelli esporterà ad esempio in Unione Sovietica insieme con la sua bio-. grafia, così che i russi per viaggiare in macchina si dovranno imparare anche i detti del nostro avvocato, il quale, per non scontentare nessuno, aggiungerà gratis le buone scritture di famiglia, di sorelle, nipoti, zii, cugini, perché in casa Agnelli son tutti letterati. Al contrario della Russia, Io Zaire e il Benin non promettono buoni affari di auto e di libri. Spiega Agnelli: "Non sempre il libro è un affare, ma gli affari sono affari". Ne sa qualcosa Giulio Einaudi, preso tra le cambiali e Thomas Mann, e ha scritto infatti un libro per raccontare come mai il libro non è sempre un affare. Ha raccontato della sua vita ma ha taciuto intorno poi alle qu·estioni oscure di bilanci non proprio in pareggio. E qui ci è piaciuta la scusa pronunciata, alzando un'altra volta i calici, a Villa Bonn, vicino alla Buchmesse, in sede di festeggiamenti prestigiosi e onerosi (pagati però dalla Rizzoli). Diceva Einaudi: "Perché parlare dicose cattive. ·Perché rinnovare un Jan Harold Brunvand Leggende metropolitane Storie improbabili raccontate come vere Alligatori nelle fogne, barbecue a base di cane, piante che spandono veleni, autostoppisti fantasma: i nuovi miti che rimbalzano di bocca in bocca nelle nostre città. Tom Kromer (ts Vagabondi nella notte I ·• . Un intenso romanzo americano degli anni '30. ■ L'a'-:Venturosavita on the road (/) dei reietti della Grande Depressione. brutto ricordo". E- non aveva tutti i torti, liberando peraltro la coscienza dei commensali che avevano così potuto godere dello storico buffet sovrastato da un cigno di puro ghiaccio bianco che si squagliava mano a mano che la serata andava avanti. Qui, distratto dal cigno, mi ero perso il posto a tavola, che altri, ben più acuti, avevano conquistato distribuendo sulle sedie borse, borsette, ombrelli, qua- •derni, maglie, golf, persino canottie're liabel. A quel punto, fissata la sedia, si poteva guarnire il piatto di verdure, fritti, polli, salmoni, salumi e formaggi. Al bicchiere provvedeva un solerte cameriere, sempre ovviamente per chi avesse piatto, bicchiere e posto a tavola. Mangiato tutto e bevuto tutto, sbocconcellando perché fa più fino, in punta di forchetta, ci si poteva anche rialzare per raggiungere i dessert, frutta di bosco con panna oppure palle di gelato con biscotto. Seguiva carrello di liquori alto-alcoolici con alcuni bottiglioni di grappa in bella evidenza. Ma la festa non era finita. C'era il dopo festa al solito Frankfurter Hof, dove pare si raccogliesse il fior fiore. Sapevo di Eco, ho saputo di Busi. Non ci sono mai entrato. Il lavoro mi richiama con la storia del filo rosso che mi perseguita. Così dopo il Benin e lo Zaire, dopo la pura avventura volontaristica, sono costretto a tornare all'Italia. Mi par di parlare all'infinito, con gli editori, con gli uffici stampa, con i capi delle relazioni esterne, con gli amministratori delegati, con· gli autori, con i traduttori. Tanti segni, che dovrebbero corrispondere a concetti chiarificatori, hanno riempito i miei quader-, netti. Al punto che mi sono scocciato dei libri e dell'aria sorridente dei loro produttori, della loro tiepida, gentile ma insistente arroganza, della loro sicurezza, dell'autopromozione, mi sono scocciato dei romanzi dotti, delle raccolte di citazioni, dei successi previsti, delle interviste alla televisione, dell'imperialismo, basso ma diffuso, della furbizia. Qualche fesso in giro ci sarà ancora. NOIDONNE ovemb1re988 Grandangolo Diointeressleadonne? SebastianPapa unafotografa dall'occhidoiscreto DossieCrooperazione: incarriera senzeasagerare Menopausa tempodariscoprire· SOCIABBONATIJ Versamento dllire115.000 sulC/cn.60673001 intestatao Cooperativa LiberaStampa, viaTrinità (.) o Postfazione di Mario Maffi Edizioni Costa & Nolan Via Peschiera 21 16122 Genova deiPellegrin1i2, 00186Roma, Telefon0o6/68645626864387 12

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