Lacrimano stremati gli occhi maledicendo le interferenze, il tempo, la regìa e il vizio di attendersi un riscatto da tracce salvate dal diluvio in scena: eppure è per amore di quell'elusione che ci si rifiuta di togliere il contatto. • • • Avida d'ubiquità o di ritorno sinuosa l'ennesima bava d'idrocarburi s'abbraccia opaca e insinuante alla pioggia a terra. Faglia dopo faglia attraverso i più segreti interstizi srotolerà la sua pellicola di molecole sopra i pori del mondo appannato in cui siamo fatti segno ed erasura in virtù di necessità alternando presenze e assenze. Ma mentre la luce l'ombra la crea il buio non sempre garantisce il rimbalzo e così via le sfumature intermittenti sfondano uno specchio dopo l'altro . in una furia di schegge che con minacciosa eleganza roteano . al muto ralenti dell'esame ex post facto troppo tardi ... • • • Alla periferia dello sguardo la luna rima distratta . con frastagliature concave e convesse : nel paesaggio residuo , di questo mondo dove la retta ha imposto la sua frammentata utopia. Anche ali' orecchio frastornato del poeta ormai gli echi giusti faticano a sondare le curve lungo cui POESIA/FERMINI s'orienta luminescente il senso, almeno finché l'ultima parola che gli tocca in sorte si staglia netta, oltre che sullo schermo disturbato · del silenzio, su uno sfondo definitivo e assai, assai più forte. POESIE Ivano Fermini • • • noi arcobaleni non volevamo l'abisso solo me che intero non stringerò più nulla nella spada di lupo vedi se puoi se parli con lo zero o la ruota corta nel giardino amore di ostacolo di carta e fissi possono il cuore interverrò il giorno lumaca del mare in tutto il fuoco che è bellissimo da incenerire. carnevale ali' orizzonte nemmeno ero muto ma tenevi le perle e si raccolgono intorno con un tuono l'aquila piccola trasporterà gli stracci mare non ho sommato le onde solo fuoco con gli occhi le lapidi passando fra gli uomini le lacrime con un gran saliscendi • • • taglia mentre tolta di fuoco sono vagoni ascoltando la fioritura per la candela giungo agli sguardi forse masticando cera il mare è ad angolo retto - chi sei nei tubi di vetro? - - madre dei cavalli e spiraglio - questa e la parola · le piume sono più lontane e una corona ubriaca si finge d'accordo 67
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