Linea d'ombra - anno VI - n. 28 - giugno 1988

spazio, triangoli, trapezi, parallele, segmenti obliqui o perpendicolari, linee e linee, sbarre e sbarre, fino ad impedire qualsiasi movimento dei gladiatori ed a lasciarli crocifissi sullo schema mostruoso di questa gigantesca sconfitta della libertà per mano della geometria. Le prime tre delle cinque sbarre orizzontali che cadevano perpendicolari rispetto alle sbarre di ogni inferriata del cassone, prima come punto d'appoggio per i tubi che dovevano passare da un lato all'altro, e poi come struttura verticale dello spazio, erano-sufficienti ai propositi dell'operazione, infatti quella inferiore, all'altezza delleginocchia, e quelle del mezzo e di sopra, o livello del basso ventre e del e-oliodi un uomo di dimensioni regolari - Albino, però, superava di una testa la linea superiore - avrebbero permesso di tendere gli ostacoli invasori con i quali ferrare, fino all'immobilità più completa, quel paio di ribelli impazziti. Loro, i gladiatori, erano invincibili, anche al di sopra di Dio, ma contro questo non potevano nulla. Spingevano i tubi verso l'alto, saltavano, si scalmanavano in mille maniere, ma alla fine non ce la fecero più. I secondini entrarono nella gabbia per liberare il Comandante STORIE/REVUELTAS e i loro tre compagni, ridotti da far pietà. Le donne furono trascinate via, OrJTlaitalmente rauche che i loro gridi non si sentivano neppure. Nello stesso tempo El Carajo riuscì a trascinarsi ai piedi dell'ufficiale che era venuto con i secondini. "Lei - bofonchiò mentre indicava sua madre con un cenno dell'occhio opaco e lacrimoso-, lei c'aveva la droga, se l'era ficcata dentro la fessa. Apritegli le cosce e vedete". A parte l'ufficiale · nessuno l'aveva sentito. Sorrise con una smorfia triste. Appesi ai tubi, più incarcerati di qualsiasi carcerato, Polonio e Albino sembravano degli stracci insanguinati, delle scimmie squartate e messe a seccare al sole. L'unica cosa chiara, per loro, era che la madre non aveva potuto consegnare la droga a suo figlio né a nissuno, come diceva lei. E pensavano pure che ormai era inutile ammazzare lo zoppo. Adesso non serviva più. Carcere di Prevenzione della Capitale, Città del Messico, febbraio-marzo 1969. (traduzione di Alessandra Riccio) Copyright Eredi Revueltas 1988. «Ovest» letteratura americana Una nuova collana delle Edizioni e/ o «Un esercizio di stile», ha scritto Beniamino Placido. «Sull'universo maschile della boxe la Oates ha dii dire - da donna - cose molto belle e sottili; mai frettolose». La nota narratrice americana non ha scritto solo una brillante introduzione al mondo della boxe ma anche una stimolante riflessione sull'aggressività umana. Mistero, ironia, gioco letterario, poesia della scienza e della tecnologia nei racconti, tradotti per la prima volta in italiano, di quello che molti considerano il più importante scrittore americano d'oggi. Uno sguardo nuovo e penetrante sulla realtà americana. edizioni elo, Vi? Camozzi 1 - 00195 Roma - Tel. 06/352829 63

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