Linea d'ombra - anno VI - n. 28 - giugno 1988

Bernardo Atxaga (pseud. di Josè lrazu, 1951) autore di lavori teatrali, racconti per bambini, due romanzi brevi, poesie e racconti, programmi TV, è un animatore della nuova cultura basca che si raccoglie attorno alle riviste "Panpina Ustela" e "Pott". Si dedica, come altri nuovi scrittori delle province bilingui al recupero, alla diffusione dell'antichissima lingua dei baschi, 1'euskera. Laura Balbo (Padova 1933) insegna sociologia all'università di Ferrara ed è deputato della Sinistra Indipendente. Tra i suoi lavori: Stato di famiglia (Etas 1976), Interferenze (in coli. con R. Siebert, Feltrinelli 1979), la cura del volume Time to care. Politiche del tempo e diritti quotidiani (Angeli 1987), ecc. Henryk M. Broder (Katowice, Polonia 1946) ha vissuto dal 1958 al 1980 a Colonia lavorando come giornalista; dal 1981 è a Gerusalemme, corrispondente per "Die Zeit" e altri giornali tedeschi. Tra i suoi libri: Fremde im eigenen land (Stranieri in patria, 1979, sugli ebrei nella RFT) e Der ewige antisemit (L'eterno antisemita, 1986). Cura un almanacco annuale su storia e cultura ebraica nel mondo. Su Seamus Deane si veda a pag. 64 Hans Magnus Enzensberger (1929). Poeta (Poesieper chi non legge poesia, 1966; Mausoleum, 1975; La fine del Titanic, 1978; La furia della caducità, 1987), narratore (La lunga estate de/l'anarchia, 1973), saggista (Questioni di dettaglio, 1962; Politica e gangsterismo, 1964; Palaver, 1974; In difesa della normalità, 1982; Sulla piccola borghesia, 1983), è stato direttore di "Kursbuch" e "Transatlantik". In edizione italiana presso Feltrinelli, Einaudi e SE. Jean Miche! Folon (Bruxelles 1934) è disegnatore, illustratore, incisore, pittore, grafico, scenografo, autore di murales e di manifesti celeberrimi, occasionalmente anche attore cinematografico. Gli sono state dedicate mostre un po' dovunque ricordiamo 20 ans d'affiches (Parigi 1984) e la retrospettiva di 200 opere al Museo Correr (Venezia, 1985-86). Milton Glaser (New York 1929) ha studiato alla Cooper Union di New York e all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ed è stato insegnante alla School of Visual Arts, uno dei fondatori del Push Pin Studio, attivissimo come designer per industrie, riviste, case discografiche ecc. Ricordiamo in edizione italiana il suo saggio-antologia li mestiere del grafico (Rizzoli 1974). Primo Levi (Torino 1919-1987) è autore delle testimonianze Se questo è un uomo (1947), La tregua (1963), dei racconti Storie naturali (1966), dei romanzi La chiave a stella ( 1978) e Se non ora quando? (1982), delle raccolte poetiche Osteria di Brema (1975) e Ad ora incerta (1984), dei saggi L'altrui mestiere (1985), I sommersi e i salvati (1986), ecc. Quasi tutta la sua opera è edita da Einaudi, che l'ha parzialmente raccolta in Opere (1988). Stefano Levi Della Torre (Torino 1942) è stato uno dei più influenti leader del '68 milanese. Pittore e insegnante, è autore di numerosi articoli e saggi in particolare sulla storia e cultura ebraiche. Franco Matticchio (Varese 1957) collabora a "Linus", "Alter", "Salve", "Corriere medico", "L'Indice" e ad alcune riviste tedesche. Hans Mayer (Colonia 1907) critico letterario venuto da studi giuridico-filosofici. Fu esule in Francia e Svizzera nel 1935-45 e lavorò dopo la guerra a Radio Francoforte, prima di insegnare a Lipsia, nella DDR, tra il 1948 e il 1963. Rientrato nella Repubblica federale, ha insegnato all'università di Hannover. È autore di numerosi saggi tra i quali, tradotti in italiano: Thomas Mann (1950, tr. it. 1955), Richard Wagner (1959; 1967), Brecht e la tradizione (1961; 1972); Saggi sulla letteratura tedesca contemporanea (1967; 1973), I diversi (1975; 1977). Milorad Pavié (Belgrado 1929) è professore di storia della letteratura serba a Belgrado e Novi Sad, e ha insegnato in Germania, Austria, Francia. Tra i suoi lavori di critica e storia, ricordiamo la Storia della letteratura serba dell'età barocca (1970) e La nascita della nuova letteratura (1983). È autore di alcuni libri di poesia, di racconti (li sipario di GLI AUTORI DI QUESTO NUMERO ferro, 1973; / cavallidi San Marco, 1976; I/levriero russo, 1979; Nuovi racconti belgradesi, 1981; ecc.), di saggi, e del "romanzolessico in 1000 parole" Dizionario càzaro (1984) tradotto in molte lingue e proposto in Italia da Garzanti. Gianfilippo Pedote (Milano 1952) ex redattore di Radio Popolare, collaboratore del "Corriere della Sera" e altre testate, lavora con lo Studio Equatore all'organizzazione di "Filmmaker" e alla produzione di documentari televisivi. Giuseppe Pontremoli (Parma 1955) insegna in una scuola elementare milanese ed è redattore di "Rosso Scuola". Luigi Prencipe (Lucera 1951) è ordinario di italiano e storia nell'istituto tecnico commerciale del suo paese. Il racconto di questo numero, il primo che pubblica, è stato segnalato al premio Calvino 1988. José Revueltas (Durango 1914 - Città del Messico 1976), proveniente da una famiglia di artisti, fu da giovanissimo ospite di riformatori e poi di prigioni. Aderì al partito comunista messicano per uscirne più tardi e fu autore di un Diario de Cuba non privo di spunti polemici. Narratore, saggista, drammaturgo e sceneggiatore, venne ancora arrestato nel tragico '68 messicano per la sua partecipazione ai moti studenteschi e operai e per la notorietà della sua figura pubblica di oppositore. È di quel periodo il racconto che pubblichiamo, El apando. Le edizioni ERA hanno di recente pubblicato la sua opera completa, di cui ricordiamo, unico libro tradotto in Italia, il romanzo El Iulo humano (1943; trad. li coltello di pietra, Einaudi 1948) e inoltre Los muros de agua (1941), Dios en la tierra (1944), En algun valle de lagrimas (1956), Los motivos de Caìn (1957), Los errorers (1964), Las cenizas (postumo); i saggi México 68: juventud y revolucion, Ensayo sobre un proletariado sin cabeza, Dialectica de la conciencia, El conocimiento cinematografico y sus problemas, ecc. Gian Enrico Rusconi (Milano) è ordinario di sociologia all'Università di Torino. Tra le sue opere: La crisi di Weimar (Einaudi 1977), Scambio minaccia decisione (li Mulino 1984), Rischio /9/4 (Il Mulino 1987). Ha curato di recente per Einaudi Germania: un passato che non passa (1987) e li caso Austria (1988, in coli. con R. Cazzola). Claude Simon (Tananarive, Madagascar 1913) è stato tra i nomi di punta del "nouveau roman" francese, autore di L 'erba (1958), La strada delle Fiandre (1960), li Palace (1962), Storia (1967), La battaglia di Farsa/o (1969), Trittico (1973), tradotti presso Einaudi, e di La séparation (1963), Orion aveugle (1970), Les corps conducteurs, (1971), Leçon des choses (1975), ecc. Ha avuto il Nobel nel 1986.

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