SAGGI/HEBIDGE riflettere tutto il male presente nella comunità. Non servea nulla dire che l'intensità di quella smania di cambiare sia irrazionale o "tipicamente femminile" o che tali idee sino sostenute soltanto da frange estremiste. L'importante è che esse esistano e che si portano dentro un potere luminoso e profetico che non accetterà alcun compromesso. Dobbiamo riconoscere che le frammentazioni e le dispersioni in mezzo alle quali oggi viviamoesigono nuove forme d'integrazione e di sintesi. Dovremo andare al di là dei nostri stessi corpi, smetterla di ricercare il piacere e imparare invecea colti- . vare un desideriopiù responsabile: un desiderio che miri a qualcosa di più, a un qualcosa che sia miglioredi tutto ciò che adesso abbiamo. La logica che seguiremo non resterà paralizzata e soffocata né sarà più a lungo subordinata allo stretto egotismo del dogma - la nostra sarà una logica carica del potere della vita. Cercheremo di conservare quella che è sempre stata la fonte di tutti i buoni pensieri e sentimenti: il rispetto per l'unità nella differenza, il rispetto per l'unità nelle singole lotte. I propositi per il Nuovo Anno vengono facilmente dimenticati e, alla fine, di questi non restano che parole e ciò che conta non è tanto ciò che diciamo ma ciò che facciamo. In fin dei conti, non siamo che uomini e donne che fanno ciò che possono, che cercano di sopravvivere e di accaparrarsi un po' di gioia, anche se lascia dell'amaro in bocca, e che cercano, se possibile, di costruire un mondo migliore per la generazione successiva. Solo ora comincio a capire queste cose. Naturalmente dovremo lottare per il futuro. Esso non ci può essere lasciato in eredità. Ciò nonostante dobbiamo continuare a sognare e sapere con chiarezza in quale direzione desiderare. Dobbiamo continuare a stabìlire nuovi rapporti, a "portare" la nostra testimonianza e a "sentire" i tempi in cui viviamo. C'è ancora qualcpsa da condividere.~ Mi piaceva S(Jgnaredavanti a ÙnO"specchioma diciotto mesi fa l<?spe~chio si è rotto. 9uaico~ di vecchio e stanco allora mon ma Il seme che fu piantato con-quella morte, spero che possa generare qualcosa di nuovo, qualcosa di più fecondo e meno chiuso in se stesso. Intanto, cercherò dì seppellire il passato perché in realtà non c'è molto tempo in una vita: il futuro è già qui seduto in carrozzina, o a giocare nei giardini d'infanzia. Quando camminiamo per strada ci trotterella accanto al1'altezza del ginocchio. Non mi riempie di disperazione - eco62 Il padre e la madre dell'autare In un foto del 1936. me potrebbe questo futuro? - piuttosto mi fa ridere. Lo specchio è in frantumi. "Quando liberiamo i bambini anneghiamo Narciso nel suo specchio d'acqua" (7) Un'ultima storia per la generazione che verrà. C'era una volta un uomo. Era nato nello Yorkshire. All'età di 14 anni lasciò la scuola e si trasferì a Londra dove lavorò come corniciaio. Il primo giorno andò a lavorare con i pantaloni corti. La sua futura moglie lavorava nella stessa fabbrica di mobili come tappezziere. Quando si conobbero, lui aveva 19 anni, lei 16. Durante la guerra pescava di frodo il salmone con i suoi compagni. Pochi giorni dopo il D-Day traversò la Normandia. Nell'attraversare di corsa un campo si slogò un ginocchio ma trovò la forza di continuare a correre mentre le granate tedesche gli scoppiavano intorno. Un giorno vide un cadavere livido e gonfio. In quello stesso giorno lui e i suoi compagni trovarono delle rose in un cespuglio e le infilarono nella reticella che gli ricopriva gli elmetti. Alla fine della guerra si sposò e sua moglie ebbe due bambini. Fu un padre dolce e affettuoso che giocava a Robin Hood con i due figli nel parco di Wimbledon e che d'estate, quasi ogni sabato, andava a pescare con loro. Al figlio più piccolo cantava vecchie canzoni del music hall che lo facevano piangere. Le sue mani erano ruvide e screpolate e odoravano di segatura. Aiutava sua moglie a cucinare, pulire e fare la spesa. Il venerdìsera si incontrava con i vecchi compagni per parlare delle vecchiebattaglie. Almeno una volta là settimana per molti anni andò a fai visita a un caro amico reso storpio dall'artrite per massaggiargli con dolcezza la schiena malata e fargli passare con qualche risata la paura che lui, più vecchio, aveva di morire. Questo, naturalmente, era, anzi è ancora, il mio vero padre. (traduzione di Palmina Simeone e Paola Splendore) Copyright Dick Hebidge. Note delle traduttrici: 1) All'inizio del 1984, il governo Thatcher offrì agli impiegati del Cheltenam Intelligence Head Quarters la possibilità di vendere i propri diritti sindacali per 1000 sterline oppure accettare la disoccupazione o il .trasferimento ad altro impiego. 2) Riferimento alla serie televisiva sugli ultimi giorni del British Raj. 3) Sarah Tisdall, un'impiegata di 21 anni condannata a 6 mesi di prigione per aver fornito~ quotidiano "Guardian" "informazioni riservate" relative all'installazione di un missile nucleare alla base aerea di Greenham Common. 4) Riferimento al poema visionario di William Blake Jerusalem. 5) Riferimento ai tafferugli di giovani scoppiati dal 1981 in molti centri urbani degradati delle città industriali. 6) Greenham Common è il campo pacifista situato nei pressi della base aera americana, una delle sedi principali dei missili Cruise. 7) William Kennedy, Billy Phelan's Greatest Game, Viking Press 1978.
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