Linea d'ombra - anno VI - n. 28 - giugno 1988

FUMETTO MELTINGPOT Goffredo Fofi Anche l'Italia, come già il resto d'Europa, è destinata a diventare, lo si voglia o no, una società multietnica, multirazziale. D'altronde, lo è stata così spesso in passato che si dovrebbe presumere per lei facile tornare a esserlo, non fosse che l'isolazionismo dura da quasi tre secoli e che, nell'ultimo scorcio del nostro,. l'Italia è diventata miracolosamente ricca e "omologata", dunque conformista, sazia, e refrattaria a ogni forma di rimessa in discussione del suo (miserabile) equilibrio interno. D'altra parte può diventare vero anche il contrario: che in caso, mettiamo, di un'invasione dell'Italia da parte dei sud a sud del nostro, non si assisterebbe certo a una strenua difesa della nostra originalità culturale, come per esempio quella narrata da Maria Corti nel suo bel romanzo L'ora di tutti (sui saraceni a Otranto), ma tutti si convertirebbero velocissimamente all'Islam, ché al dunque, cioè in tempo di crisi vera, varrebbe ancora la "saggezza" del "Francia o Spagna purché se magna", o "se campa". Per il momento il problema sembra lontano, agli inizi, e la coscienza comune lo fantastica poco, lo rimuove parecchio. La linea di tendenza è tuttavia ben chiara, e già si potrebbe, se solo i nostri media fossero meno ottusamente chiusi in sé e preoccupati solo della trasmissione del più sfasciato consenso, ipotizzarne i modi sulla base di esperienze che vanno accadendo. Penso per esempio a quanto succede in città siciliane come MaIL CONTESTO Una tavola di Josè Muno:r:. zara o Palermo o Trapani, e all'opposto, nell'alto nord, a Milano. Fenomeni politici vistosi altrove (per esempio, il successo della campagna antirazzismo in Francia - "touche pas à man pote" - e speculare a esso quello del razzista Le Pen; le tensioni ricorrenti a Londra, e all'opposto la vitalità dell'incontro artistico - musica, cinema, teatro, e lo stesso romanzo - che in quella metropoli avviene tra minoranze d'origine asiatica o centro-americana o africana e gli inglesi medesimi) non hanno ancora equivalenti in Italia, ma li avranno, e forse prima di quanto non si possa immaginare. L'inerzia, il conformismo, il quieto amarsi e compiacersi della nostra piccola borghesia generalizzata avranno di che reagire, ed è legittimo temere anche il peggio. Nel più normale dei casi: l'isolazionismo, 25

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