Linea d'ombra - anno VI - n. 27 - maggio 1988

ANTOLOGIA DUEPOESIE Czes/aw Milosz da Fanciullo d'Europa Noi, che aspiriamo la dolcezza del giorno E vediamo a maggio i rami in fiore Siamo migliori di quelli che sono morti. Noi, che assaporiamo piatti esotici E sappiamo apprezzare i trastulli d'amore Siamo migliori di loro, sepolti. Dai forni, ardenti, da dietro i fili su cui fischiava il vento di interminabili autunni, Dalle battaglie nel mugghiare spasmodico 'dell'aria ferita, Ci siamo salvati con l'astuzia e il sapere. Inviando gli altri nei luoghi più esposti, Incitandoli con grida alla lotta, Ritirandoci in previsione dello scacco. Dovendo scegliere fra la morte propria e quella dell'amico Sceglievamo la sua, pensando freddamente: purché si compia. Sigillavamo le porte delle camere a gas, rubavamo il pane Sapendo che l'indomani sarebbe stato peggiore della vigilia. Come si conviene ad uomini, abbiamo conosciuto il bene e il male. La nostra saggezza malvagia non ha eguali sulla terra. È da ritenersi provato che siamo migliori di quelli, Creduli, impetuosi e deboli, poco curanti della vita. (1946) La finestra Ho guardato dalla finestra e ho visto un giovane melo diafano nel chiarore. E quando ho guardato un'altra volta all'alba là c'era un grande melo carico di frutti Devono quindi essere passati molti anni ma non ricordo cosa sia successo nel sonno. (1965) (da Poesie, trad. di Pietro Marchesani, Adelphi 1985) I NUMERI A partire da questo numero di "Linea d'Ombra" non comparirà più la rubrica "I numeri", il titolo della quale ha tra l'altro suscitato perplessità che francamente non ci aspettavamo. Ci sembrava infatti chiaro che "I numeri" fosse la forma abbreviata di "Dare i numeri": i testi riportati andavano inequivocabilmente in questa direzione. Ma, anzitutto, un bel gioco dura poco (e a far ridere ormai ci stanno provando tutti: una risata ci seppellirà); in secondo luogo è risultato talmente imponente il materiale da cui attingere (comprese alcune persone un tempo insospettabili) da procurarci seri imbarazzi nella scelta. I lettori stiano però in guardia, e ci avvisino tempestivamente quando a dare "I numeri" saremo noi. ENZOFILOSA LAPICTA Romanzo «Un nuovo narratore, un ingegno singolare e autentico, uno scrittore a tutto campo.» Geno Pampaloni Varianti 109 pp. L. 14 000 GEORGESPEREC MIRICORDO Per Georges Perec, un estroso e geniale compagno di giochi letterari di Queneau e di Calvino, il racconto si costruisce attraverso un accumulo di «banalità della memoria». Varianti 133 pp. L. 15 000 .\LBEHTO OLI\ O IRAFATALE Autobiografia di un uxori,·ida Caso psichiatrico e giudiziario di rilevanza storica, Olivo ha molti titoli per essere ricordato anche come singolarissimo narratore na'if. Varianti 155 pp. L. 16 000 ANDRÉGIOE RITORNODALL'URSS Prefazione di Alfonso Berardinelli Un libro famoso (1936) riproposto a una lettura attuale: la testimonianza di un disincanto e insieme lo specchio di una intellettualità europea che aspira alla palingenesi e ricade nella sua immedicabile frustrazione. Temi 145 pp. L. 16 000 MOSHELEWIN LARUSSIA IN UNANUOVAERA Una interpretazione storica Il maggiore esperto di storia della società sovietica analizza i processi evolutivi che portano dall'era staliniana al nuovo corso di Gorbacev. Temi 142 pp L 15000 Bollati Boringhieri

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